GRID Autosport e’ un divertente gioco di guida che offre parecchie differenti categorie a cui partecipare e fare brutta figura.
Da ragazzo amavo le simulazioni di guida. Ne ero proprio appassionato: la regolazione di ogni singola componente della mia autovettura era il leit-motiv delle mie sessioni di gioco. Dai tempi di Revs (Commodore 64), passando per F1 Grand Prix (Amiga), fino a IndyCar Racing (PC), l’impostare l’alettone con un grado in piu’ o in meno di inclinazione, l’indurire o meno le sospensioni di un click, il variare il rapporto delle marce quanto camberare le gomme sono stati elementi fondamentali per togliere quei due decimi al giro fondamentali per sopravanzare di qualche posizione in griglia. Ogni cambiamento necessitava di 3-5 giri di prova per capire la reazione della macchina; alla fine, era piu’ il tempo speso nel trovare il perfetto assetto che quello impegato in gara per portare dei preziosi punti a casa.
Adesso che ho quarant’anni, ad essere cosi’ maniacalmente maniacale non ci penso proprio. Cercavo un gioco semplice, che mi permettesse di guidare in modo semi-arcade, pur lasciandomi la possibilita’ di cambiare un minimo l’assetto in base alle mie necessita’. GRID Autosport e’ il gioco perfetto (o quasi) per chi cerca questo tipo di esperienza.
Verremo calati nei panni di un pilota di belle speranze, privo di esperienza e di una vettura propria; ogni stagione ci verranno offerte delle vetture da guidare, ed aumentando di esperienza le offerte si moltiplicheranno, permettendoci di gareggiare in campionati piu’ lunghi e competitivi. Come accennavo, numerose sono le categorie a disposizione: c’e’ la classica categoria turismo, a ruote coperte; quella delle monoposto a ruote scoperte, la Formula; c’e’ la categoria Tuning, dedicata ai coatti (o truzzi che dir si voglia); l’endurance ed infine le gare cittadine. Sono categorie molto diverse fra loro non solo per le macchine a disposizione, ma anche per l’approccio di guida.
Prima di entrare nei dettagli delle categorie, e’ bene parlare degli aspetti comuni del gioco.
Intanto, la lunghezza delle gare: di default sono piuttosto brevi, solitamente fra i 3 e i 5 giri a seconda del circuito, ma si puo’ scegliere di aumentarne la durata. Solitamente preferisco giochi di guida che consentano di fare una decina di giri prima di tagliare il traguardo, ma GRID Autosport e’ un gioco molto impegnativo; il margine di errore e’ minimo (specialmente sulle Formula e sulle Endurance, ma in generale sulle macchine con piu’ cavalleria) e ci si mette un nonnulla a perdere il controllo del posteriore e girarsi inesorabilmente, perdendo tanto tempo e posizioni. La parzializzazione dell’acceleratore e’ d’obbligo, e a volte non e’ sufficiente; ci sono curve che rimarranno indigeste anche dopo averle fatte decine di volte, e che prima o poi ci porteranno a sbagliare con conseguenze disastrose (tipo la prima curva di Brands Hatch, che ho disseminato di pezzi di carrozzeria).
Anche le vetture gestite dall’AI ci rendono la vita difficile; purtroppo non per stile di guida diversi (alla fine fra il primo e l’ultimo cambia il tempo sul giro, ma non comportamenti diversi) quanto per il fatto che queste auto sembrano avere un campo di forza tutto intorno; per perdere il controllo gli deve esplodere una mina anticarro sotto una ruota, mentre a noi basta una toccatina per metterci di traverso e mandarci a raccogliere margherite.
Le due cose insieme sono molto frustranti, e per questo la Codemasters ha inserito anche qui i “flashback”, cioe’ la possibilita’ di tornare indietro di qualche secondo e rigiocare daccapo il pezzo incriminato. A mio parere e’ una stonatura del gioco, perche’ rende irrealistica la gara e forse va troppo incontro a chi vuole vincere facile. D’altro canto io stesso ogni tanto sbrocco per un fuoripista all’ultimo giro (non li uso, ma ne capisco la funzione). Avrei preferito vedere le auto dell’AI meno incollate a terra e la nostra un po’ meno sul sapone, ma tant’e’. Ci si puo’ difendere abbastanza dosando con attenzione acceleratore, freno e sterzo, ed evitando con attenzione i contatti con le altre auto.
Forse proprio per questo motivo le gare piu’ divertenti (a mio parere) risultano essere quelle Turismo e quelle cittadine; le auto hanno meno cavalli e perdonano di piu’ sia gli errori di guida che i contatti. E’ possibile fare a sportellate ad ogni curva, dandole e prendendole, e i sorpassi sono frequenti ed emozionanti. Nelle gare cittadine, poi, con i muretti a bordo pista, non e’ possibile tagliare o anche solo vedere cosa c’e’ dietro la curva; il batticuore e’ assicurato.
Tenere duro, sempre
I campionati Formula sono altrettanto divertenti, a patto di imparare davvero a gestire l’acceleratore e ad evitare di sterzare bruscamente a centro curva; girare la vettura e’ un attimo. Al tempo stesso le maggiori velocita’ richiedono un’attenzione aggiuntiva, specialmente pensando che queste vetture sono molto piu’ fragili delle altre.
