Giorni Contati: la recensione

Premessa per chi si appresta a leggere: in questo articolo dico le parolacce! (ooooohhhh… era ora…. N.d.Cobra)

 

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Continuo a non capire la cieca offensiva, da parte di qualsiasi forma di critica, cinematografica e non, operata da tempo immemorabile ai danni del povero Arnold Schwazenegger. E che cacchio! Ma per avere un po’ di apprezzamento bisogna essere tutti Robert De Niro? Bisogna fare solo filmucci d’amore o polpettoni drammatici? Scusate, con tutta sincerità: ma vafffanculo! (si, con 3 “f”). Certo, magari Schwarzy non avrà recitato in “capolavori” (mah…) come Via Col Vento o Titanic (aaarggghhh!). E meno male! Checché ne dicano i critici, che come è noto non ci capiscono una mazza e li pagano pure, l’ex mister universo rimane un grandissimo attore e soprattutto è stato interprete di film che A) hanno segnato indelebilmente la storia del cinema, come Conan, i due Terminator e il grandissimo Predator (di sicuro il migliore) e B) hanno visto l’attore austriaco cimentarsi con egual bravura in ruoli drammatici, d’azione e addirittura comici e di commedia (vedi True Lies) (e Un Poliziotto Alle Elementari ce lo vogliamo scordare??? N.d.Cobra). Purtroppo i film d’azione e i loro interpreti non sono mai visti di buon occhio e figuriamoci poi se vedremo mai assegnare un oscar a un bel film comico. Come al solito i premi vanno sempre a quelli che non sanno far altro che raccontare truci drammi strappalacrime per mammolette. Ma Hollywood è anche e soprattutto questo…

 

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Dopo questo sfogo, che avrebbe potuto tranquillamente occupare 38 pagine, vi vado a parlare di uno dei film che meglio rappresenta la bravura e, udite udite signori critici, l’intensità di Schwarzenegger: End Of Days, del 1999, che in Italia è stato criminalmente tradotto come Giorni Contati (e che cazzzo c’entra? Si, con tre “z”). Il film mischia sapientemente dramma, azione e sovrannaturale, con la solita bella dose di effetti speciali, e vede in Schwarzy un grandissimo interprete, sicuramente in una delle sue migliori performance. Stavolta, però, non ci sono terroristi, criminali o androidi da annientare; il regista Peter Hyams, infatti, mette di fronte a Jericho Cane, così si chiama il personaggio di Arnold, nientemeno che Satana in persona! Siamo alla vigilia del capodanno ‘99/2000 e il maligno, interpretato da Gabriel Byrne, già grande ne I Soliti Sospetti, giunge sulla terra per unirsi ad una fanciulla prescelta (Christine York interpretata da Robin Tunney) per dare alla luce l’anticristo… un classico. Il diavolo ha però tempo solo fino alla mezzanotte del 31 per trovare la ragazza, e il buon Jericho, trovandosi invischiato nella storia, dovrà fermarlo, affrontando anche tutte le persone che credeva amiche e che da Lucifero sono state deviate. Ovviamente si dovrà pensare anche alla Chiesa, che mostra il suo lato più marcio con una spedizione mandata apposta non per salvare la povera Christine, ma proprio per farla fuori prima che venga “impalmata”, della serie “risolviamo il problema alla radice”. Come al solito non vi svelo altro sulla trama ma vi dico che il finale non è la solita cazzata supereroistica, anzi.

Tornando a Schwarzy, però, vale la pena di soffermarsi sul suo personaggio. Jericho Cane fa parte di una società privata di guardie del corpo che organizza servizi di scorta per vari personaggi importanti e, come nel più scontato dei casi, la sua famiglia (moglie e figlioletta) è stata trucidata da un gruppo di malviventi. Lui, però, non è il solito Rambo incazzato col mondo, ma uno straccio d’uomo sull’orlo del suicidio. Inoltre, il fattaccio ha minato profondamente la sua fede in Dio, il che gli causerà non pochi problemi nella sfida contro il maligno (sapete com’è, in certi casi i mitra e le granate non servono a molto…). Insomma, in questo caso le sparatorie e le esplosioni non aiuteranno l’ex-Conan e il nemico è ben più infido del T-1000 di Terminator 2. Ci sono tutte le premesse per una grande interpretazione, e vi assicuro che verranno pienamente soddisfatte, inoltre ribadisco che la scena finale è davvero intensa. Altro momento da incorniciare è il discorso faccia a faccia tra Satana e Jericho nel salotto di casa di quest’ultimo, straordinario! Per il resto c’è da sottolineare anche la grande interpretazione di Gabriel Byrne che, nel ruolo del diavolo, sprizza malvagità da tutti i pori.

 

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In finale, non posso che consigliare vivamente questo film a tutti. Coloro che già apprezzano Schwarzy non dovrebbero perderlo per nessun motivo e gli altri se lo dovrebbero vedere per rendersi conto del valore, per troppo tempo ignorato, di un attore che, a modo suo, ha dato tanto al cinema e che di sicuro non merita tutte le critiche finora ricevute. Certo, il futuro fa sorgere qualche dubbio, visto che le prime immagini del prossimo Terminator 3 non mi sono sembrate un gran che, ma avremo comunque modo di giudicare, e soprattutto lo faremo solo DOPO aver visto il film, sbattendocene come al solito altamente dei signori critici.
…….Sara Connor?

 

Giorni Contati, 1999
Voto: 8.5
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