Il gioco medioevale di Bearded Brothers Games è ancora molto acerbo, anche se potrebbe riservare qualche sorpresa in futuro.
La galassia dei videogiochi indie presenta stelle che brillano in modo diverso a seconda del loro livello di sviluppo e in base quanto questi giochi riescano a colpire nel segno. Spesso non basta una buona idea di fondo per rendere valido un titolo; occorre una realizzazione tecnica all’altezza ed un gameplay coinvolgente.
Be The Ruler è un progetto che forse avrebbe meritato di restare nell’incubatore ancora qualche mese. Si tratta di un titolo che, nella breve demo che abbiamo avuto modo di provare, al momento non permette di farsi un’idea precisa di ciò che possa offrire; tra gli elementi che pubblicizza c’è la diplomazia con altri regni, la costruzione di basi e la “sopravvivenza” (probabilmente quest’ultimo termine è usato a sproposito), ma in realtà oltre ad una basilare gestione del numero di edifici costruibili, i dialoghi (non eccezionali) che dovrebbero portare a delle biforcazioni nella storia ed una schermata tattica di battaglia nella quale a fatica si capisce come schierare le truppe (e forse non c’è modo di direzionarle), nella demo che abbiamo avuto modo di provare non c’è altro.
Be The Ruler utilizza quel pacchetto di elementi grafici low-poly che tanto stanno andando per la maggiore in questo periodo, ma che sinceramente hanno stufato: va bene volersi concentrare su storia e gameplay, ma se i giochi devono sembrare tutti uguali probabilmente qualcosa non va.
Ad ogni modo per Be The Ruler c’è ancora molto tempo per crescere e maturare; però Bearded Brothers Games non può prendere la sfida sottogamba e deve lavorare parecchio per rendere coinvolgente il suo titolo, specialmente se vuole cambiare l’opinione di chi ha testato una demo sicuramente non all’altezza delle aspettative.