Spie Come Noi: la recensione

Un simpaticissimo film che sfrutta appieno la comicita’ di Dan Aykroyd e Chevy Chase utilizzando lo sfondo della guerra fredda.

 

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Gli anni ’80 sono stati ricchissimi di film che riuscivano a sdrammatizzare l’altissima tensione mondiale e sociale, grazie alla leggerezza e al genio di registi e sceneggiatori dell’epoca. Come non ricordare L’Aereo Piu’ Pazzo del Mondo, Ghostbusters o Balle Spaziali? Anche se non si tratta di un capolavoro come quelli appena menzionati, Spie Come Noi appartiene allo stesso filone comico.

Due scapestrati e scalcinati impiegati governativi statunitensi tentano la sorte in un concorso interno per entrare nei servizi segreti; barando e truffando vengono notati da elementi dei servizi che li utilizzeranno come specchietto per le allodole in una missione suicida, per coprire la vera squadra di infiltrati in territorio nemico.

 

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Il film e’ strapieno di gag e situazioni assurde. Nonostante inizi a mostrare il peso dei suoi 22 anni, la comicita’ intelligente di questa pellicola le permette di restare ampiamente a galla nei cambi di stili e ritmi. Dan Aykroyd, co-sceneggiatore del film, e Chevy Chase sono affiatatissimi e divertentissimi nelle loro interazioni (i due si conoscono dai tempi del Saturday Night Live), ottimamente diretti da John Landis, regista di Animal House, The Blues Brothers, Una Poltrona per Due e Il Principe Cerca Moglie, fra gli altri: tutti colpi messi a segno. I tempi comici sono di buon livello per tutto il film, e non ci sono le volgarita’ tanto comuni nelle pellicole di oggi…. un vero valore aggiunto.

 

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Le ambientazioni variano molto durante il film, fornendo passaggi tanto suggestivi che non escludo un’influenza sul terzo film di Indiana Jones (che uscira’ nelle sale 4 anni dopo).
Buona la fotografia, anche se alcuni salti da una scena all’altra a volte sembrano tagliati col machete. Assente invece una colonna sonora degna di rilievo nonostante la collaborazione con Paul McCartney, che produrra’ un singolo che non lascera’ alcuna traccia.

Cosa manca al film per diventare un capolavoro del suo genere? Probabilmente il fatto e’ che non e’ dirompente come altri dei film diretti da John Landis. Il ritmo e’ buono ma a volte lascia spazio a momenti meno serrati, specie nella parte centrale del film; anche il finale e’ sotto tono. Delle stesse battute, tutte divertenti, nessuna rimane impressa nella mente. E’ una freccia spuntata… Un vero peccato.

Ad ogni modo, il film e’ piacevole, godibilissimo e non vederlo almeno una volta un mezzo sacrilegio. Dedicategli 90 minuti della vostra vita, lo merita.

 

Spie Come Noi, 1985
Voto: 7.5
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