Una difficile gara Formula
L’Endurance e’ un capitolo a parte, ed e’ amore oppure odio: le gare sono veri incubi, disputate di notte (vedremo solo quanto illuminato dai nostri fanali), e piu’ lunghe delle altre categorie. In piu’ qui il consumo delle gomme ha un effettivo impatto sulla maneggevolezza della vettura, e se le si strapazza entrando in curva in derapata le si consuma prematuramente. Il rischio e’ di non riuscire a non tenere piu’ le curve nemmeno a velocita’ relativamente piu’ basse.
Infine il Tuning, categoria che odio visceralmente. Ogni stagione vede gare di drifting (otterrete dei punti in base a quanto bene affronterete una derapata in curva) e di velocita’ pura (vince chi fa il giro piu’ veloce). E’ la categoria dei coatti di borgata, di quelli da musica unz-trunz a tutto volume, e che dovrete giocare lo stesso se vorrete accedere agli eventi speciali che necessitano di un tot di punti esperienza su tutte le categorie.
In gara ci saranno sempre 16 vetture (12 nelle gare cittadine), tutto sommato un buon numero (anche se avrei preferito averne una ventina); purtroppo non e’ facile individuare i vari piloti perche’ i loro nomi non sono riportati (con l’eccezione del vostro compagno di team e del rivale dell’evento). Un vero peccato, perche’ non potrete capire chi avete davanti (dovreste associare le livree alle posizioni in classifica, e comunque le due macchine di ogni scuderia sono uguali). I ritiri sono infrequenti per non dire assenti; ogni tanto qualcuno andra’ fuori pista ma danni reali non se ne vedono (fatti salvi i nostri). Ad ogni modo il modello dei danni vi consentira’ di finire ogni gara, anche con un pneumatico esploso (non esiste la fermata ai box) o il motore vicino alla temperatura di fusione del criceto. Per distruggere la vettura dovrete puntare frontalmente un muretto a tutta velocita’ (sono riuscito a fare anche questo, comunque).
La grafica e’ superba. Durante la gara il senso di immersione e’ totale, le livree delle varie auto sono molto belle e l’aspetto complessivo e’ da mascella calata. Uniche note stonate, i graffi e le ammaccature del cofano sono innaturali e a dir poco rustici; a volte i pezzi di carrozzeria che traballano dopo uno scontro si muovono in modo artificioso ed innaturale, e mancano i piloti dentro le vetture Formula! A parte questo, avrete tantissimi momenti di meraviglia durante le gare tra scintille, ribaltamenti, fumo e polvere dei fuori pista e le auto avversarie che potrete ammirare fin da troppo vicino!
La sensazione di essere in pista e’ reale, i dettagli sono molti e le sgommate restano sull’asfalto giro dopo giro; le tribune ed i tifosi a bordo pista contribuiscono all’immersione, come la voce dai box che ci informera’ della situazione del circuito (e’ anche possibile richiedere determinate informazioni durante la gara). I circuiti davvero ben fatti; non so quanto siano fedeli a quelli reali, ma tutti, anche quelli inventati, sono dettagliatissimi e pieni di piccoli particolari – impossibile vederli durante la guida, occorre vedere il replay. Abu Dhabi, di Spa, di Indianapolis, di Brands Hatch e su molti altri; inoltre le varianti sono tantissime (tracciati accorciati, completi o invertiti); insomma ogni gara, regala esperienze diverse.
La gara rivista dal replay
Anche il comparto sonoro e’ molto buono, e siamo lontani milioni di anni luce dal rombo dei rasoi elettrici tipici dei titoli Milestone. La colonna sonora piuttosto e’ decisamente scadente, roba da locali alla moda, fighette e modaioli.
Da menzionare i continui lunghi, inutili caricamenti fra una schermata e l’altra, ed i menu di gioco presi pari pari dal mondo delle console; chiaramente il gioco e’ stato sviluppato con un’idea cross-platform senza tenere conto delle necessita’ di chi ha un PC. Le prime volte che parteciperete ad un fine settimana di gara, vi capitera’ sicuramente di lanciare involontariamente la gara vera e propria saltando le prove cronometrate, perche’ inesorabilmente tornando ai box la prima opzione che verra’ selezionata e’ proprio quella della gara invece del primo evento temporalmente disponibile.
A proposito delle prove libere, non viene tenuto in memoria il vostro giro migliore o i parziali, se non all’interno dello stesso run; tornando ai box per cambiare l’assetto azzerera’ il tempo di riferimento (quindi o andate a memoria o vi attaccate). Sempre nelle libere non avrete un riferimento cronometrico degli avversari, quindi non avrete alcun parametro se non capire se le macchine si avvicinano o allontanano. Nelle prove cronometrate, dove avrete solo tre giri per fare il tempo, finalmente capirete come state messi, ma solo durante il secondo giro.
Inoltre il codice denota una certa fragilita’: i crash sono piuttosto rari, ma sono una sentenza quando passate da finestra a schermo intero o se dovete cambiare i settings della qualita’ video, specialmente se volete abilitare il v-sync. Tutto questo denota la mancanza di cura in fase di test.
Su Steam il gioco e’ spesso in offerta, e insieme ai DLC (che non danno molto, qualche circuito e poco piu’) avrete un bel pacchetto che vi terra’ impegnati parecchio. Le gare sono appassionanti (anche se a volte frustranti) e la tensione che regalano sono decisamente appaganti.
Non contate molto sul multiplayer, non e’ un gioco recentissimo e sebbene ci sia parecchia gente sui forum che si dice disponibile a giocare, nei fatti organizzare una gara e’ una vera impresa a causa anche del discutibile approccio al “garage”: le auto per il multiplayer dovrete comprarvele coi soldi guadagnati giocando, il che significa trovare poca gente con una macchina della stessa categoria della vostra.