Signori, è arrivato il circo

In queste due settimane stiamo assistendo a quanto di peggio i nostri politici potessero esprimere; da tutte le parti. Poche sono le eccezioni.

 

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Onestamente non saprei da dove cominciare. Le zozzerie, gli sbagli, gli eccessi visti negli ultimi 15 giorni non si contano. Probabilmente dovrei cominciare con l’errore di Salvini, che forte di un consenso alle stelle e per l’ennesima volta in contrasto con i 5 Stelle, ha deciso di giocare sporco ottenendo l’approvazione degli ultimi provvedimenti proposti dalla Lega per poi far cadere il governo. Dopo aver incassato il decreto Sicurezza bis, con il voto contrario dei grillini alla TAV Salvini ha avuto il pretesto per interrompere un rapporto ormai logoro e che oggettivamente non riusciva piu’ a stare in piedi. La maggior parte degli elettori di destra e una parte dei sostenitori 5 Stelle voleva questa mossa da tempo; ma allora perche’ nei sondaggi la Lega sembra aver perso 7 punti percentuali da fine Luglio?

Le ragioni sono molteplici. Sicuramente Salvini ha sbagliato i tempi ed i modi. Se sul merito difficilmente gli si puo’ dar torto, voler far passare i 5 Stelle come coloro che hanno scaricato Conte col loro “no” alla TAV non sta in piedi. I successivi due cambi di versione (ritiriamo la sfiducia al governo – siamo aperti a parlare di nuovo col M5S) non ha fatto altro che minare la credibilita’ di Salvini, che sembra quasi essere stato preso dal panico per le reazioni contro di lui, che ha evidentemente sottostimato.
In seconda battuta, i continui riferimenti ai simboli cristiani sono stati oggettivamente di pessimo gusto. Al di la’ dei deprecabili atteggiamenti della sinistra parlamentare nei confronti della religione (anzi, solo del cristianesimo), l’ostentazione da parte di Salvini di questi valori sono stati clamorosamente fuori luogo ed hanno dato fastidio a chi l’ha vista come una manovrina di basso livello per accattivarsi l’elettorato cattolico.
Il terzo punto e’ quello della reazione dei social, pompati come sempre dalla stampa. Difficilmente mi e’ capitato di vedere un linciaggio mediatico come quello di questi giorni; un linciaggio veramente gretto e preoccupante per cio’ che molti grillini e piddini & co. hanno scritto. Costoro non sono certo nuovi a epiteti pesantemente eccessivi, ma negli ultimi tempi si e’ passato il limite, evocando un nuovo piazzale Loreto e dimostrando quanto odio ci sia nell’elettorato estremista di queste forze politiche.

 

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I 5 Stelle, da parte loro, si sono come sempre incensati e mostrati come candidi e puri, quando sono i stati primi ad aver messo in difficolta’ l’alleato di governo attaccandolo a piu’ riprese da mesi sui temi piu’ diversi. Numerosi sono stati gli episodi nel recente passato: gravissimo l’aver sostenuto in Commissione Europea il candidato dell’austerity, quella Ursula Von Der Leyen espressione dei poteri forti da sempre osteggiati dagli stessi 5 Stelle. Repressione dell’immigrazione clandestina, legittima difesa, flat tax sono tutti temi su cui buona parte dei parlamentari 5S ha ostacolato il programma di governo, o dove i propri rappresentanti hanno sparato a zero su Salvini, come Spadafora sul caso Rackete o le affermazioni dello stesso Di Maio, con un Salvini definito “quell’altro” e il governo con la Lega nato per “mancanza di alternative”, tanto per citarne un paio. E potrei continuare parecchio, andando a ritroso negli scorsi mesi, fino ad arrivare a questo post di un consigliere comunale di Genova in quota 5 Stelle.

