Questa volta vi delizio con un AAR di un simpatico arcade di baseball, capace di essere semplice ed immediato, capace di farti vivere l’emozione di stare in campo con i giocatori.
Super Mega Baseball: Extra Innings non ha pretese simulative, non usa i nomi dei veri giocatori, e nemmeno le franchigie ufficiali; e’ tutto caricaturale, a partire dai nomi di squadre e giocatori, per arrivare alla grafica molto cartoonesca e decisamente super-deformed. Il gameplay e’ semplice ed imparare a giocare non e’ troppo complesso; il controllo del battitore e del lanciatore avviene col mouse, e fatta un minimo di pratica ci si riesce a destreggiare abbastanza agilmente.
Dopo aver fatto un paio di partite di prova per prendere dimestichezza col gioco, ho deciso di affrontare la prima stagione completa; le dodici squadre in gioco, divise in due gironi, disputeranno un totale di 16 partite per determinare l’accesso ai playoff.
Data la mia scarsezza e mancanza di riflessi, la scelta ricade sui Crocodons: una squadra che punta tutto sulla capacita’ dei suoi lanciatori per eliminare rapidamente gli avversari e tenere il punteggio basso. Coccodrilli di nome e di fatto (come non ricordare che i coccodrilli sono bravissimi a lanciare la palla?).
Nemmeno il tempo di pensarci, ed e’ gia’ il momento della prima partita; andiamo sul campo dei Wideloads, gli ippopotami che, amando rotolarsi nel fango, giocano su un campo di terra (e dove senno’?). La nostra squadra, al debutto, e’ in tensione (ok, sono io in tensione), e la cosa si vede: i nostri battitori fanno cilecca completa. Se ce lo potevamo aspettare da quelli meno capaci (leggasi Norton Pickle e Gordon Fruitwell), la delusione arriva da Juanita Hernandez, che viene ripetutamente eliminata al piatto senza colpire mai la palla. Il piano partita di tenere basso il punteggio va peraltro immediatamente a farsi benedire; i Wideloads segnano con costanza e regolarita’ quasi in ogni inning, alla faccia della nostra lanciatrice designata, Jovita Pulo, che bene aveva fatto in pre-season e che ora non ne azzecca una.
Al termine del quinto inning siamo 5-0 per i Wideloads, e la partita e’ gia’ bella che finita. Sostituisco una stanca e demoralizzata Jovita Pulo con Bishop Fuller, che gia’ pensava di andare a casa a bere birra; deve invece andare direttamente sul piatto, e con incredibile non curanza al primo lancio impatta la palla e la spedisce in tribuna. Fuoricampo, 5-1 ed almeno il morale e’ salvo! Teniamo a bada i Wideloads, e nell’inning successivo grazie alla freddezza di Fuller riempiamo le basi ed incredibilmente facciamo altri 4 punti; 5 pari e la partita e’ riaperta! Il morale e’ altissimo ora, ma la gioia dura pochi secondi: a causa della deconcentrazione generale ci arrivano due schiaffi a ripetizione, i Wideloads si portano sul 7-5 e la partita finisce qui.
E’ il tempo delle analisi: per la partita fuori casa contro gli Herbisaurs, Jovita Pulo rimarra’ a riposo per recuperare le sue energie mentali, sostituita dal secondo lanciatore designato, Maurice Brick, mentre non sono previste sostituzioni fra gli altri partenti (le riserve sono davvero troppo scarse). Per due inning la partita si mantiene sullo 0-0, ma poi cediamo e la storia si ripete: alla fine del quinto inning siamo 4-0 per gli Herbisaurs. Pero’ non giochiamo male, siamo presenti in campo, e dopo aver sostituito il lanciatore con Woody Ano recuperiamo fino a quel 5-3 che ci vede arrivare al nono e conclusivo inning: gli Herbisaurs non segnano, abbiamo un minimo di speranza; la tensione si taglia con il coltello quando Terra Lionerre e Liane Drive affondano i colpi decisivi e ci consentono di pareggiare per il rotto della cuffia.
Si va agli inning supplementari: Walter Ano non concede nemmeno una valida, ma poi deve uscire per stanchezza; gli Herbisaurs tengono botta e non ci concedono punti. L’unidicesimo inning, con Ricky McFarland sul monte di lancio, e’ la copia dell’inning precedente; e lo stesso succede nel dodicesimo. La partita si trascina con tensione fino al tredicesimo inning, con un McFarland sugli scudi ed un altro punto di Terra Lionerre che ci regala la vittoria; la ragazza, insieme a Nori Miyoshi, sta prendendo per mano una squadra che continua a soffrire l’assenza mentale di Juanita Hernandez (una sola valida, in questa partita).
Rinfrancati nello spirito, ospitiamo nella prima partita casalinga i Buzzards, con Bishop Fuller titolare. Stavolta e’ un mezzo massacro; mai in partita, i Buzzards ci rifilano 3 punti al primo inning grazie ad una strepitosa Meow Bubbkins e continuano a mantenere le distanze lungo tutta la partita, per un 7-4 finale che in realta’ dice meno di quanto dovrebbe. Bishop Fuller e Juanita Hernandez disastrosi, solo Trisha Lee da’ segni di vita con buoni turni in battuta, e c’e’ da notare una clamorosa presa al volo di Gordon Fruitwell che con un salto pazzesco evita un fuoricampo; pero’ il nostro segno distintivo nelle partite precedenti, il numero di battute valide nettamente superiore a quello degli avversari, qui viene controvertito. Una partita da dimenticare, che ci porta sull’1-2 in stagione… certo non un buon inizio.