Wasabi è uno di quei film che puoi tranquillamente tenere nella tua videoteca stando pur sicuro che ogni tanto sarà sempre piacevole da riguardare.
Si tratta di un poliziesco d’azione che vede nella bravura di Jean Reno nel gestire un personaggio “duro” e divertente allo stesso tempo il suo principale punto di forza. Il possente ispettore Hubert Fiorentini (Reno), della polizia di Parigi, è uno di quei poliziotti che per raggiungere l’obiettivo della missione non si fa scrupoli a usare metodi diretti e decisamente violenti, ma è pur sempre un gigante buono.
Perennemente avanti e indietro tra una missione e l’ufficio del suo capo per una lavata di testa, non ha tempo nemmeno per curare il rapporto con la sua compagna (Carole Bouquet). L’unico passatempo che si concede è il golf, gioco in cui eccelle e che gli permette di rilassarsi e di allentare un po’ la morsa che da vent’anni stringe il suo cuore, dopo l’abbandono e la scomparsa misteriosa di Miko, donna conosciuta durante lunghi anni di servizio in Giappone e unico vero amore della sua vita.
Lo sconvolgimento arriva con l’annuncio che Miko è morta e che lui è atteso in Giappone perchè compare nel testamento di lei. Lì la sorpresa è ancora più grande nel sapere che da quella donna ha avuto una figlia, da sempre tenutagli nascosta. La ragazzina (una terribile coatta giapponese!) non sa che Hubert è suo padre, così lui si spaccia come suo tutore per qualche giorno, giusto in tempo per farla diventare maggiorenne e poter quindi avere diritto all’eredità della madre. Le cose si complicano quando Hubert scopre che l’eredità della sua amata Miko ammonta inspiegabilmente a circa 200 milioni di dollari, e che dei loschi individui, tanto per cambiare, vogliono metterci le mani sopra.
Ovviamente il nostro inizierà la sua lotta personale per sbrogliare la matassa, usando i suoi metodi e aiutato da un suo collega ancora in servizio in Giappone (uno spassosissimo Michel Muller, davvero piacevole giullare).
Wasabi, titolo ispirato a una piccantissima salsa giapponese, che tra l’altro si rende “protagonista” di una delle tante scenette divertenti tra i due poliziotti, è un piacevole film che, pur non avendo grandi pretese, diverte e cattura lo spettatore. 94 minuti di azione, battute “macho” per una volta non ridicole (perchè Reno è grande e in questo ruolo è perfetto) e momenti divertenti che danno quel tocco di rifinitura in grado di rendere gradevole la visione dall’inizio alla fine.
Lei ha visto cosa so fare con una pallina da golf,
si immagini cosa so fare con un pallino calibro 45.