Panzer Knights: la recensione

Un riuscito incrocio tra un cartone animato e un gioco di guerra: Panzer Knights ha diverse frecce al suo arco e colpisce nel segno.

 

 

C’è stato un periodo ben preciso, una venticinquina di anni fa, in cui il mondo occidentale ha scoperto il Giappone. Di punto in bianco c’è stata una piacevole invasione di manga, anime, cibo e curiosità culturali che a tutt’oggi ci stupiscono e ci affascinano.
Il mercato dei videogiochi ha di conseguenza aperto le porte a giochi completamente diversi dal solito, vedi capolavori come Final Fantasy 7 o, nel loro ambito, i Tamagochi (che ancora oggi fanno sorridere).

Panzer Knights è un gioco ad evidente richiamo manga, anche se lo studio di sviluppo è cinese. JoyBrick ha realizzato un gioco d’azione semplice ma al tempo stesso interessante e divertente.
Ci troviamo a comandare un carro armato tedesco durante la seconda guerra mondiale su campi di battaglia che riprendono alcuni episodi realmente accaduti. Ovviamente gli scenari di gioco sono tutt’altro che fedeli riproduzioni della realtà storica; sembrano veri e propri plastici, come quelli che si possono trovare sui tavoli del wargame tridimensionale, solo con una grafica cartoonesca.

 

 

Ma il gioco non ha assolutamente la pretesa di essere storicamente perfetto: a partire dal fatto che il nostro equipaggio può essere composto anche unicamente da ragazze (ma qui le battaglie femministe non c’entrano niente) o che basta una una sola battaglia per saltare da un fronte all’altro.

In combattimento è impossibile non notare delle fortissime somiglianze con World Of Tanks; una buona parte dell’interfaccia sembra essere stata presa pari pari dal gioco reso recentemente disponibile anche su Steam. Rispetto a WoT, Panzer Knights rende ancora più arcade i combattimenti: passare da un tipo di munizioni all’altro è immediato (non però la ricarica) così come potremo riparare completamente il nostro carro in campo aperto con la magica pressione di un tasto.

 

 

Vengono comunque considerati gli angoli di impatto dei proiettili e lo spessore delle corazze, così come la distanza di tiro; ogni carro, anche quelli nemici, ha le proprie caratteristiche e sarà immediato capire quali carri avversari temere e quali poter gestire con relativa semplicità.

Le missioni ci chiedono fondamentalmente di ripulire la mappa dai nemici; e come in WoT li vedremo solo a breve distanza, con un effetto di apparizione/sparizione quando perderemo il contatto fornito via radio dai nostri alleati. Ho detto alleati? Si, abbiamo alcuni carri che ci seguono durante gli scontri, e che sono preziose bocche da fuoco contro la quasi costante superiorità numerica dei nemici. A loro non si possono dare ordini (oltre impartire due formazioni o dire di fermarsi) ma si comportano più che dignitosamente; peccato solo che abbiano problemi nell’attraversare i ponti o zone con parecchie carcasse di carri (tocca sempre fermarsi ad aspettarli) e che non si possa vedere chiaramente il loro stato di danneggiamento.

 

 

Gli scontri sono furiosi; o ci si muove e si perde la mira, o ci si ferma e si diventa bersagli facili. Occorre sviluppare una certa bravura nel gestire le situazioni, ma il risultato è che anche contro i carri più deboli, se numerosi, l’esito della battaglia non è mai scontato. La scelta di non poter salvare durante le missioni è a volte frustrante, magari si arriva alla fine e si muore per colpa dell’ultimo carro nemico, ma al tempo stesso le missioni stesse non durano tantissimo (15-20 minuti circa) e non sono numerosissime, quindi è una scelta da un lato furbetta da parte degli sviluppatori, dall’altra impone al giocatore una condotta accorta e più intelligente, punendo severamente chi carica a testa bassa.

Ci sono alcuni aspetti del gioco che potevano essere raffinati meglio, e che oggettivamente impattano sulla valutazione complessiva pur senza affossare il gioco.
Intanto, i tasti non sono rimappabili; un problema per tutti i mancini ma anche solo per chi è abituato a combinazioni diverse da quelle classiche. A tutt’oggi, non mi capacito come ci siano sviluppatori che ignorino questo aspetto.
A volte succede che negli impatti il nostro carro salga sopra un altro, rendendo impossibile direzionare la nostra bestia da combattimento. E talvolta nel corpo a corpo il colpo sembra attraversare o mancare il nemico proprio addosso a noi, magari per colpa di un sistema di mira non perfettamente calibrato per quando si spara a pochi metri di distanza.

 

 

I componenti dell’equipaggio urlano ad ogni piè sospinto, avvertendoci di aver subito un colpo, o che abbiamo sparato senza colpire, o che siamo danneggiati; solo che lo fanno in giapponese (credo, difficile da capire per chi non mastica le lingue orientali) e sostanzialmente aggiungono solo confusione. Peggio è stato fatto coi dialoghi, che sono lunghi e spesso tediosi, e sui quali è stato fatto un pessimo lavoro per velocizzarli: se non abbiamo il giusto tempismo nel premere un tasto salteremo intere frasi, rendendo meno comprensibile la conversazione. Al tempo stesso se mi si scrive a schermo una sola lettera al secondo, alla terza frase vien voglia di suicidarsi…

Alcune funzioni seguono il concetto dello “sbagliando s’impara”: nel tutorial non si fa menzione del fatto che i rifornimenti piovuti dal cielo spariscono dopo pochi secondi e quindi vanno lanciati esattamente sulla nostra verticale (con buona pace di animazioni e raggi d’azione) o come influiscano i colpi esplosivi in battaglia.

 

 

Anche rendersi conto della presenza dei nemici non è semplice; non vengono riportati sulla bussola, e se appaiono alle nostre spalle ce ne accorgeremo solo perchè continueremo a subir colpi anche dopo aver eliminato tutti i nemici di fronte a noi. Stessa cosa per i waypoint: appaiono in bussola solo se li stiamo puntando, costringendoci a volte a dover guardare la mappa più del necessario (e non la possiamo mettere in sovraimpressione mentre guidiamo il carro).

Ad ogni modo questi difetti sono superabili (ma vi odio per i tasti non rimappabili!), ma se solo fosse stato maggiormente rifinito Panzer Knights avrebbe ricevuto un 8 pieno. Comunque sia ci troviamo di fronte ad un buon gioco di carri totalmente arcade che non introduce nulla di nuovo ma che fa bene il suo mestiere. Anche se non ci sono tante missioni a disposizioni, è impegnativo da portare a termine e regala i suoi momenti adrenalinici.

 

PRO:

  • Grafica cartoonesca ben fatta
  • Difficile al punto giusto
  • Possiamo giocare con tanti carri diversi

CONTRO:

  • I dialoghi sono irritanti
  • Tasti non rimappabili

 

Panzer Knights, 2021
Voto: 7.5 (sarebbe 8 pieno con qualche piccolo aggiustamento)
Per condividere questo articolo: