Le elezioni Europee interessano a qualcuno?

Mi sono fatto un’idea strana, ma potrebbe anche avere un fondo di verità: ma queste elezioni Europee, interessano a qualcuno? Secondo me non tanto.

 

 

Diverse settimane fa, leggendo della Brexit, mi sono posto una domanda abbastanza semplice: ”Ora che gli Inglesi non escono più dall’Europa entro la data stabilita dagli accordi, andranno a votare per le prossime elezioni Europee?”. Pare di sì. In fin dei conti gli conviene avere una buona rappresentanza nel parlamento Europeo per strappare un accordo più vantaggioso. Al che mi sono posto una seconda domanda: ”Il 26 Maggio è prossimo, ma chi votare?”. Ho pensato: ”Basterà aspettare!”; la mia immaginazione mi vedeva bombardato di pubblicità, in macchina a schivare cartelloni come alle politiche dell’anno scorso, con Roma piena di cartacce e di manifesti elettorali che ci vorranno settimane prima di ripulire tutto.

Il tempo passa, il 26 maggio si avvicina e di cartelloni poco o nulla, qualche pubblicità sugli autobus, le solite immancabili tribune politiche, stranamente poco pubblicizzate, i telegiornali che si occupano principalmente dei litigi tra la Lega ed i 5 Stelle, e dei discorsi senza “R” di Zingaretti, alla radio passano gli slogan per vendere spazi pubblicitari, ma per lo più, grande silenzio. A poco più di una settimana dal voto, chiedo in giro e mi ritrovo gente che casca dalle nuvole e mi guarda con faccia stralunata, neanche stessi parlando della quarta trilogia di Star Wars.

 

 

Qualcuno mi suggerisce che la pubblicità di una volta non va più, ora ci sono i Social, c’è Internet! Ci rifletto, effettivamente su Facebook e soci, si parla molto di politica, quasi tutti abbiamo uno o due amici che postano a ripetizione informazioni su Di Maio, Salvini, “Oh l’Olanda”, Zingaretti ed il Signor Bergoglio in arte Papa. Però, questi post, sempre che non ti impegni e ti fai coinvolgere, restano commenti che non fanno una vera e propria propaganda politica, sono spesso critica o presa in giro al personaggio di turno, pochi sono i post propositivi, spesso sì perdono nel marasma di informazioni che arrivano e tendono a scivolare via. Tutt’altra cosa è seguire un politico, allora lì sì che hai un bombardamento di informazioni che quasi ti lava via il cervello; ma è comunque insensato pensare che si possa fare campagna politica sui Social per raggiungere chi non ti segue e convincerlo a votarti.

Ragionando su questo, mi sono posto l’ennesima domanda: ”Se i politici non stanno facendo una grande cassa di risonanza a livello mediatico, sfruttando pubblicità un po’ ovunque, come succede quando si deve votare per comune, provincia, regione o le nazionali, vuol forse dire che le Europee sono poco interessanti?”. Come prima risposta, tenderei a dire che sono le più importanti; in fin dei conti in Europa sono approvate leggi che sono poi imposte a tutti i paesi membri. Fossi nei politici nostrani, manderei nel parlamento Europeo i migliori esponenti che abbiamo, proprio per curare gli interessi di tutti, nel miglior modo possibile.

Ragionando a mente più lucida, mi ricordo che, alle ultime elezioni Europee, abbiamo mandato molti emeriti sconosciuti ed alcuni assenteisti convinti, tanto da farci prendere in giro persino dai politici di altri paesi. Quindi, la nostra classe politica non è per niente interessata a curare i nostri interessi in Europa; forse è il caso di dare una bella scossa allo stato delle cose: sarebbe davvero interessante dare un forte segnale di Coscienza Civica andando tutti a votare. Così, convinto della buona riuscita di queste elezioni, vado su Wikipedia per vedere gli ultimi sondaggi del 9 di maggio e provare a capire come voteranno gli italiani; non mi inoltro in analisi politiche, ma noto subito un dato scoraggiante: l’astensione è alta, tocca quasi il 40%, un abisso di distanza dal 27% delle ultime Politiche ed in linea con le votazioni Europee del 2014 che toccarono il 43% di astensionismo.

 

 

Il pensiero che mi sfiora è uno solo: ”Forse non abbiamo capito che stiamo in Europa!”. Un così basso interesse della classe politica è allucinante; dovrebbe far capire l’importanza di avere una forte rappresentanza in Europa, ed invece si limita a fare il compitino. Noi cittadini siamo così ciechi da non capire che il potere è in mano al parlamento Europeo e che quindi dovremmo essere molto più che attenti a quello che si dice e si fa in Europa; invece che facciamo? Ce ne freghiamo sia di andare a votare, sia di chi viene votato. Poiché fa ancora freddo per andare al mare, avevo una minima speranza di vedere qualche anima in più dentro i seggi, ma Domenica 26 è data pioggia, quindi quella speranza in cui confidavo, è sparita con il meteo di questa mattina.

Alla fine dei conti, con chi me la devo prendere se l’Italia va a rotoli? Con tutti quanti! Quindi, un po’, è anche colpa mia, faccio sempre troppo poco per evidenziare le pecche di questo sistema. Però, almeno questa volta, ho scritto qualcosa che forse qualcuno leggerà, magari non raggiungo lo scopo di smuovere lo stato delle cose, ma per lo meno non mi sento parte del menefreghismo generale.

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