The Mandalorian – Stagione 2: la recensione

Finalmente è tornato il sapore di Star Wars, quello vero e genuino che si era perso dopo la prima trilogia!

 

 

La serie è ovviamente ambientata nell’universo di Star Wars, nel periodo in cui la via della Forza si assottiglia sempre di più, prima di cadere fragorosamente nello schifo dell’ultima trilogia che la Disney ha voluto realizzare per conquistare il mercato cinese. Mando, il nostro protagonista, si presenta a noi nella prima stagione come un cacciatore di taglie mandaloriano. Assoldato per una missione, si ribella al suo mandante, un esponente dell’Impero, per salvare un bambino che amichevolmente chiameremo “Baby Yoda”. Mando è incaricato di riportare il bambino alla sua razza o alla setta di stregoni chiamata Jedi. Noi sappiamo bene che ce ne sono pochi in giro in quel periodo ma Mando non è così informato come noi appassionati di Star Wars.

 

 

Sinceramente vi parlerei anche dell’interpretazione di Pedro Pascal nei panni di Mando, ma con il fatto che porta costantemente un elmo in testa, è assai difficile valutare la sua performance facciale… Invece l’elmo è particolarmente espressivo nella sua staticità. Tralasciando le battute di spirito, Pedro Pascal riesce comunque a dare una sua connotazione al personaggio, tramite la gestualità ed i lunghi silenzi, risultando stranamente efficace. Ricordiamoci che l’attore, per la maggior parte del tempo, è alle prese con un pupazzo e che praticamente recita da solo; fidatevi se vi dico che non è per niente facile.

La seconda stagione si apre con un paio di episodi che contengono chiari omaggi ad altri cult del genere fantascientifico. Sapendo che la serie è composta solo da otto episodi, mi sono sinceramente preoccupato. Grazie al cielo non sono io a dover scegliere come costruire una serie televisiva perché gli episodi rimanenti sono uno meglio dell’altro e procedono spediti narrando la trama nel migliore dei modi. A ripensarci ora, dopo aver terminato la visione della stagione, sono convinto che i primi episodi siano stati usati per scaldare gli spettatori in attesa della parte più succosa.

 

 

Dal terzo episodio cominciamo a delineare la storia che accompagnerà Mando per il prossimo futuro. Vi dico subito che i fan sono impazziti per capire come procederà questa serie e le trame connesse. La Disney ha praticamente mischiato le carte in tavola proponendo una sequenza, dopo i titoli di coda dell’ultimo episodio, che ha fatto sbigottire tutti gli spettatori.
Senza dare altri spunti dirigiamoci veloci verso l’analisi della stagione. Come già detto, la storia principale si concentra nei sei episodi finali in cui appaiono sia nuovi personaggi, sia vecchie conoscenze. Mando ha il suo compito e ci si butta anima e corpo. Trovare qualcuno che si prenda cura del piccolo “Baby Yoda” è la sua priorità, ma lo stretto legame che si è venuto a creare tra i due protagonisti metterà alla prova il “credo” che il mandaloriano ha seguito fino a quel momento. Il cacciatore di taglie sarà capace di gestire tutti i problemi che gli si presenteranno davanti?

Gina Carano torna a vestire i panni dell’ex assaltatore, aiutando Mando nella sua missione. Come personaggio è sempre stato più rivolto all’azione che al dialogo ed anche in questa stagione la possiamo apprezzare per la massa muscolare più che per le numerose battute. Oltre a lei ci sono altri personaggi, nuovi o recuperati dal passato, che fanno la loro comparsa. Purtroppo non vi posso svelare nulla su di loro, anche se sono presenti per buona parte della stagione, perché vi rovinerei i momenti più belli ed emozionanti della serie. La cosa che vi posso dire è che ora The Mandalorian si può incastrare perfettamente nei racconti narrati nelle sette serie animate di The Clone Wars. Questo incastro perfetto permette di attingere a piene mani dalle storie e dagli accadimenti descritti nelle serie animate, trasportando sul piccolo schermo alcuni personaggi che non sono mai stati rappresentati nelle saghe cinematografiche ma che hanno un peso non indifferente nelle trame di Star Wars.

 

 

Il finale di stagione è una perla rara: con un’entrata in scena fantastica di un personaggio misterioso, viene improvvisamente eretto un ponte memorabile verso le storie narrate nella terza trilogia. Se cominciano a vorticarvi scomode domande nella mente, tranquilli: è normale! Anche a me si è affollata la mente di dubbi ed incertezze che non saranno liquidante velocemente. Ci sarà da attendere la terza stagione, probabilmente una nuova serie animata, sicuramente uno spin-off e probabilmente non basterà ancora per sapere il destino di alcuni dei protagonisti a cui ci siamo affezionati.

Il futuro dell’universo di Star Wars è ormai destinato al piccolo schermo? Non ne possiamo essere certi, ma sicuramente The Mandalorian è riuscito a rappacificare una buona parte dei fan che sono rimasti delusi dall’ultima trilogia. Se i progetti futuri della saga di Lucas sono dello stesso livello di questo lavoro, ben vengano più serie TV!

 

The Mandalorian – Stagione 2, 2020
Voto: 8
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