Avatar – La Leggenda Di Korra: la recensione

Un progetto ambizioso quello di dare un seguito ad una serie che ha già raggiunto un ottimo risultato. Korra riuscirà a fare meglio di Aang?

 

 

Questa lavoro ha radici profonde in un’altra serie: Avatar – La Leggenda Di Aang. Se non avete mai sentito parlare di Aang e della sua storia, vi conviene iniziare proprio da lì. Korra e la sua leggenda sono seguenti e s’intrecciano profondamente con persone, luoghi e cose che appaiono già nella prima serie sull’Avatar.

Detto questo, se conoscete Aang, allora dovete assolutamente andarvi a vedere Avatar – La Leggenda Di Korra. Come ormai avete imparato, l’essenza dell’Avatar si reincarna una volta che il corpo terreno muore. Dopo il ciclo dei nomadi dell’aria, di cui Aang era l’ultimo discendente, la prossima reincarnazione avverrà in un neonato delle tribù dell’acqua.

I custodi dell’Avatar si mettono in marcia e trovano facilmente la piccola Korra che ha già ampiamente dimostrato di saper usare i domini di tre dei quattro elementi. Acqua, fuoco e terra non sembrano avere molti segreti per la giovane dominatrice, ma l’aria è un ostacolo tutt’altro che semplice, visto che di dominatori dell’aria ce ne sono pochissimi.

 

 

Tralasciamo momentaneamente il percorso di crescita di Korra e concertiamoci su cosa il precedente Avatar ha lasciato alla sua erede. Il mondo degli uomini, dopo gli eventi narrati in Avatar – La Leggenda Di Aang, è tornato in equilibrio, le varie nazioni si sono rappacificate ed è stata fondata una città che può ospitare chiunque. La “Città della Repubblica” è la culla perfetta per far incontrare le menti più geniali. Questo comporta un’incredibile balzo tecnologico che porta a macchine a vapore, aerei ed altra tecnologia che richiama una fusione di steampunk e stile orientale.

Questa serie si suddivide in quattro stagioni che però non sono legate all’apprendimento degli elementi. Korra infatti dimostra di saper gestire ampiamente tre elementi su quattro sin dalla tenera età. Così il racconto salta quasi tutto l’addestramento di questi elementi.

Il mondo è profondamente cambiato dall’era di Aang, ma le tradizioni dell’Avatar sembrano essersi fermate nel tempo. Questo non va giù alla diciassettenne Korra che vorrebbe vivere la sua vita come la vivono i suoi coetanei. Purtroppo la nostra protagonista non ha ancora perfezionato il dominio dell’aria e sembra non essere portata per la connessione con gli spiriti. Tenzin, il figlio di Aang, è il solo mentore che Korra ha a disposizione per apprendere i segreti sull’ultimo dominio, ma i due non riescono a comprendersi e la faccenda si complica.

 

 

Durante la prima stagione, la minaccia più grande arriverà da un gruppo di ribelli che si fanno chiamare Paritari. La società di Città della Repubblica colloca i dominatori in un posto di prestigio e questo ha creato disuguaglianze. Questo è terreno fertile per i Paritari che hanno come obiettivo di privare del dominio tutti. Una prima stagione piena di segreti e trame nascoste, una struttura che ritroveremo anche nelle seguenti tre stagioni.

La seconda stagione mette in campo la parte spirituale dell’Avatar: l’equilibrio che Aang aveva faticosamente costruito per il mondo umano è solo metà di una medaglia a due facce. Il mondo degli spiriti è in subbuglio e solo Korra può sistemare le cose. Tutto questo innesca un viaggio nel passato e nei ricordi ancestrali del primo Avatar. Come nasce la leggenda? Quando il mondo degli spiriti e degli uomini si è separato? Segreti e misteri che andranno a ripercuotersi sul presente.

La terza stagione è forse la meno interessante delle tre: sulla terra torna l’equilibrio tra i dominatori; molti ricevono il dominio dell’aria in età adulta, ma non sono pronti a usare le loro nuove abilità. Anche un prigioniero pericolosissimo riceve questo dono e innesca la seria minaccia del Loto Rosso, un gruppo di quattro criminali che si vuole vendicare dell’Avatar Aang e quindi punta le sue attenzioni su Korra. Incredibilmente le cose non andranno a finire nel modo che tutti ci possiamo aspettare.

 

 

Ci vorranno alcuni anni e quasi tutta la quarta stagione per far riprendere Korra dagli eventi della precedente. Il ritorno della guerra è ormai prossimo e la minaccia arriva dai dominatori della terra. Quello che affrontò Aang in tre stagioni si para ora davanti ad una fragile Korra. Come si concluderà la storia? In modi inaspettati, ve lo assicuro!

Avatar – La Leggenda Di Korra procede vivace sul suo cammino strizzando l’occhio alla serie precedente ed aggiungendo molte novità tecnologiche. Aang ed il suo gruppo sono maturati durante una guerra lunga cento anni mentre Korra ed i suoi compagni sono figli della pace seguente. I due gruppi di personaggi hanno caratteristiche molto differenti, e questo è un bene, ma nel complesso ci sono tratti caratteriali in comune. Un esempio su tutti è la goffaggine che si può ritrovare nei due personaggi divertenti delle saghe: Soka e Bolin. Questo e tante altre piccole trovate riescono a dare una continuità interessante a queste opere.

Graficamente Avatar – La Leggenda Di Korra è molto simile a quella del suo predecessore, uno stile orientaleggiante che può piacere. L’animazione invece non si è evoluta, è la stessa che è stata proposta dal 2005 fino alla conclusione della saga di Korra nel 2014. Forse si poteva provare a migliorare qualcosa sotto questo aspetto. Nel complesso però il prodotto è più che sufficiente, anche se per me la prima serie non si scorda mai.

 

Avatar – La Leggenda Di Korra, 2012 – 2014
Voto: 6.5

 

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