 

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Oggettivamente, quando si siede intorno ad un tavolo in ruoli delicati e fondamentali, questi atteggiamenti non sono tollerabili: occorre buon senso e mediazione anche quando l’alleato di governo e’ in difficolta’, come nel caso Siri (dove oggettivamente Salvini avrebbe potuto cedere ben prima per motivi di opportunita’) o nei presunti fondi russi (tuttora da dimostrare). Non certo difendere o coprire, ma per lo meno capire che non puoi attaccare a testa bassa come fossi il nemico giurato; e’ con la stabilita’ che ottieni supporto e consenso elettorale, non alleandoti e poi sparando a zero. La Lega di scheletri nell’armadio ne ha diversi, ma far finta di risvegliarsi da un sonno durato oltre un anno (come ribadito da diversi parlamentari durante il dibattito) e’ ridicolo.

I 5 Stelle sono ingestibili, ne avevo gia’ parlato, e questo va di pari passo con i gia’ citati social e con il responso delle recenti elezioni europee: con la base elettorale dimezzata e passata alla Lega (sono gli elettori tendenzialmente di destra, delusi dalla posizioni pro-immigrazione del M5S), i grillini hanno avuto la bella idea di passare all’insulto, all’attacco personale, al tentare di demolire la figura dell’alleato di governo. Un vero segno di maturita’ e di responsabilita’ politica.

 

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C’e’ poi il Partito Democratico, vero coacervo di iene, sciacalli ed avvoltoi che hanno preso la palla al balzo per tentare di tornare al potere. I 5 Stelle sono attualmente in trattativa con gli esponenti del PD (incluso Renzi, per mezzo dei suoi scagnozzi – tanto Zingaretti ha un peso politico di un moscerino), e se le cose dovessero andare in porto avremmo un esecutivo rappresentativo del meno del 40% degli elettori che farebbe retromarcia su quanto chiedono gli italiani: contrasto all’immigrazione e alla microcriminalita’, ovvero il motivo per cui la Lega ha preso tanti consensi nell’ultima tornata elettorale.
Gli esponenti del PD hanno perso ogni dignita’ durante il dibattito in parlamento e nelle affermazioni pubbliche; sono state dette nuovamente le stesse falsita’ ed enormita’ clamorose che ci vengono propinate a ripetizione da mesi, a partire dalla storia del “l’economia si e’ fermata” (si sapeva da prima della caduta del governo Renzi a fine 2016 quel che sarebbe successo) a quel “fomentare odio” che tanto bene la pagina Radical Chic Boriosi ha smontato su Facebook.

Un accordo M5S-PD sarebbe l’ennesimo schiaffo in faccia a quella richiesta di tornare sovrani del nostro paese e di non continuare ad essere servilmente ossequiosi di quella Unione Europea che sta distruggendo la nostra economia ed il nostro tessuto sociale.

 

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Durante il dibattito in parlamento si e’ visto e sentito veramente di tutto. Da un delirante Nicola Morra alla solita odiosissima Cirinna’, provocatrice e supporter di quelle teorie gender nelle scuole che vogliono lavare i cervello dei bambini. Si sono visti leghisti fare la claque a Salvini e piddini e grillini impedire agli avversari politici di parlare, come nei peggiori regimi dittatoriali. Ed in tutto questo, un solo intervento e’ stato degno di nota; un solo intervento, ma veramente profondo ed ammirabile. E’ stato quello di Ignazio La Russa, tanto preso in giro dai soliti amici della sinistra, ma che ha detto le cose come stanno: se non si va a votare e’ perche’ ci sono parlamentari che sanno che perderanno la poltrona e partiti che vedranno i loro rappresentanti dimezzati. Guarda caso, PD e M5S.

 

 

Mattarella ha dato tempo fino a Martedi a M5S e PD per trovare un’accordo stabile e formare un governo che sarebbe incontrollabile esattamente come quello precedente per gli stessi motivi, e in piu’ che non rappresenta assolutamente gli italiani. E si parla di Fico a capo di questo governo.

Che qualcuno ci aiuti.

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