Dopo l’ennesima batosta, questa volta in Calabria, e il testa a testa in Emilia-Romagna il segnale e’ inequivocabile: gli italiani vogliono la destra.
Mentre scrivo si e’ ancora in fase di scrutinio, ma i primi risultati, difficilmente ribaltabili, confermano una tendenza forte e decisa che va avanti da mesi, e cioe’ dalle scorse elezioni europee: gli italiani vogliono un cambio immediato al governo.
Negli ultimi mesi sono numerose le regioni precedentemente governate dalla sinistra passate al centrodestra: Friuli Venezia Giulia, Umbria, Abruzzo, Basilicata e Sardegna e poi le storiche roccaforti rosse Piemonte e Liguria. Contemporaneamente il centrodestra ha saldamente la Lombardia, il Veneto e la Sicilia. Ora anche la Calabria ha dato un messaggio inequivocabile, ed in Emilia-Romagna l’esponente di sinistra ha vinto di poco, pochissimo su Lucia Bergonzoni, Lega. Le altre regioni andranno al voto nel 2020, ed al momento le intenzioni di voto danno un centrodestra oltre il 50%, contro un centrosinistra (incluso il M5S e le formazioni minori) intorno al 40%.
Le scorse elezioni politiche avevano evidenziato un’Italia spaccata in tre: ne’ il centrosinistra, ne’ il centrodestra, ne’ il Movimento 5 Stelle potevano governare da soli. La sola scelta razionale era formare un governo M5S-Lega, e sappiamo come e’ andata a finire, tra le ostruzioni ed il gioco sporto del M5S e le mosse di Salvini per prendere la scena.
Caduto quel governo, si dovevano sciogliere le camere e tornare al voto, perche’ e’ da questa estate che c’e’ una coalizione chiaramente sopra il 50% in Italia, e se e’ vero che siamo in democrazia la parola deve tornare agli elettori.
Il PD e’ al governo pressoche’ ininterrottamente dal Novembre 2011 senza aver vinto una singola elezione politica. Si vada immediatamente al voto e si lasci governare chi detiene il sostegno popolare.
Non si puo’ usare la parola “Democrazia” solo quando fa comodo.
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