Kaku Ancient Seal: prime impressioni

Il gioco d’azione realizzato da Bingobell è discretamente promettente, e nonostante alcuni angoli da smussare può diventare un buon titolo.

 

 

Il panorama dei giochi d’azione in terza persona vede un mercato saturo, dove i titoli disponibili sono tantissimi. Serve qualcosa di diverso dal solito per emergere.
Kaku Ancient Seal miscela azione e risoluzione di puzzle mantenendo un approccio semplice ed adatto ai giocatori meno esigenti, creando un mondo di gioco colorato e tutto sommato anche abbastanza simpatico.

Il gameplay è piuttosto diretto, con il nostro alter ego che dovrà affrontare nemici di vario tipo, tutti cartooneschi, e risolvere qualche enigma non eccessivamente difficile.
L’esperienza di gioco che abbiamo potuto riscontrare è sicuramente buona; superati i primi combattimenti, occorre sfruttare le proprie capacità e adattarsi alle sfide proposte per poterle superare. Gli scontri si fanno presto interessanti, anche se mai frustranti: un ottimo sistema di salvataggi automatici ci permette di tornare in gioco nella situazione precedente e poco distanti dal punto che non siamo riusciti a superare.

 

 

Quello che convince meno è lo schema dei controlli e la reattività agli input. Se da un lato i tasti sono completamente rimappabili, dall’altro si nota un certo ritardo nell’eseguire i comandi, e soprattutto fino a che l’azione o l’animazione non è completata il nostro personaggio non reagisce ad altro. Questo è particolarmente evidente quando proviamo a raccogliere cose col tasto azione; se non siamo pressoché perfettamente frontali il comando non produrrà nessuna risposta, ma dovremo attendere un paio di secondi prima di riprovare. Anche lo scatto volante (un salto lungo, in pratica), richiede un tempismo decisamente eccessivo per la tipologia di gioco, tempismo nato soprattutto proprio da queste imperfezioni nelle reazioni. Infine, durante alcuni scontri con i boss il tasto pausa sembra non funzionare.

 

 

Altra pecca i sottotitoli, che scorrono via troppo rapidamente per riuscire a leggere tutto; e considerando che i personaggi parlano in “Kakuese”, non c’è modo per recuperare quanto perso nel dialogo.
Infine, oggetti e nemici riappaiono fin troppo frequentemente; sarebbe il caso di mantenere libere le zone appena ripulite almeno per qualche minuto onde garantire un senso di credibilità al gameplay.

Speriamo che questi problemi minori vengano risolti nel periodo di early access; Kaku Ancient Seal ha in effetti delle buone potenzialità per risultare, una volta rifinito, un titolo solido nella sua categoria.

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