The Punisher – Stagione 2: la recensione

Un’altra stagione tutto sommato deludente. Solo nel finale si riprende e ci regala il vero Punitore; ma se bloccano la serie proprio adesso, sarà stato tutto inutile.

 

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L’apparizione di Frank Castle nella seconda stagione di Daredevil fu strepitosa e aveva gettato delle ottime premesse per la serie dedicata al Punitore. Purtroppo però la prima stagione di The Punisher fu decisamente mal realizzata: la storia cambiata in malo modo e la natura del personaggio abbastanza stravolta. Avevo quindi poche speranze per la seconda stagione, e i miei timori sono stati infatti confermati. Tornato per un attimo a una vita anonima e tranquilla, Frank Castle si troverà invischiato nuovamente in una lotta che lo vedrà impegnato su due fronti. Sono infatti due, a quanto pare, gli antagonisti del giustiziere questa volta: ovviamente Billy Russo, che cerca vendetta, e un misterioso sicario ultra-religioso mosso da oscuri intenti.

Partiamo subito male con Russo, che dovrebbe essere lo sfiguratissimo “Mosaico”; così soprannominato per le “vistosissime” cicatrici procurategli proprio da Frank alla fine della precedente stagione. Ma in realtà al bell’attore hanno applicato solo pochi taglietti in faccia che non rendono per niente giustizia al personaggio originale del fumetto; per non parlare dei banalissimi cliché che ne delineano il carattere. Ragazzi, le cose le dovete fare bene, non alla cazzo di cane solo per questioni di marketing/immagine!

 

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Non si va meglio con l’altro cattivo. Stucchevole, fastidioso e poco credibile, almeno nelle prime puntate, l’invasato religioso che agisce comandato dai soliti poteri forti (non c’è niente da fare, non ce la fanno proprio a mettere davanti a Frank dei classicissimi criminali normali). Per il resto abbiamo un leggero miglioramento nelle scene d’azione; c’è qualche sparatoria in più, che è la quintessenza del Punitore, ma ancora il personaggio non ingrana appieno nella sua crociata senza compromessi contro i criminali. In una deprecabile scena si fa addirittura convincere a risparmiare un tizio che in condizioni normali avrebbe ucciso per molto meno… Scandaloso!

 

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Uno spiraglio di luce inizia però a intravedersi negli ultimi episodi (diciamo dall’ottavo-nono in poi…). La vicenda di Billy Russo resta penosa, soprattutto nel suo ridicolo e forzatissimo lato sentimentale… ma la storia in generale prende una piega interessante e soprattutto iniziamo a scoprire qualcosa di più del sicario misterioso. Alla fine questo personaggio si riprende grazie a una svolta nella trama che lo mostrerà sotto una nuova luce.

L’apoteosi si avrà però solo nell’ultimo episodio, in cui finalmente vedremo il vero Frank Castle! D’altra parte basta davvero poco per esaltare un personaggio così semplice: una scena di 10 secondi, o anche solo una semplice battuta pronunciata al momento giusto e col tono giusto. Sull’interpretazione di Bernthal, infatti, non c’è niente da eccepire: davvero bravo, nonostante il copione che è obbligato a seguire. Adoro questo attore!

Insomma, riusciamo a godere del vero Punitore solo nella puntata conclusiva di questa stagione; ma la beffa è che non si sa ancora se la serie continuerà, visto che Netflix l’ha cancellata a causa degli screzi con la Disney, che sarebbe in procinto di creare un suo canale per le serie. Al momento il destino di The Punisher (così come anche della splendida serie di Daredevil) è in sospeso, ma se la dovessero bloccare proprio ora che il personaggio è “sbocciato” sarebbe un vero peccato! Forza Marvel, forza Disney! Non ci abbandonate!

 

The Punisher, 2018
Voto: 6,5
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