La commissione sull’odio e il totalitarismo del pensiero unico

La censura in Italia è ufficialmente stata reintrodotta e viene nascosta dietro dietro parole usate in modo pretestuoso come odiatori, antifascismo, multiculturalismo, integrazione, solidarietà, restiamo umani.

 

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Per rendere un popolo schiavo non serve molta fatica; basta pianificare per tempo le giuste mosse per poter lavare il cervello ai meno preparati. Si inizia distruggendo la scuola come istituzione, abbassando drammaticamente il livello di preparazione umanistica, storica, civica e filosofica, mantenendo un insegnamento accettabile solo sulle materie tecniche, cioe’ quelle che consentiranno agli studenti di essere produttivi. Contemporaneamente si spinge fortemente sull’intrattenimento di basso livello, eliminando documentari e programmi televisivi che possano incentivare a sviluppare una mente curiosa ed analitica e proponendo modelli culturali privi di spessore; si incensa il singolo e non la collettivita’, si insegna a prevalere sugli altri curando solo i propri interessi e non quelli della comunita’.

Poi si sminuisce l’importanza del rispettare l’autorita’ e le leggi, attaccando quelle che danno precise regole ma esaltando quelle che favoriscono gli eccessi delle liberta’ personali; si insegna che le nostre idee sono le piu’ giuste e le migliori, e che chi la pensa diversamente non solo sbaglia, ma e’ il nemico; che i confronti si fanno sulla base di chi urla, picchia o schernisce piu’ forte, non ascoltando cosa ci propone l’altro ragionandoci sopra.
Ed infine, si identificano una o piu’ ideologie di comodo in base alle fette di popolazione piu’ malleabili, quindi si intraprende una campagna mediatica intensa e pervasiva come un bombardamento affinche’ venga riconosciuto come nemico del bene chiunque osi dissentire ed avanzare dubbi su quanto propinato. Ancora un passo, e si censura con l’appoggio di schiere di oltranzisti.

 

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In Italia siamo alle ultime battute del piano operativo sopra spiegato. La censura sta operando a spron battuto dal giorno di insediamento dell’attuale governo PD-M5S, usando i metodi piu’ disparati: come oscurare dai social media chi non si piega al pensiero unico, o come quelli di rimuovere dagli incarichi di enti statali e privati chi ha pensieri non allineati con quelli del grande leader, o anche piu’ semplicemente ostracizzando nelle conversazioni comuni chi non accetta di vedere azzerata la propria liberta’ di pensiero e di espressione.

Non e’ un caso che questo attacco al pensiero libero sia arrivata con questo governo e proprio in Italia: e’ da noi che il popolo e’ in rivolta, e’ da noi che le forze politiche legittimamente riconosciute dai consensi popolari vogliono interrompere questa spirale viziosa gestita dai poteri economici che hanno preso possesso dell’Europa grazie ad un consesso politico non scelto e non voluto dai cittadini. E’ in Italia che si combatte la battaglia per la liberta’ di pensiero, di espressione, di autonomia e di indipendenza; e’ in Italia che le forze piu’ nefaste stanno indirizzando i loro sforzi per rendere questo un paese totalitario e dittatoriale, un paese dove e’ lecito pensare solo nel modo indicato ed autorizzato e dove chi non si piega va perseguito.

Per qualsiasi cosa che non sia allineato perfettamente coi diktat che vengono dai salotti buoni o dai media si grida al fascismo, si grida al razzismo, alla xenofobia, al maschilismo, all’odio; e pur di darsi ragione, i seguaci di questa mania isterica costruiscono prove false, creano situazione artefatte, prepararano trappole ed imboscate; una vera e propria caccia alle streghe che potrebbe andare a finire molto, molto male. Sono costoro i veri odiatori, che prima provocano, insultano, minacciano e poi alla reazione del malcapitato di turno gridano allo scandalo.

 

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Il caso Segre e’ platealmente un pretesto per manipolare la liberta’ di espressione, visto che non esiste nessun tipo di emergenza fascismo in Italia (lo abbiamo gia’ detto, i movimenti di estrema destra hanno preso complessivamente meno dell’1.5% alle scorse elezioni), e i numeri forniti da Repubblica sono stati apparenentemente gonfiati arbitrariamente (come se poi Repubblica fosse un istituto di statistica statale); e’ invece vero il contrario, esiste un’emergenza democratica causata dalla sinistra e dai buonisti. Ho letto personalmente di persone mettere alla berlina su Facebook colleghi rei, a loro dire, di non essere allineati, chiedendo di isolarli, boicottarli, o addirittura avanzare richieste per licenziarli.

Sono fatti gravissimi, che gli schieramenti di centro-destra conoscono bene ma ai quali non reagiscono, forse per timore di passare davvero per i violenti (ma non sono quelli dei centri sociali a devastare le citta’ ad ogni loro manifestazione? Non sono state le sedi locali di Lega e Casapound ad essere state alle fiamme nei mesi scorsi?). Occorre pero’ interrompere al piu’ presto questo attacco frontale nei confronti di chi esprime un pensiero indipendente, perche’ qua si rischia grosso. Alle elezioni non si va, al governo c’e’ un accozzaglia di gente che sa che perderebbe la poltrona ed ogni previlegio in caso di caduta della legislatura, ed il nostro amato presidente della Repubblica tutela questo stato di cose.

Non vi ricorda un certo romanzo di Orwell? O le analogie con le dittature sud-americane degli anni 70-80 o europee degli anni 30-40? O peggio le similitudini con il modo in cui i regimi comunisti hanno tenuto al guinzaglio i propri sudditi fino agli anni ‘90?
Tremate. Il peggio sta arrivando.

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