Sembra che il Presidente Mattarella abbia deciso di muoversi e preparare il terreno per il dopo Conte.
E’ noto a tutti che il Presidente Mattarella non è mai stato entusiasta del governo giallo-verde, ma fino ad ora non ha mai apertamente lavorato per farlo cadere. Ora le cose potrebbero cambiare; se le voci di corridoio sono vere, il nostro caro Presidente Mattarella sta per agire mettendo in atto il primo passo per il dopo Conte.
Credo che tutti conoscano gli eventi del 27 maggio 2018 che hanno portato il Presidente Mattarella a dire: ”NO!” al primo esecutivo del governo giallo-verde; non starò qui a discutere se ha fatto bene o meno, ma sicuramente Mattarella ha preso posizione rifiutando l’esecutivo di Di Maio e Salvini. E’ quindi chiaro a tutti che il Presidente della Repubblica Italiana ha uno sguardo critico verso il Governo attuale e sicuramente non farebbe carte false per tenere in piedi la baracca. Apparentemente, fino ad ora, il Presidente Mattarella si è solo espresso tramite le parole, ammonendo ed evidenziando i rischi della strada intrapresa dal Governo Conte; in pratica si è limitato a fare quello che qualsiasi Presidente della Repubblica avrebbe fatto.
Fino ad ora abbiamo descritto quello che è accaduto; ora si passa nel campo delle ipotesi, partendo dalle indiscrezioni trapelate dai palazzi romani. Si vocifera che il Presidente Mattarella avrebbe intenzione di nominare Senatore a vita Mario Draghi, Presidente della Banca centrale europea, economista, accademico, banchiere e dirigente pubblico italiano.
La nomina a Senatore a vita, per Mario Draghi, è sicuramente un riconoscimento per i suoi importanti incarichi sia in ambito europeo, alla guida della BCE, sia in Italia come Governatore della Banca centrale italiana. Draghi è sicuramente una figura importante e ingombrante e non è di certo un alleato di Di Maio e Salvini, visto che diverse volte ha lanciato stoccate velenose nei confronti delle azioni di governo; la scelta del Presidente Mattarella non serve a favorire la distensione tra le varie parti politiche, quindi è ipotizzabile pensare ad un’azione di disturbo o ad una mossa preventiva.
Torniamo indietro nel tempo, nel lontano 9 novembre 2011: l’allora Presidente della Repubblica Napolitano nominò in fretta e furia Senatore a vita Mario Monti, per poi farlo sedere direttamente sulla poltrona di Presidente del Consiglio dei ministri. Il Governo Monti, che nacque grazie ad un’alleanza trasversale dalle ceneri del Governo Berlusconi, mi ha sempre lasciato la sensazione d’essere stato una diretta emanazione dell’Europa, come se fosse stato un commissario mandato a sbrogliare la crisi. La scelta del Presidente Mattarella mi ha suscitato la medesima sensazione, come se si volesse preparare ad un’eventuale Governo Draghi nel momento in cui, in un modo o in un altro, l’attuale esecutivo dovesse cadere. Ricordiamo che la carica di Presidente della BCE scade in autunno, quindi non è possibile nominare subito Mario Draghi Senatore a vita, ma siamo ad Aprile e le voci hanno già cominciato a circolare negli ambienti della politica italiana.
Tengo sempre a precisare che siamo nell’ambito delle supposizioni, ma l’idea che Mario Draghi, grazie alla sua carriera, possa accedere direttamente ad una poltrona del Senato, portandosi appresso lo scomodo titolo di Ex Presidente della BCE, non è poi tanto campata in aria. Credo anche che il popolo italiano potrebbe accettare di buon grado un Governo guidato da Mario Draghi, soprattutto se fatto passare come il male minore, necessario per sistemare le problematiche lasciate in sospeso.
Quali sono le vere intenzioni del Presidente Mattarella lo scopriremo in autunno, ma intanto già si parla di Draghi come l’uomo che farà fuori Conte, Di Maio e Salvini; se si voleva creare pressione a questo Governo che naviga in acque agitate, non posso che applaudire all’ottimo lavoro svolto dietro le quinte dal nostro Presidente della Repubblica.