Yasuke: la recensione

Una bambina da salvare ed un samurai nero sono una coppia bizzarra per una storia ambientata nell’era più sanguinaria del Giappone feudale.

 

 

Questo è un anime atipico, prodotto in Giappone, ma pensato in America. Mi sono imbattuto in altri prodotti simili e purtroppo nessuno ha avuto un grande successo. Yasuke è diverso: fonda le sue radici direttamente nella storia giapponese, prendendo in prestito personaggi realmente esistiti. Partendo da questa solida base reale, la trama si evolve macchiandosi di tinte in stile fantasy orientale.

La storia inizia con la caduta di Oda Nobunaga, se non conoscete il personaggio storico potete vedere la serie documentario L’Era dei Samurai. Il suo luogotenente Yasuke, un samurai di origine africana, accompagna il suo signore fino all’onorevole suicidio per poi sparire dalla circolazione. I fan più appassionati del genere storico giapponese lo hanno già intuito, ma per tutti gli altri ci tengo a ricordare il mitico manga-anime Afro Samurai che s’ispira proprio allo stesso personaggio.

La storia riprende anni dopo. Yasuke si è ritirato in un piccolo villaggio lungo un fiume. Ora si guadagna da vivere facendo il traghettatore, ma per la maggior parte del tempo si ubriaca e prova a dimenticare il suo passato. Fino ad ora la storia sembra ambientata in un onesto medioevo feudale giapponese, ma le cose non sono mai come sembrano. In questo alternativo sedicesimo secolo sono presenti sia la magia che un’avanzata tecnologia. Il richiamo a Samurai 7 è palese e più che apprezzato!

 

 

La quiete di Yasuke viene spezzata dall’arrivo di una donna e di sua figlia. Le due chiedono di essere traghettate fino ad un paesino distante alcuni giorni. Il nostro protagonista accetta e le conduce lungo il fiume. Un attacco improvviso da parte di un gruppo di mercenari dalle abilità straordinarie interrompe il viaggio e porta alla morte della madre. Durante il combattimento la bambina dimostra tutto il suo potenziale generando un enorme potere incontrollato. Yasuke si ritrova a dover scegliere se lasciare la bambina al suo destino o ritrovare la via dell’onore che ha abbandonato da tempo.

Le trame sono piuttosto semplici: una bambina da proteggere e l’onore da ritrovare. Questa serie conta sei episodi ricchi di azione che mantiene alta la concentrazione. Molti flashback raccontano spezzoni della vita di Yasuke da quando è sbarcato sulle coste del Giappone fino a quando è diventato il famoso “Samurai Nero”. Di contro, sei episodi sono pochi per far immergere lo spettatore sia nella storia di quel periodo, che nel profondo ideale insito nella cultura dei samurai. Credo che per rappresentare al meglio tutto questo momento storico ci sarebbe voluta una serie di più ampio respiro.

 

 

Oltre alla base di partenza storica, s’innesta la storia fantasy. Incredibilmente, in sei episodi, ci troviamo ad assistere a ben due differenti minacce: la prima proveniente dalla follia religiosa e la seconda porta direttamente allo scontro con chi detiene il dominio dell’intero Giappone. La prima trama è sviluppata principalmente sulla caccia alla piccola Saki ed al suo immenso dono. La seconda s’innesta nel solco conclusivo della prima vicenda e porta Yasuke a confrontarsi con i fantasmi del passato.

Lo studio giapponese MAPPA si cimenta in un lavoro congiunto, ispirato alla storia e alla cultura giapponese, ma ideato da autori e produttori americani. Un connubio che in passato non ha quasi mai generato un buon risultato, ma che questa volta invece riscuote un discreto successo. Sia chiaro, non è un capolavoro, ma l’animazione ed i disegni sono di buon livello e si lasciano apprezzare. Anche la musica dà il suo contributo, accompagnando con la dovuta “epicità” i momenti più importanti della storia.

In conclusione Yasuke è un lavoro che, per certi versi, avrebbe meritato di avere un approfondimento storico e culturale maggiore. Allo stesso tempo è stata una buona intuizione quella di renderlo più veloce ed incalzante al fine di non lasciare tempi morti. Probabilmente è un giusto compromesso per garantire al prodotto di essere apprezzato sia in Giappone che in America. A mio avviso è un onesto prodotto che trova la sua giusta collocazione in un mercato che produce sempre troppe poche cose di questo tipo.

 

Yasuke, 2021

Voto: 6.5

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