Un brano tutt’altro che semplice e immediato, ma di un’intensità fuori dal comune, in cui i Paradise Lost ritrovano tutta la loro “cattiveria”.
Durante la loro lunga carriera i Paradise Lost hanno cambiato il loro sound varie volte. Sono passati dal death iniziale al gothic e perfino all’elettronica per un certo periodo. La costante però è sempre stata la buona qualità di quasi tutte le loro uscite. Anche nel momento in cui “sembravano i Depeche Mode” hanno partorito ottimi lavori. Da un po’ di anni sono tornati alle sonorità più pesanti e in particolar modo The Plague Within del 2015 ha un bel piglio aggressivo. Il miglior manifesto di questo sound è senz’altro Beneath Broken Earth, il pezzo in assoluto più pesante, lento e angosciante che Mackintosh e soci abbiano mai composto. Il video è semplice e minimale, cioè perfetto per il brano. Nick Holmes sfodera un growl profondo che, insieme alle drammatiche melodie delle chitarre, il vero punto forte della canzone, crea un amalgama sensazionale.
C’è da dire che non è per niente un pezzo immediato e di facile ascolto. Io stesso sono rimasto interdetto le prime due volte che l’ho ascoltato ma improvvisamente, al terzo passaggio… si è aperto il sipario e si è palesato il capolavoro. Senza dubbio una delle prove migliori della band inglese. Ovviamente si devono apprezzare il metal e le canzoni tristi (sennò perché ascoltare i Paradise Lost…), ma seguite con attenzione le strazianti chitarre di Mackintosh e Aedy, e Beneath Broken Earth irromperà ferocemente nella vostra anima.
Album: The Plague Within, 2015
Formazione
Nick Holmes – Voce
Gregor Mackintosh – Chitarra
Aaron Aedy – Chitarra
Stephen Edmondson – Basso
Adrian Erlandsson – Batteria