High Score Girl – Stagione 1: la recensione

Un fantastico tuffo nel passato, nel mondo dei videogiochi e delle sale giochi, il tutto legato da una una delicata ed incontaminata storia d’amore.

 

 

Ammetto di avere quella strana e perversa abitudine di dare un’occasione a prodotti che sono ben lontani dalla mia sfera di gradimento; spesso abbandono schifato la visione, altre volte mi ritrovo a divorare episodio dopo episodio come un drogato. High Score Girl è una di quelle serie che fanno grandissima leva sulle emozioni e sui ricordi di noi quarantenni perché si ambienta nel mondo dei videogiochi ed in particolare nelle sale giochi di quando eravamo piccoli.

Siamo nel 1991 ed il mondo delle sale giochi è esploso in Giappone come un fuoco artificiale a capodanno. I nuovi titoli continuano ad arrivare come gocce di pioggia rinfrescanti in una calda giornata d’estate, ma gli iconici picchiaduro come Street Fighter, Mortal Kombat o Final Fight continuano ad avere il loro nutrito stuolo di accaniti giocatori. Haruo Yaguchi, il nostro protagonista, è un bambino al sesto anno delle elementari; non è particolarmente bravo in niente se non con i videogiochi.

Un maledetto giorno la sua compagna di classe Akira Ōno, una bimba taciturna e cresciuta in una famiglia ricca ed influente, entra nella sala giochi frequentata da Yaguchi e per caso i due si sfidano a Street Fighter. Il nostro protagonista perde su tutta la linea. Nasce così una sorta di amicizia/rivalità con Ōno che unirà i due bambini in una spirale di sfide e di rivalse davvero divertenti.

 

 

La trama è semplicissima, non ci sono particolari risvolti morali o svolte inaspettate, tutto ruota intorno al mondo dei videogiochi e a questa strana relazione tra i due bambini. Ovviamente questa è una meravigliosa scusa per raccontare il magnifico mondo dei videogiochi e per ritrovare tutti i videogiochi con cui abbiamo passato interi pomeriggi/serate nelle sale giochi. Yaguchi ci conduce per mano alla scoperta di una serie di giochi famosissimi, ed altri che purtroppo non sono mai arrivati da noi, svelandoci diversi aneddoti interessanti ed immaginando divertentissime conversazioni con alcuni personaggi dei videogiochi.

Guile di Street Fighter diviene uno spirito guida nella complicata gestione del rapporto con Ōno e diviene a modo suo un consigliere nelle feroci battaglie videoludiche. Pochi sono i co-primari della serie che appaiono con una certa continuità, una di queste è Koharu Hidaka che si prende un’inspiegabile cotta per Yaguchi e di conseguenza si avvicinerà al mondo dei videogiochi. Hidaka è una novellina determinata a capire da dove deriva la passione del suo compagno di classe.

 

 

Yaguchi, Ōno e Hidaka ci renderanno partecipi, con un fine lavoro psicologico incrociato alla feroce competizione videoludica, di tutte le insicurezze e le incomprensioni dei primi amori. Ho trovato magnifico e delicatissimo l’innesto di queste leggere ma complicate storie d’amore che danno un minimo di varietà nell’emozionante viale dei ricordi fatto di videogiochi e competizioni.

Ammetto di aver avuto un momento iniziale di forte repulsione guardando la caratterizzazione grafica dei personaggi principali. Le facce, decisamente particolari sia per forma che per risultato espressivo, non mi sono andate subito a genio; mi ci è voluto un po’ per adattarmi a questo genere di approccio grafico che però si mantiene abbastanza fedele alla versione manga. L’animazione invece non è malvagia e questo forse aiuta a digerire ed accettare più velocemente la scelta grafica. I videogiochi invece sono fedelissimi agli originali, come se la produzione si fosse imposta di animare tutto questo mondo nel modo migliore possibile.

High Score Girl è un prodotto da gustare senza impegnare particolarmente la testa per seguire una trama che è semplicissima. Ve lo consiglio? Sì, certo! È un prodotto valido per tutte le età, ma in particolare lo consiglio a tutti quelli che hanno avuto belle esperienze in sala giochi.

 

High Score Girl – Stagione 1, 2018
Voto: 7
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