I wargame e la nuova guerra fredda – prima parte

Alla luce del conflitto russo ucraino il wargame è uno strumento utile a dare un quadro riassuntivo a livello geografico, militare e politico.

 

 

Importante sottolineare che il gioco di simulazione non si limita solo a intrattenere, ma permette al giocatore di acquisire il quadro geopolitico consultando la mappa di gioco e di avere un quadro approssimativo delle forze implicate nel conflitto. Abbiamo individuato quattro wargame che hanno la possibilità di informare: Putin’s War, Russo-Ukrainian Conflict 2014, Next War: Poland e Putin Strikes.

Putin’s War è un wargame allegato alla rivista americana Modern War, pubblicata dalla compagnia americana Decision Games nel 2017. L’autore, Joseph Miranda, ha voluto affrontare a livello strategico il teatro di guerra e, malgrado alcune buone idee, la simulazione proposta ha molti aspetti che ci lasciano abbastanza perplessi. La mappa di gioco riporta con efficacia le città principali e le nazioni che potrebbero essere coinvolte da una possibile offensiva russa.

Kharkiv, Kiev e Lvov sono fra i principali obiettivi delle truppe russe e ci sono anche le zone della repubbliche separatiste russe.
A nord troviamo le tre piccole repubbliche baltiche dell’Estonia, della Lettonia e della Lituania.
Bielorussia, Polonia e Moldova sul lato Ovest completano i territori riportati sulla mappa.

 

 

Una griglia esagonale è sovrapposta sul terreno per favorire il movimento delle unità. Le unità combattenti rappresentano armate e corpi d’armata, dato che la scala strategica non permette di utilizzare unità combattenti più piccole. Tale scelta non ci convince del tutto in quanto non è ben comprensibile l’ordine di battaglia delle nazioni coinvolte, anche se l’obiettivo del designer in un wargame allegato a una rivista non può entrare troppo nello specifico.
All’inizio del gioco le numerose armate russe vengono piazzate all’interno della Federazione e si nota subito la superiorità numerica nei confronti delle altre nazioni. Alla luce degli avvenimenti recenti, non comprendiamo perché il sistema di gioco non permetta di posizionare alcune unità russe in Bielorussia e nella zona del Donetsk, zone sotto la completa influenza russa. Una simulazione sulla guerra contemporanea non può non includere delle regole politiche che permettano il coinvolgimento di altre nazioni appartenenti alla Nato e a questo riguardo i giocatori possono usufruire dei punti “comando” da utilizzare su una apposita tabella. Salta subito agli occhi che fra le nazioni schierate contro la Russia ci sia la Bielorussia, storicamente alleata del Cremlino.

Per l’attivazione delle unità sono necessari dei punti comando che vengono assegnati nella prima fase della sequenza di gioco di gioco seguita da una fase di superiorità aerea e una fase operativa in cui avvengono i movimenti e i combattimenti. L’utilizzo di punti comando necessari per attivare le unità appare soddisfacente, ma si basa sul semplice tiro di dadi, senza modificatori dovuti alla logistica o ad altri fattori che possono influenzare le operazioni delle truppe. Anche la superiorità aerea si muove lungo lo stesso solco e viene assegnata al giocatore che totalizza il miglior punteggio con il lancio dei dadi.

Appare più riuscita la fase operativa in cui in maniera alternata i giocatori utilizzano i loro punti comando per muovere e combattere oltre a poter utilizzare la tabella politica per l’entrata dei paesi Nato. Regole che prevedono l’utilizzo di forze speciali con possibile influenza sui combattimenti completano il sistema di gioco. La vittoria va al giocatore che controlla un certo numero di città.
Putin’s War non è sicuramente un wargame completo e dettagliato, ma nella sua semplicità e praticità offre la possibilità di trascorrere una breve serata a giocare, studiare e comprendere in maniera generica il teatro di guerra dell’Ucraina.

L’articolo a corredo del wargame ricco di mappe e informazioni sulla crisi Ucraina è il valore aggiunto della rivista Modern War che purtroppo ha cessato le pubblicazioni nel 2021.

 

 

Russo-Ukrainian Conflict 2014 scende più nel dettaglio nella crisi russo-ucraina e l’autore Javier Romero si focalizza sul conflitto militare del 2014 fra le forze militari ucraine e i ribelli filorussi del Donbass e del Luhansk. La simulazione inizia nell’aprile del 2014, mese in cui il governo ucraino lanciò un’operazione anti terrorismo per riprendere il controllo delle repubbliche separatiste. Il giocatore ucraino deve mettere fine all’insurrezione prendendo il controllo di Luhansk, Donetsk e dell’aeroporto, mentre i ribelli filorussi devono mantenere il controllo delle due città principali e rafforzare la difesa di Novozoask, Mariupol e della ferrovia che conduce in Crimea.

La sequenza di gioco prevede una fase di rinforzo e supporto politico per le due fazioni seguita dalle operazioni militari ucraine e dei separatisti. L’ordine di battaglia relativo alle truppe presenti risulta molto dettagliato e offre un quadro preciso degli uomini che combatterono in quel sanguinoso 2014 ai confini della Crimea.

Il designer ha implementato anche delle regole riguardo la popolazione civile e l’utilizzo dei media che influenzano le operazioni sul terreno. Il livello di dettaglio si alza ulteriormente grazie alla possibilità dell’intervento militare russo, dei possibili cessate il fuoco e la possibilità di raggiungere le intese di Minsk. Mai come in questo caso si può parlare di wargame didattico e ludico allo stesso tempo.

Parleremo di Next War: Poland e Putin Strikes nella seconda parte dell’articolo, disponibile a breve su La Tana Del Cobra.

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