Il recente titolo di Flame-Dragons punta a ricreare l’atmosfera degli strategici dei primi anni 2000; deve però migliorare dal punto di vista tecnico.
Tra i videogiochi di recente rilascio, Great Powers è uno di quelli che abbiamo tenuto d’occhio. Lo scopo degli sviluppatori era quello di rendere omaggio ai classici che hanno plasmato il genere dei 4X, e non ne fanno mistero: forti elementi di Imperialism e dei primi Civilization sono palesemente presenti nel gioco.
Great Powers è un titolo quindi per chi cerchi sostanza prima e forma; e lo dimostra l’aspetto grafico, che sembra essere preso pari pari dagli strategici di fine anni ’90.
Il gioco sembra essere piuttosto profondo, e ricalca lo stile del già menzionato Imperialism.
Great Powers però soffre di un paio di aspetti fin troppo grezzi.
Il primo riguarda l’assoluta mancanza di un tutorial o di un manuale: esiste solo una guida su Steam che spiega il gioco (anche piuttosto in dettaglio, a dire il vero). Si tratta di una mancanza piuttosto importante considerando che lanciando il gioco ci si trova abbandonati a se stessi e non si riesce a capire cosa si aspetti il gioco da noi.
Il secondo è legato ad evidenti limiti tecnici del team di sviluppatori, cosa che si rende evidente giocando e notando la completa mancanza di tooltip o di certe slegature nelle varie schermate.
C’è un fastidiosissimo ricorso alle traduzioni automatizzate dal russo, cosa che porta a situazioni ridicole: il testo soffre di evidenti carenze, e addirittura viene automaticamente tradotto il nome del gioco stesso (peraltro in “grandi poteri” invece che in “grandi potenze”, come sarebbe d’uopo).
Per cambiare lingua occorre uscire dal gioco e settare l’impostazione su Steam, e il titolo pesa ingiustificatamente più di 10Gb su disco, con file da oltre 6Gb che richiedono tempo per essere scompattati ogni volta che viene lanciato il gioco.
Ad ogni modo Great Powers non soffre di problemi tali da impedire di giocarci: occorre però avere un approccio tollerante nei suoi confronti. Per chi abbia la pazienza di leggersi la guida, avvicinare pian piano il gioco e magari di aspettare qualche miglioria da parte degli sviluppatori (che oggettivamente stanno lavorando su questi problemi), Great Powers potrebbe rivelarsi un piccolo, grezzo ma divertente strategico arrivato dritto dritto dal secolo scorso.