Warno ci riporta sui campi di battaglia degli anni ’80

Con un approccio da RTS ragionato, Warno si presenta come un potenziale punto di riferimento per gli appassionati di strategici storici.

 

 

Da qualche anno, il mondo degli RTS è cambiato. Con uno strano tempismo (giuro, è una sincera coincidenza), appena ieri abbiamo recuperato un articolo dalla vecchia Tana nel quale criticavamo fortemente la mancanza di spessore degli RTS dei primi anni 2000, focalizzati esclusivamente sulla rapidità di click e sulla produzione di massa.
Warno è il perfetto esempio degli RTS moderni, dove ragionamento e pianificazione sono le componenti essenziali per la vittoria.

 

 

Warno è l’ultima fatica di Eugene Systems, lo studio che ha realizzato le ottime serie di Wargame e Steel Division. Con Warno ci spostiamo nel periodo degli anni ’80, quando la guerra fredda era al suo apice prima di sparire (anche se non definitivamente, visto quel che sta succedendo in Ucraina).

Abbiamo avuto modo di provare Warno, e ne siamo rimasti ottimamente colpiti. Già oggi, nonostante sia in una fase precoce del suo periodo di early access, il gioco di Eugen Systems colpisce per il suo dinamismo, la cura nei dettagli e soprattutto per la semplicità di controllo delle unità.

 

 

Sia che si venga dalle esperienze con i vari Wargame o con i due Steel Division, il contatto con il campo di battaglia è tutt’altro che arduo; le varie funzioni disponibili sono intuitive e comunque spiegate tramite tooltip, e la gestione delle unità è semplice e restituisce una sensazione di padronanza.

 

 

Come detto il gioco è in una fase iniziale di early access, ma le battaglie contro l’AI sono già oggi appaganti. Non è ancora disponibile la campagna, ma già dalle partite in skirmish è palese che il computer sappia gestire le sue unità in modo competente. Molto gradita la possibilità di non dover necessariamente gestire l’intero schieramento in single player, ma di affidarsi ancora al concetto dei battaglioni, molti dei quali gestiti dall’AI (o da altri giocatori in multiplayer), similarmente a Steel Division.

 

 

Il multiplayer è già implementato, e non è affatto difficile trovare un avversario digitale col quale scambiarsi tonnellate di piombo.
Inoltre un plauso va all’aspetto grafico, assolutamente capace di stupire per l’ottima realizzazione (bellissime le esplosioni e le deformazioni della luce per via del calore).

 

 

Continueremo a seguire lo sviluppo di Warno sulle nostre pagine; sembra proprio che Eugene Systems abbia tirato fuori un altro gioco di altissimo livello.

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