Ragazzo Divora Universo: la recensione

Ragazzo Divora Universo è una stranissima serie australiana ambientata in una borgata degli anni ottanta tra droga, degrado e trovate narrative piuttosto deludenti.

 

 

 

Non ci voglio girare intorno perché sarebbe abbastanza da ipocriti: Ragazzo Divora Universo è una tra le serie TV più deludenti e mal gestite che mi siano capitate sotto mano di recente. La storia di base c’è, non si può negare, ma è diluita mischiando una marea di aggiunte superflue, un tragico passato nascosto in visioni oniriche ed una sorta di incomprensibile presenza soprannaturale.

La serie australiana è ambientata nella violenta periferia operaia di Brisbane degli anni ottanta, e segue le vicende di Eli Bell, un bambino minuto, e di suo fratello muto Gus. Il nostro giovane protagonista vive insieme a sua madre tossicodipendente ed al patrigno che si arrangia facendo lo spacciatore. Indubbiamente la situazione non è delle più rosee, ma per lo meno i quattro provano ad essere una famiglia unita ed in fin dei conti si vogliono bene.

Il punto di partenza di Ragazzo Divora Universo sembra abbastanza valido e ricorda un po’ le produzioni inglesi caciarone, caotiche e piene di problemi sociali alla Full Monty; in parte queste promesse vengono anche mantenute andando a raccontare una storia di degrado e violenza legata proprio al mondo della droga. Purtroppo quasi subito viene inserita una macchinosa componente onirica, spigata solo nella seconda parte della stagione, ed una trama sovrannaturale che viene portata avanti ad oltranza fino a che non viene ridicolmente abbandonata senza spiegazioni proprio alla fine.

 

 

Eli Bell è un bambino molto sveglio, tanto da scegliere di aiutare il patrigno con il traffico di droga che ha per le mani; in questo modo entra in un giro pericoloso, violento e molto più grande di lui. Anche in questo caso la partenza sembra buona, ma purtroppo si perde piuttosto velocemente nel momento in cui il nostro protagonista dimostra di essere più arguto e più intelligente della maggior parte degli adulti che incontra. Eli, interpretato da Felix Cameron, è un personaggio poco credibile perché passa da un ragazzino che ha la faccia tosta di ridicolizzare un adulto armato di pistola durante una discussione piuttosto tesa, al non riuscire a comprendere una battuta piuttosto semplice che probabilmente avrà sentito milioni di volte frequentando l’ambiente dello spaccio.

Ragazzo Divora Universo arriva a mostrare un apice di violenza importante, ma poi la accantona improvvisamente per raccontare una storia familiare di riconciliazione che, pur essendo interessante, mette in pausa la trama principale per diversi episodi. Non dubito che gli eventi si siano svolti proprio nell’ordine in cui ci vengono raccontati nella serie tv, ma sinceramente ho trovato questa lunga parentesi come un riempitivo che poteva essere gestito in maniera e con una tempistica ben diversa.

Viene perso tanto tempo per ribadire relazioni familiari ormai ben acclarate e per esplorare il passato del nostro protagonista utilizzando un fumoso sistema di sogni e disegni. Tutto questo è costruito ad arte solo per confondere e provare a stupire lo spettatore con qualcosa di diverso; cosa che sinceramente non riesce particolarmente bene, anche perché non c’è poi tutto questo incredibile mistero dietro ad un evento che s’intuisce molto facilmente.

 

 

La serie infine fa un bel salto temporale in avanti per riprendere e chiudere la narrazione iniziale legata alla droga con una conclusione pirotecnica che lascia proprio il tempo che trova. Durante tutta la serie però vengono inseriti dei momenti soprannaturali molto strani come frasi criptiche che preannunciano futuri nefasti, telefoni rossi che squillano in luoghi del tutto anomali e disegni inquietanti. Tutte sequenze disseminate durante la serie per aiutare Eli nelle sue peripezie e che poi vengono bellamente abbandonate senza alcuna spiegazione concreta.

Il resto degli interpreti non brilla particolarmente; lo stesso Simon Baker (The Mentalist), che è forse l’attore più conosciuto del cast, ci regala una prova attoriale onesta ma che in fin dei conti non rimane impressa nella mente dello spettatore. Anche le musiche non hanno nulla di particolare e la fotografia, come gli ambienti e gli esterni, calcano la mano su un degrado che talvolta è perfino eccessivo, quasi grottesco.

Capisco che questa serie sia tratta da un romanzo semi-autobiografico e che prova a raccontare la vita di Eli in modo approfondito, ma sinceramente la vita del nostro protagonista non è poi così interessante da dedicarci una serie di otto episodi.

 

Ragazzo Divora Universo, 2024
Voto: 4.5
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