Prendi Killer Croc, Captain Boomerang ed El Diablo, pigiali ben bene, mettici sopra Deadshot e guarnisci il tutto con Harley Quinn: cosa ottieni?
Mettere insieme un gruppo di criminali, a tratti psicopatici, e provare a costruirci sopra una storia sensata non è per niente facile. Suicide Squad ci prova mettendo nel cast diversi attori importanti, ma creando una trama a tratti confusa e lesinando sulla profondità dei personaggi. Ci sono indubbiamente passaggi validi in questa pellicola, ma sono principalmente determinati dal buon livello di Will Smith e Margot Robbie. Stendiamo un velo pietoso invece sul Joker di Jared Leto che ha provato a stupire ed invece purtroppo ha dato vita a qualcosa di profondamente sbagliato.
Lo spunto parte dalla morte di Superman (Batman vs Superman: Dawn of Justice) che convince l’ufficiale Amanda Waller a prendere seri provvedimenti nel caso i supereroi non dovessero essere presenti per salvare la situazioni. L’idea è carina è ci sta tutta. I candidati per la prima selezione di questa Task Force X sono criminali catturati e confinati nella struttura detentiva di massima sicurezza di Belle Reve.
La Waller seleziona personalmente il colonnello Rick Flag come responsabile della squadra e prepara la lista dei candidati adattati per essere sacrificabili. Tra i vari nomi spiccano Deadshot (Will Smith), Harley Quinn (Margot Robbie) e l’Incantatrice (Cara Delevingne); insomma non si sta raschiando il fondo del barile dei cattivi, ci sono personaggi interessanti che hanno una buona storia alle spalle. Eppure il film viaggia veloce, dando solo una piccola infarinata di quello che è il potenziale di questi tre personaggi e facendo ancora meno per il resto del gruppo formato da Captain Boomerang, El Diablo, Killer Croc, ecc.
L’Incantatrice è riuscita a risvegliare suo fratello e si è liberata del giogo che la Waller aveva usato fino a quel momento per manovrarla a piacimento. Onestamente qui la trama comincia a sfaldarsi come un biscotto burroso danese sbatacchiato nella sua confezione. Pensare di avere l’assoluto controllo di una strega millenaria è di per sé follia, ma pensare addirittura di usarla come un qualsiasi strumento avendo un solo misero sistema per ricattarla è semplicemente idiozia.
La Task Force X viene finalmente attivata ed i nostri soggetti sacrificabili vengono presi, impacchettati con una bella bomba alla base del collo e catapultati in centro a New York che è diventata una zona di guerra. L’esercito americano ed i soldati creati dalla magia dell’Incantatrice si fronteggiano per le vie della città mentre la squadra suicida deve semplicemente estrarre dal territorio sotto assedio un personaggio importante. Anche qui siamo alle prese con un bel controsenso non credete? I soldati combattono ed i criminali sacrificabili vanno a salvare i personaggi importanti.
La storia, che potenzialmente poteva offrire davvero invitanti scenari, collassa nella banalità e nella confusione fino ad arrivare a concludersi nel più classico dei modi possibili. Come detto, sia la trama che la profondità dei personaggi lascia davvero a desiderare. Perlomeno la Harley Quinn di Margot Robbie buca lo schermo in maniera davvero interessante, tanto che su di lei è stato basato un secondo film tutto incentrato su figure femminili secondarie della DC (Birds Of Prey E La Fantasmagorica Rinascita Di Harley Quinn).
Anche Will Smith regala qualche bella sensazione all’inizio del film e dopo la battaglia conclusiva, ma sono frammenti che non rendono assolutamente giustizia al suo personaggio. Qualche battuta viene disseminata lungo tutta la pellicola, ma questo è il massimo del divertimento che otterrete da questo film. Quindi che c’è di meritevole in questo lavoro della DC?
Le scene di combattimento, anche in questo caso realizzate nell’oscurità tanto cara ai fumetti di Batman, e le diverse scene d’azione tengono alto il ritmo del film, ma siamo ben lontani da poterle definire la parte più bella. Cosa rimane? Gli effetti speciali sono onesti, ma anche qui si poteva osare un po’ di più. Finalmente arriviamo al meglio, ovvero la selezione musicale fatta per accompagnare le varie scende d’azione. Troppo poco? Forse sì!
Effettivamente nel complesso Suicide Squad è abbastanza mediocre da non meritare la sufficienza. Si poteva osare di più con il materiale a disposizione; un passo falso, ma che comunque apre un nuovo fronte nel mondo troppo oscuro e serio dei film della DC. Poi c’è la performance del Joker di Leto che sinceramente ho trovato provocatoria, ma anche incredibilmente sbagliata a pelle. Mi ha dato quasi fastidio vedere quel Joker così lontano da qualsiasi altra proposta io abbia mai visto o letto. Ci può stare voler sorprendere, ma il risultato è stato purtroppo solo tanto fastidio!