Esce oggi King Under The Mountain, un gestionale indie a metà fra Dwarf Fortress e Prison Architect; lo sviluppatore ci racconta la sua visione.
King Under The Mountain è uno di quei titoli che ha tutto il potenziale per fare bene. Rilasciato oggi in early access, il gioco trae ispirazione da titoli come Dungeon Keeper, The Settlers e Dwarf Fortress.
Abbiamo contattato il team di sviluppo (anche qui, un gruppo molto ristretto), che ci ha raccontato un po’ del suo passato: Ross Taylor-Turner, il capoprogetto, ha 20 anni di esperienza nel campo del software development; accanto a lui una serie di collaboratori, fra i quali Jordan Chin per la parte musicale, lo supportano nello sviluppo del gioco.
Inizialmente King Under The Mountain è nato come un hobby, un gioco da sviluppare nel tempo libero; ma come in molti casi, vista la bontà del titolo, Ross si è messo a lavorarci a tempo pieno.
Graficamente il gioco ricorda indubbiamente Prison Architect e Rimworld, ma Ross ci tiene a ricordare che anche questi giochi sono ispirati da Dwarf Fortress; e King Under The Mountain è infatti un gioco a più ampia scala, con centinaia di cittadini e focalizzato sulla logistica e sull’economia di un insediamento sicuramente più grande di quelli di Rimworld.
Abbiamo provato il gioco, ed anche se per stessa conferma di Ross la fase di sviluppo è ancora lontana dall’essere completa (manca per esempio la parte del combattimento, già prevista come prima aggiunta in early access), già oggi il gioco ha il suo perché. Vi forniremo maggiori informazioni nelle prossime settimane; nel frattempo, vale la pena seguire lo sviluppo di King Under The Mountain.