The Mandalorian – Stagione 1: la recensione

La dimostrazione che anche con una trama semplice e lineare è ancora possibile creare ottimi prodotti nell’universo di Star Wars.

 

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I recenti prodotti del marchio Star Wars hanno avuto qualità altalenanti, ma in generale la tendenza è più vicina alla mediocrità che allo standard che ci si aspetterebbe da una serie tanto blasonata. Un ottimo Rogue One, un passabile Solo, e una trilogia cinematografica di cui per me si salva solo Episodio VIII, non sono abbastanza per risollevare il livello qualitativo di una saga che ha appassionato milioni di fan in tutto il mondo. Fan che negli ultimi anni hanno perso un po’ la speranza di vedere qualcosa di buono arrivare ancora dalla galassia lontana lontana…

A invertire la tendenza ci prova adesso la serie The Mandalorian, e devo dire che il risultato, finalmente, è più che apprezzabile. Ideata da Jon Favreau, che abbiamo imparato a conoscere con il Marvel Cinematic Universe (come attore e come regista dei primi due Iron Man), la serie è ambientata temporalmente 5 anni dopo la caduta dell’Impero. Quindi in pratica 5 anni dopo Il Ritorno dello Jedi. La galassia non è più nella morsa degli imperiali, ma annaspa nel caos e nella decadenza (si stava meglio quando si stava peggio?). Una delle professioni più in voga è quella del cacciatore di taglie e il nostro Mandaloriano è uno dei migliori nel suo lavoro. I Mandaloriani sono originari del pianeta Mandalore e fanno parte di una specie si credo, o setta, con delle regole ben precise. Ricordate il Boba Fett della trilogia originale? Ecco, sono loro.

 

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Il protagonista accetta l’incarico di recuperare un misterioso soggetto per conto di un losco “cliente” che sembra essere in combutta con quel poco che resta dei seguaci del vecchio Impero. Determinato a portare a termine senza scrupoli la sua missione, il Mandaloriano si troverà però davanti a una situazione inaspettata e sarà costretto a rivedere il suo modus operandi, scatenando non pochi problemi.

Diciamo subito che non c’è niente di particolarmente originale nella storia e nella trama. E’ tutto piuttosto lineare e semplice, ma non ho mai considerato questo un difetto. La forza di The Mandalorian non è tanto nella storia, quanto nella splendida ambientazione e negli ottimi personaggi. Oltre al misterioso protagonista, i comprimari sono tutti molto ben caratterizzati e riescono a trovare tutti spazio e peso nella trama. Vi ci affezionerete subito. E il fatto che la storia sia semplice e lineare non vuol dire che non sia appassionante, anzi, ogni puntata tira l’altra.

In definitiva, sono rimasto piacevolmente colpito da questo prodotto, che non ha fatto altro che confermare la fiducia che già riponevo in Favreau, e ha risollevato le mie speranze nel fatto che da Star Wars possano uscire ancora cose buone. Soprattutto è la dimostrazione che non c’è bisogno di inventare chissà cosa di rivoluzionario o di rivangare vecchi miti per creare un buon prodotto. Cose che sono state tentate senza successo dagli ultimi tre lungometraggi. Curare bene l’ambientazione, creare dei personaggi affascinanti e caratterizzati, e coordinare tutto in una storia semplice e credibile. Il resto verrà da se. Speriamo ora che le stagioni successive restino all’altezza…

C’è ancora Forza nella galassia.

 

«Questa è la via»

 

The Mandalorian, 2019
Voto: 8
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