Il wargame tridimensionale

Soldatini, regole semplici ed un aspetto visivo imbattibile: il wargame tridimensionale è una forma di wargaming costosa ma molto appagante.

 

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Un ambito del wargaming poco noto è quello delle battaglie riprodotte con miniature su scenari tridimensionali, sui quali il movimento è libero (nei limiti del regolamento) sull’intera plancia di gioco. I famosi Warhammer Fantasy e Warhammer 40000 altro non sono che costole del wargaming 3D, reso accessibile al pubblico dei giovani grazie ad ambientazioni più fantasiose e ad un costo paradossalmente più accessibile rispetto al 3D classico.

Come funziona il wargame 3D? Intanto occorre avere parecchio spazio, visto che un semplice tavolo spesso non basta viste le dimensioni degli scontri. Va preparato uno scenario con case, rovine, fiumi e boscaglia, oltre ai rilievi del terreno; ovviamente si cerca di intavolare uno scenario equilibrato o perlomeno più aderente possibile alla realtà dell’epoca (specialmente quando si vuole ricreare una battaglia storica).

 

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L’altro aspetto fondamentale sono i pezzi di gioco, dietro i quali esiste una vera e propria scienza. A prescindere dalla scala (la dimensione) e dalla qualità (tutti di ferro o in stampa plastica 3D, con il livello di dettaglio che cambia da marca a marca), ci sono talmente tanti periodi storici da poter giocare che è bene aver chiaro fin dall’inizio che tipo di scontri vogliamo ricreare, visto il costo non indifferente dei soldatini.
Vi è poi la fase di colorazione dei pezzi, fondamentale per renderli belli come li vediamo una volta sul campo di battaglia. Questo è un passaggio che non tutti sono in grado di portare a termine con buoni risultati: la verniciatura è un arte e spesso ci si rivolge ad amici o semi-professionisti del settore che, dietro una qualche forma di ricompensa si divertiranno ad usare pennelli e colori sulle nostre miniature.

E poi inizia il bello: in rete si trovano regolamenti semplici (addirittura da una sola pagina, a volte) con cui sbizzarrirsi. Si possono intavolare scontri rinascimentali, o medioevali, o moderni o addirittura futuristici: tutto sta a noi ed alla nostra voglia di immergerci in un particolare periodo storico.
Solitamente i pezzi rappresentano interi battaglioni, compagnie o comunque gruppi di soldati; i regolamenti sono il più delle volte indirizzati a questo livello di scontro, e le regole di movimento e combattimento sono fatti apposta per rendere gestibile la battaglia senza scendere ad eccessivi compromessi con la realtà.

 

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Il movimento è solitamente in linea retta, senza poter determinare l’esatto punto di arresto delle nostre unità (si indica la direzione ed un riferimento, ma potremmo arrivare corti rispetto al nostro bersaglio designato), oppure possiamo ruotare su noi stessi per cambiare drasticamente direzione (le formazioni compatte impedivano un movimento libero e sciolto). Ci sono regole che impongono di fronteggiare il nemico più vicino ed altre che obbligano a inseguire il nemico in rotta, ma dipende da caso a caso.
Ad ogni modo, se inizialmente si può essere confusi, giocando un paio di partite con giocatori esperti si capirà facilmente la consuetudine del regolamento.

Il combattimento è molto interessante: solitamente nel wargame 3D non si contano le perdite nelle singole unità ma si verificano i livelli di coesione. Più una unità è scossa, più sarà facile metterla in rotta, scopo definitivo dello scontro. Le battaglie si vincono infatti quando la maggior parte dello schieramento avversario è in fuga, non quando è stato completamente annientato (come nella realtà storica, d’altronde); motivo per cui è fondamentale scompaginare le fila nemiche il prima possibile, completando il ciclo “Distrupted – Fragmented – Routed” il prima possibile su ogni unità nemica. Ad ogni livello di coesione perso l’unità sarà inoltre meno efficiente in combattimento, provocando quindi un doppio effetto negativo al proprio schieramento.

 

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Per ottenere questo effetto il modo migliore è manovrare per attaccare sui fianchi o da dietro; in questo modo spesso il livello di coesione calerà spesso automaticamente, con tutto quel che ne consegue. Ma manovrare non è sempre facile; le unità leggere possono muoversi abbastanza liberamente, ma le unità da mischia (il classico Tercio rinascimentale, la fanteria di linea o la cavalleria pesante) ci mettono un bel pò a ruotare e caricare. Questo significa dover pianificare bene le proprie mosse per non esporre i fianchi e rendersi vulnerabili.

Giocare al wargame 3D è una gioia per gli occhi, e specialmente quando lo scenario è molto grande è possibile suddividere il proprio esercito fra diversi giocatori, per poter gestire al meglio il proprio settore… Esattamente cosa succedeva coi Generali ai tempi di Napoleone o coi Sergenti nel medioevo. In questo caso comunque non è raro che le partite impieghino anche un paio di serate piene per avvicinarsi ad una conclusione, e spesso ci si interrompe quando lo scontro ha preso una piega chiara, piuttosto che continuare a giocare una partita già delineata anche se non si sono ancora raggiunte le condizioni di vittoria.

Non è facile trovare appassionati in Italia, ma ci sono diversi club e su internet non è difficile scovarli perlomeno nelle città più grandi. Il mio suggerimento è di contattarli e assistere a una partita, facendovi spiegare le regole e gustandovi lo scontro. Impossibile non rimanere stregati.

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