Il Patriota: la recensione

Sembra proprio che Mel Gibson non abbia un bel rapporto con gli Inglesi; questa volta però non gli riesce tutto come in Braveheart.

 

 

Già in Braveheart aveva impersonato un ribelle oppresso dalla razza coloniale per eccellenza, che alla fine moriva fra mille sofferenze scatenando però così la reazione degli Scozzesi che alla fine conquistavano l’indipendenza. Adesso l’ottimo attore australiano veste i panni di un americano alle prese con la guerra d’Indipendenza (siamo alla fine del 1700).

Il suo personaggio è un padre di famiglia, un reduce della guerra contro i francesi che già tante atrocità aveva portato nel nuovo continente. È un personaggio atipico per Mel Gibson: ha messo su famiglia (anche se la moglie è morta), è un uomo saggio e pacato, proprietario terriero bonario con i lavoratori di colore. Conosce l’orrore della guerra, e per questo cerca di sfuggirla insieme ai figli; ma sarà proprio il primogenito, partito volontario contro la volontà del padre, a causare il suo drastico cambio di posizione. Per tutta la durata della pellicola, gli Inglesi verranno dipinti come mostri, capaci di qualsiasi crudeltà pur di raggiungere i loro (tra l’altro) a volte futili scopi.

 

 

Impossibile evitare il paragone con Braveheart: diciamo subito che Il Patriota è nettamente inferiore al precedente film di Gibson: innanzitutto ha uno smaccato e stucchevole senso nazionalistico americano, pompato fino all’eccesso – sembra vedere un film di John Wayne contro gli indiani o i Giapponesi. Gli Inglesi sono i soliti brutti e cattivi, gli Americani sono i bravi e buoni che prendono le botte e vincono proprio per l’arroganza inglese. Il tutto è inframezzato dalla storia della famiglia di Gibson, degna delle miglior telenovele brasiliane.

Attenzione: Il Patriota non è un brutto film. I personaggi sono bene caratterizzati, le scene di battaglia sono molto buone (ancora però non all’altezza di Braveheart) anche se in alcuni casi totalmente irreali – tipo il nostro eroe che da solo uccide una decina di soldati di sua maestà – e parecchi sono i momenti in cui si ride anche di gusto grazie all’ironia che permea il film. Belli i costumi e gli effetti speciali sono curati.

 

 

Forse il mio sarà un parere in contro tendenza, ma non reputo l’ultimo lavoro di Gibson uno dei suoi film più riusciti. Ripeto, non è brutto in assoluto, ma altro non è se non la copia sbiadita del film sulla guerra anglo-scozzese. È un film che tutto sommato si lascia vedere volentieri se preso a sé stante.

 

Il Patriota, 2000
Voto: 6.5
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