Perfect Day: la recensione

Perfect Day ha l’enorme pregio di mostrare situazioni reali senza troppa retorica e con molta ironia.

 

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Perfect Day e’ uno di quei piccoli grandi film che passano sottotraccia ma che meriterebbero ben altra attenzione. Ambientato nell’ex-Jugoslavia, durante gli ultimi giorni della guerra civile, il film ci narra una giornata di un gruppo di operatori umanitari impegnati sul campo per supportare la popolazione civile. Tutto ruota intorno al tentativo di rimuovere un cadavere da un pozzo prima che questo diventi inutilizzabile, ed agli eventi drammatici e comici che ne derivano.

Perfect Day e’ ottimamente in grado di mostrare alcuni aspetti che spesso vengono tralasciati in questo tipo di pellicole, trattandoli con rispetto e senza ingigantirli troppo; riuscendo a trasmettere l’assuefazione e l’indifferenza che ad un certo punto diventa una forma di difesa contro certi orrori, ed al tempo stesso mantenendo viva la tensione. Non mancano le situazioni paradossali che strapperanno spesso un marcato sorriso o una fragorosa risata, pur non essendo assolutamente un film comico; ed in questo regista ed attori sono bravissimi.

 

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Si nota una forte impronta europea nella realizzazione del film, e quindi meno incline all’uso di effetti speciali o drammi artificiali; la storia e’ narrata tenendo i piedi in terra, e se il regista Fernando Leon de Aranoa (vedi il bellissimo Barrio e I Lunedi’ al Sole) si concede qualche licenza e’ per rafforzare le sensazioni, e le situazioni raccontate non sfociano mai nell’improbabile o nel poco realistico (anche se magari i personaggi non fanno esattamente cio’ che nella realta’ permette di tornare sani e salvi a casa a fine missione). E’ anche molto bravo nel tratteggiare la differenza di attitudine e mentalita’ esistente tra gli operatori sul campo e i dirigenti, spesso dei parrucconi privi di scrupoli se non quelli politico-finanziari.

Il taglio delle inquadrature e’ perfetto per il modo in cui si vuole raccontare la storia: raramente frenetica, solo nei momenti in cui e’ veramente necessario, senza tante sperimentazioni che avrebbero potuto distogliere l’attenzione dal succo del discorso. E al tempo stesso le inquadrature sono spesso atipiche: quelle in volo e dal basso sono piuttosto frequenti e spezzano la sequenza di tagli tradizionali.
A sottolineare alcuni passaggi della storia una colonna sonora azzeccatissima, che utilizza soprattutto materiale di Lou Reed oppure etnico locale, con inserimenti nei momenti giusti e che da sola e’ un vero valore aggiunto.

 

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Il cast e’ di altissimo livello e svolge ottimamente il suo compito. Su tutti spicca Benicio del Toro, ottimo nel ruolo di addetto alla sicurezza della missione. Insieme a lui ruotano un fantastico Tim Robbins, sempre adattissimo nei ruoli dove il cervello e’ usato poco e male (come in Bull Durham), e dei sorprendenti Melanie Thierry e Fedja Stukan. Ruolo abbastanza importante anche per Olga Kurylenko, a suo agio nei panni della stronza acida.

Perfect Day e’ un gran bel film, la cui visione scorre via rapida e piacevole. E’ una pellicola che va vista, sia per rendersi conto di cosa ci si trovi di fronte durante le missioni umanitarie (certi frangenti sono leggermente romanzati, ma solo leggermente), sia per passare una serata sghignazzando.
Consigliatissimo.

 

Perfect Day, 2016
Voto: 8.5
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