Il titolo, che abbiamo potuto provare in anteprima, miscela dinamiche tipiche di Civilization con un sistema di carte; il risultato è promettente.
Main Tank Games è un piccolo team di sviluppo che sta realizzando un gioco particolare e capace di stuzzicare il nostro interesse. Hexarchy si presenta come un cugino minore dei 4X più noti, ma nasconde un sistema di gioco decisamente atipico.
Il gameplay infatti miscela le conosciute dinamiche dei 4X, con la fondazione di nuove città, la loro espansione, la raccolta di risorse, lo sviluppo tecnologico e l’imprescindibile parte militare, con un sistema di carte e punti costruzione che ci permetteranno di sviluppare o costruire, di turno in turno, solo alcune delle proposte che la sorte ci metterà di fronte, pescandole dal mazzo.
Questo significa che, al contrario della stragrande maggioranza dei 4X sul mercato, in Hexarchy dovremo essere bravi a cogliere l’occasione, visto che la nostra pianificazione non sarà completamente nelle nostre mani, costringendoci anzi a scelte scomode e che potrebbero rivelarsi geniali o portarci al disastro.
Hexarchy propone un gameplay fluido e rapido, concedendoci per una volta di non doverci addentrare in troppe faccende come la gestione delle città (se non ad alto livello) o, almeno per il momento, nella diplomazia con le civilità gestite dall’AI (peraltro già oggi discretamente competenti).
Le regole del gioco consentono ad Hexarchy di completare una partita al massimo in un paio d’ore, almeno in single player, cosa che lo rende un gioco dinamico e ottimo per delle brevi sessioni di gioco.
L’uscita di Hexarchy è prevista per il 2023; ovviamente al momento il gioco richiede ancora una buona dose di lavoro per raffinare ed addolcire alcuni aspetti che abbiamo trovato un pelo ostici o troppo oscuri da padroneggiare, ma la versione da noi provata è un’alpha e, da quanto abbiamo visto, le potenzialità per realizzare un validissimo titolo ci sono tutte.