The 100 – Stagioni 3 e 4: la recensione

“Una serie post-apocalittica originale e coinvolgente. The 100 è uno dei migliori prodotti degli ultimi anni”; così scriveva il nostro Tech-Priest alla fine della seconda stagione di The 100.

 

 

La prima stagione parte un pò in sordina, i personaggi principali stentano ad evidenziarsi ma, come un diesel, alla fine vengon fuori. La trama si infittisce e diviene una valido alternarsi di situazioni tra le condizioni estreme di un mondo mai visto e l’ansia di chi aspetta. E’ davvero efficace il confronto tra il passato, basato su regole e leggi rigidissime, e il sapore della libertà; un gusto che però presto saprà di metallo. E’ fantastica l’impronta data alla seconda stagione, che con il tema portante: “Che cosa saresti disposto a fare per sopravvivere?”, spinge tutti i protagonisti a scelte davvero difficili. La crescita dei personaggi è costante, ma spicca in particolare modo Clarck che avrà un ruolo fondamentale da qui a seguire. I punti di forza delle due prime stagioni sono sicuramente l’azione, la crescita dei personaggi e la forte sensazione di precarietà dovuta al fatto che non c’è mai un momento di tranquillità.

 

 

Purtroppo la terza stagione fa un brutto passo indietro, sono state introdotte una serie di scelte poco comprensibili che si distanziano dalla linearità dell’ambientazione che le prime due stagioni avevano tracciato così bene. La trama comunque è avvincente, il mistero e i colpi di scena ci sono e sono anche interessanti, purtroppo si dirigono verso una conclusione davvero lontana da quello che la serie ci ha abituato. Poteva essere gestito tutto in maniera più intelligente, senza per forza andare oltre e forzare qualcosa di così distante. La crescita di alcuni dei protagonisti viene rallentata, quasi a portarli in secondo piano, per far emergere altre figuire fino ad ora nell’ombra. Ringraziando il cielo, sul finale di stagione, viene messo un bel gran seme che germoglierà nella stagione seguente.

 

 

Con la quarta stagione, si torna decisamente sui livelli delle prime due, con una trama interessante e scandita da un preciso obiettivo. Scelte difficili attendono i nostri protagonisti, momenti duri in cui la speranza viene meno e getta nello sconforto anche i più saldi. In questa stagione, ancora più che nelle precedenti, non ci sono veri cattivi, c’è solo la pura e semplice lotta alla sopravvivenza. Accontentare tutti è impossibile, quindi preparatevi a scontri e rappresaglie, nervosismo e ribellioni. Progetti, piani e oscure trame si susseguono per provare ad arrivare all’agognata salvezza, il tutto è ben condito da un alternanza di speranza e disperazione. In quest’arco narrativo, si apprezza con forza la sensazione che, gli eventi a venire, sono inevitabili, non ci si può porre rimedio. L’Incredibile finale di stagione, che apre nuovi e clamorosi risvolti nella storia, mi ha messo addosso un’immensa curiosità, non vedo l’ora che arrivi la prossima stagione.

Credo sia stata vincente anche la scelta di scendere da 16 a 13 episodi stagionali, probabilmente dovuta ad un taglio nel budget, ma la narrazione ha guadagnato in velocità e l’opera sembra più scorrevole e interessante. Aspettando la quinta e forse ultima stagione di The 100, che dovrebbe uscire in anteprima Americana intorno a Febbraio del 2018. Affermo che quest’opera è tutta da seguire, anche lì dove la terza stagione ha dato segni di debolezza.

 

The 100, 2016 (Terza stagione)
Voto: 5,5
The 100, 2017 (Quarta stagione)
Voto: 8
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