Fire & Stone: la recensione

Un gioco ambientato agli albori della civiltà umana che sfrutta abbastanza bene le meccaniche dell’esplorazione, la raccolta di risorse ed il piazzamento di segnalini.

 

 

Fire & Stone si presenta con un’accattivante scritta sulla confezione metà a caratteri di fuoco e metà a caratteri di pietra. La figura di copertina rappresenta una terra incontaminata ed un uomo vestito di pelli che brandisce una lancia dalla punta di pietra. L’immagine sul coperchio della scatola è perfetta per calare immediatamente il giocatore nell’ambientazione del gioco.

La confezione riporta anche le solite segnalazioni: gioco per 2-4 giocatori della durata di 45-60 minuti. Aprendo la scatola troviamo subito un manuale, molto colorato, di sei pagine belle resistenti ed un foglio riepilogativo. Proseguendo nell’esplorazione del contenuto del gioco troviamo un tabellone ripiegabile, dei blocchettini in legno di varie forme e colori, tanti segnalini da “sfustellare” di cartone rigido con immagini su entrambi i lati, quattro schede in cartoncino rigido e vari mazzi di carte.

I produttori del gioco non hanno badato a spese. Sicuramente la qualità dei componenti, e della scatola stessa, è molto alta e pensata per durare. Oltre a questo, nella confezione è possibile trovare tanti sacchetti trasparenti, di varie dimensioni, dove poter riporre opportunamente tutti i segnalini suddivisi per categoria e funzione. Già solo il pensiero di fornire al giocatore un modo di tenere ordinato il materiale nella scatola è un valore aggiunto molto apprezzato dai giocatori.

Fire & Stone purtroppo non si apparecchia velocemente. Il tabellone è diviso in tre regioni che a loro volta sono divise tante aree. Su ogni area deve essere messo, in modo casuale, un segnalino coperto corrispondente alla regione di appartenenza. Ogni giocatore poi riceve una plancia, il sacchetto contenente le capanne e gli esploratori del proprio colore. Si mischia il mazzetto delle carte invenzioni e si prepara il mercato scoprendo tre carte. Si mischia il mazzetto delle carte caverna e si prepara, come descritto dal regolamento, il mazzetto dei punti vittoria. Infine si mischiano e si distribuiscono le carte obiettivo ad ogni giocatore.

 

 

La partita può iniziare dal primo giocatore, scelto casualmente. Ogni giocatore deve muovere ogni suo esploratore di un massimo di due aree, senza però mai tornare nel punto in cui ha iniziato il movimento. Finito il movimento di un esploratore, viene immediatamente svolta la fase di azione, che varia a seconda della presenza, o dell’assenza, di segnalini. I giocatori potranno quindi raccogliere cibo o tessere sacco, raccogliere tessere animali da poter poi cucinare, conquistare tessere raccolto che serviranno a comprare carte vittoria o carte invenzione ed infine costruire capanne.

Non è possibile accedere a tutte le regioni sin dall’inizio; l’accesso infatti si sblocca una volta rivelate un tot di aree dove poter costruire capanne. Anche la seconda pedina esploratore viene messa in gioco al raggiungimento di determinate condizioni. Il gioco è quindi pensato per evolversi durante la partita e questo può aiutare i giocatori che sono rimasti indietro durante le prime fasi di gioco. Le invenzioni sono ghiotte risorse che hanno due utilizzi specifici: il primo è garantire un bonus quando si svolge una determinata azione; il secondo è quello di permettere al giocatore di poter collezionare più carte punti vittoria.

Gli obiettivi concedono parecchi punti a fine partita, ma sono anche difficili da raggiungere: tutto ruota infatti intorno alla costruzione di capanne ed alla maggioranza relativa di capanne in determinate aree. Per piazzare gli appositi segnalini nell’area edificabile è necessario utilizzare il cibo che si è collezionato durante l’esplorazione. Purtroppo le capanne non hanno un costo fisso: esso varia con il numero di capanne presenti nell’area in cui si vuole costruire. Più capanne ci sono più cibo si deve spendere. Insomma, bisogna essere molto bravi a gestire le proprie risorse ed investirle in aree in cui è necessario ottenere la maggioranza relativa.

 

 

Fire & Stone finisce quando viene scoperto l’undicesimo segnalino capanna. Da quel momento inizia l’ultimo giro ed ogni giocatore potrà completare un turno di gioco. Finito il giro si contano semplicemente i punti vittoria ottenuti dagli obiettivi, i punti dalle carte vittoria e quelli conquistati durante la partita scoprendo determinate tessere. Chi ha totalizzato più punti vince la partita. Detto così sembra tutto molto lineare, ma vi assicuro che bastano poche mosse pianificate con troppa superficialità per perdere la partita di decine di punti.

All’inizio le mosse sono soggette molto alla casualità dei segnalini che vengono scoperti. Con lo scorrere della partita le cose cambiano radicalmente ed è possibile pianificare meglio le proprie azioni ed arrivare ad ottenere cibo, carte invenzione, punti vittoria o capanne con una certa facilità. Per rendere tutto molto più interessante arriva anche la variabile delle carte caverna: quando arriva il momento di poter accedere alla seconda regione del tabellone, si gira una carta caverna, si legge ad alta voce il testo, e si applicano gli eventuali effetti o le modifiche alle regole del gioco. Grazie a tutte le componenti che generano casualità, il gioco non è mai uguale tra una partita e l’altra.

Se da una parte la fortuna influenza moltissimo le prime fasi del gioco, dall’altra bisogna essere in grado di pianificare attentamente le mosse, soprattutto a partita avanzata, per potersi portare a casa la vittoria. Insomma, più il gioco avanza più le cose si complicano e possono sopraggiungere errori grossolani che mettono a rischio l’intera partita. Ovviamente esplorazione e raccolta delle risorse sono un’importante meccanica del gioco, ma alla fine è la costruzione delle capanne a dare la vera spinta per arrivare ad ottenere tanti punti vittoria. Esistono anche varianti di gioco per i più esperti, ma l’assetto di base della prima partita può essere usato molto a lungo per imparare bene a gestire le proprie mosse.

Fire & Stone è un gioco che consigliamo dagli adolescenti in sù; per capirci quelli che riescono a stare almeno un’ora seduti ad un tavolo da gioco senza cominciare a giocare con cellulare o a smaniare per fare qualcos’altro. Per gli adulti è un gioco dalle meccaniche abbastanza semplici che strizza l’occhio ai giocatori appassionati di giochi un po’ più complicati del semplice “tiro i dadi e muovo la pedina”.

 

Fire & Stone, 2021
Voto: 6,5
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