Palamara, la magistratura e la morte della democrazia

In Italia la democrazia e’ morta: da qualche anno stiamo vedendo dei mini-colpi di stato atti a garantire il governo ad una specifica parte politica.

 

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Salvini ha ragione sull’immigrazione, ma dobbiamo attaccarlo. Salvini sull’immigrazione ha la gente con sé, dobbiamo fermarlo. Salvini è una merda.” Queste testuali parole non sono state pronunciate da un esponente PD o 5 Stelle, come sarebbe congruo aspettarsi, ma niente meno che da Luca Palamara, magistrato presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati, entita’ indiscutibilmente riconducibile agli ambienti di sinistra, e da Marzo indagato per corruzione per vicende legate alle nomine all’interno del Comitato Superiore della Magistratura. Era l’estate 2018, Salvini bloccava l’attracco ai porti italiani per le navi ONG cariche di clandestini ed impediva lo sbarco di altri clandestini ripescati dalle navi militari italiane; ed era sotto attacco da tutto il mondo di sinistra. Paolo Auriemma, procuratore capo di Viterbo, diceva questo nelle chat di Palamara: “Mi dispiace dover dire che non vedo veramente dove Salvini stia sbagliando” … “Illegittimamente si cerca di entrare in Italia e il ministro dell’Interno interviene perché questo non avvenga” … “e’ una cazzata atroce attaccarlo adesso perche’ tutti la pensano come lui. E tutti pensano che ha fatto benissimo a bloccare i migranti che avrebbero dovuto portare di nuovo da dove erano partiti. Indagato per non aver permesso l’ingresso a soggetti invasori. Siamo indifendibili. Indifendibili“.

 

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Le intercettazioni emerse in questi giorni scoperchiano il tetto ad un castello di carte di cui tutti sapevamo l’esistenza ma che in pochi avevano il coraggio di contrastare: l’onnipotenza di un potere anti-italiano che tenta in ogni modo di dettare il bello ed il cattivo tempo. Palamara e i suoi sodali (le intercettazioni riportano conversazioni con, tra gli altri, Luigi Patronaggio, PM di Agrigento responsabile del fascicolo su Salvini) hanno deciso di fare politica attraverso un uso strumentale della magistratura, e questo e’ un fatto gravissimo, che va oltre ogni tolllerabilita’.

Abbiamo parlato molteplici volte delle relazioni che esistono tra la sinistra italiana e le lobby internazionali che spingono, per meri ritorni economici personali, a favore dell’immigrazione incontrollata; quello che abbiamo sotto i nostri occhi oggi e’ l’esempio perfetto di quello che sta succedendo, finalmente confermato da fatti e non solo argomentato con ipotesi, per quanto fortissime e difficilmente attaccabili. E lo stesso voltafaccia dei 5 Stelle, prima fortemente contro l’establishment dell’Unione Europea e poi uniti al PD nel voto a favore della continuita’ espressa da Ursula Von Der Leyen, e poi il voler delegittimare gli stessi Decreti Sicurezza da loro votati mostra la loro vera natura (e siano inaffidabili politicamente).

 

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Oggi trova nuovamente conferma il fondamento che esiste un disegno chiarissimo per fare l’Europa terra di conquista, dove i diritti salariali e sindacali dei lavoratori devono essere distrutti a colpi di delocalizzazioni prima e di immigrazione incontrollata oggi. La sporchissima manovra della Bellanova per la regolarizzazione dei clandestini, supportata nonostante tutto dai 5 Stelle, va letta in quest’ottica; come la presenza della Kyenge nel governo Renzi (stessa famiglia politica) e del tentativo disperato di imporre lo Ius Soli ad una popolazione italiana che ha chiaramente espresso la propria fortissima contrarieta’ a regalare la cittadinanza come fosse un dolcetto.

L’ingerenza della magistratura nella politica e’ un fatto gravissimo, un colpo di stato silenzioso; e non certo il primo che abbiamo visto in questi pochi anni. Il silenzio della sinistra in merito e’ la conferma che in Italia esiste una frangia politica che per perseguire i suoi scopi calpesta i valori fondamentali della nostra costituzione ed il bene dei cittadini.

E’ il caso che in Italia si arrivi a usare tutte le misure per affermare il principio supremo della democrazia, se questa forma di governo vogliamo usare. Tutte queste figure corrotte e marce, magistrati, politici, giornalisti al soldo di potenze economiche che nulla hanno a che vedere con il bene della nostra nazione vanno spedite in galera immediatamente, e lasciate la’ scontando una pena a vita alla pari dei peggiori terroristi politici che abbiamo conosciuto negli anni ’70 e ’80.

E’ ora di ripulire l’Italia.

 

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