Journey To The Savage Planet: la recensione

Una sorpresa inaspettata: Journey To The Savage Planet miscela un ambiente di gioco accattivante con dinamiche adatte a chi cerca un gioco non eccessivamente difficile.

 

 

I miei primi 40 minuti passati con Journey To The Savage Planet sono stati terrificanti. Perso di fronte ad un menu evidentemente disegnato per gli utenti console, settare le opzioni e rimappare i tasti è stato un delirio; poi, entrato in partita, mi sono trovato subissato di messaggi positivi e per cerebrolesi da parte del computer di bordo, provocandomi astio e tensione. Pensavo che questa recensione avrebbe avuto un esito terribile.
Poi, qualcosa è scattato.

 

 

Ho capito che quell’atteggiamento compiacente da parte del gioco era voluto. Ho capito che in realtà c’era una sottile critica nei confronti delle aziende che usano quell’approccio coi propri dipendendi, sottile critica che pian piano si trasforma in umorismo ben realizzato (no, i menu non sono umoristici, sono proprio mal realizzati).

 

 

Journey To The Savage Planet è un gioco che ci mette un pò a catturarti. Nelle prime fasi sembra di stare davanti ad un giochino per bambinetti, ma dopo qualche ora ti rendi conto di essere finito preda della sua grafica e del suo stile di gioco; sarà l’ambientazione molto curata e ricca di particolari o la voglia di scoprire di più di quel mondo così curioso e particolare, ma c’è costantemente qualcosa che ti spinge ad esplorare più di quel che serva per andare avanti col gioco.

Ecco, questa è la vera forza di Journey To The Savage Planet: abbiamo di fronte a noi un mondo potenzialmente open world, magari non vastissimo ed esplorabile solo avendo i giusti componenti per il nostro equipaggiamento, ma bellissimo, coloratissimo ed estremamente caratterizzato. Onestamente la prosecuzione della missione principale passa spesso in secondo piano, scalzata dalla voglia di vedere cosa si celi dietro quella serie di rocce, di raggiungere quella piattaforma, di capire cosa ci sia dentro quella grotta.

 

 

Journey To The Savage Planet ci mette nei panni di un esploratore spaziale, ed è uno dei giochi che rende al meglio la sensazione di trovarci da soli su di un pianeta interamente da scoprire e nel quale immergersi. Da questo punto di vista fa un ottimo lavoro; e mi ha ricordato il meraviglioso The Solus Project, sicuramente più ampio come scopo e cupo come atmosferma, ma assolutamente magnifico nel suo ambiente di gioco.
Journey To The Savage Planet è un gioco sempre allegro e festoso, anche quando saremo impegnati in scontri con alcune delle forme di vita indigene; sembra di essere immersi in un fumettone disegnato sotto l’effetto di qualche allucinogeno, visti i colori caldi e vivissimi che ci circondano anche negli ambienti più aridi. Una vera gemma.

 

 

Lo stile di gioco si pone a metà fra un’avventura in prima persona, un platform e un FPS; il gameplay prende elementi da tutti questi generi e non è facile assegnare una categoria precisa. Di sicuro, il mix è ben concepito ed il gioco è riuscitissimo. Gli unici momenti non riuscitissimi sono quei passaggi acrobatici che richiedono una discreta abilità nella coordinazione movimento/salto, cosa non sempre facilissima (occorre prendere la mano con i diversi tipi di spinta che può fornire il nostro jump jet).

 

 

Il gioco non è nemmeno facilissimo; anche se si procede abbastanza spediti nell’esplorazione, morire non è un evento così raro. E mal me ne incolse quando, dopo un’ora di gioco, ho deciso di passare alla modalità difficile, quella con sole tre vite; una follia, una modalità veramente hardcore ma della quale si capisce veramente l’enormità solo dopo diverse ore di gioco, quando entrano in scena nemici ed asperità del terreno che abbassano radicalmente il nostro tasso di sopravvivenza.

 

 

Journey To The Savage Planet è un gioco decisamente apprezzabile, divertente, una delizia per gli occhi e rilassante a suo modo; nonostante le difficoltà dell’esplorazione, non avremo mai quella sensazione di ansia o stress dei giochi più frenetici. Insomma, un ottimo titolo per chi vuole abbassare per un po’ la tensione senza lasciare il proprio genere preferito.

 

PRO:

  • Bellissimo a vedersi
  • Ricco di umorismo
  • Ambiente di gioco curatissimo
  • A suo modo rilassante

 

CONTRO:

  • Controlli e menu studiati per le console
  • Inizialmente ispira diffidenza

 

Journey To The Savage Planet, 2020
Voto: 8.5
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