Legends of Tomorrow: la recensione

Non è sempre detto che un gruppo di Eroi sia una amalgama perfetta, in questo caso ci sono parecchie individualità e poco gioco di squadra, un mix un tantino scadente per una serie che poteva ambire a ben altri risultati come hanno fatto i migliori progetti della DC.

 

 

Purtroppo prelevare Eroi secondari o Cattivi da altre storie e costringerli assieme in una nuova avventura le cui basi sono fatte di menzogne e verità celate, sembrerebbe un buon punto di partenza, ma il risultato della prima stagione smentisce, almeno in parte, le premesse.

In Legend of Tomorrow troviamo il viaggiatore del tempo Rip Hunter, con la sua nave temporale, che propone ad alcuni personaggi già visti in Arrow ed in The Flash di unirsi a lui in una caccia a spasso nel tempo per catturare il nemico dell’umanità Vandal Savage. Durante la sigla iniziale, come da tratto caratteristico delle serie DC fino ad ora viste, il protagonista dichiara le sue intenzioni:” Nel 2166 un tiranno immortale di nome Vandal Savage ha conquistato il mondo e ucciso mia moglie e mio figlio. Ho formato una squadra d’élite per dargli la caccia nei secoli e fermare la sua ascesa al potere. Il mio piano è ostacolato dall’istituzione alla quale ho giurato fedeltà, i Time Masters, i Signori del Tempo. In futuro i miei amici potranno non essere eroi, ma, se avremo successo, saranno ricordati come Leggende”. Bellissima base di partenza, radunare un gruppo di “Eroi” che, anche se estromessi dalla loro linea temporale, non saranno mai ricordati per le loro gesta nel presente, ma, in futuro, saranno ricordati come Leggende!

Ora viene il bello, perchè la malgama di personaggi che Rip Hunter arruola è davvero interessante ed esplosiva a partire proprio da se stesso; interpretato da Arthur Darvill, Rip è il capitano della nave temporale con cui arriva nel 2016 per radunare Eroi e Criminali. Oscuri segreti si nascondono nei recessi della vita di Rip, ma una cosa è certa, le sue intenzioni sono tutt’altro che altruistiche.

Il Professor Martin Stein/Firestorm, interpretato da Victor Garber, è uno stimato scienziato proveniente da Central City. Il giorno del malfunzionamento dell’acceleratore di particelle degli STAR Labs che creò Flash, fuse le cellule del professore con Ronnie Raymond creando Firestorm. Il Professore apparirà spesso in The Flash, la prima volta come vittima dell’incidente dell’accelleratore che, grazie all’aiuto del Team Flash, riuscirà a separare se stesso da Ronnie Raymond marito di Caitlin Snow. La seconda volta come supporto per lo stesso Flash in uno scontro epico di fine stagione e la terza volta per tornare ad essere Firestorm unendosi ad un nuovo compagno di avventura “Jax” Jeckson.

Jefferson “Jax” Jackson/Firestorm, interpretato da Franz Drameh, è un ex atleta di scuola superiore, che ha dovuto interrompere la sua carriera a causa di un infortunio. Diventa la nuova seconda metà di Firestorm, al posto di Ronnie Raymond, per salvare la vita del Professor Stein, la sua prima apparizione avviene in The Flash.

Ray Palmer/Atom, interpretato da Brandon Routh, è un ricco industriale e stimato scienziato di Star City che utilizza la sua armatura ATOM per rimpicciolire gli atomi del suo corpo, per diventare un giustiziere. Ray Palmer appare in Arrow in svariati episodi, tanti da far nascere l’idea di costruire la sua armatura Atom per poi utilizzarla per combattere il crimine.

Sara Lance/White Canary, interpretata da Caity Lotz, è un personaggio molto importante in Arrow, naufraga con Oliver Queen e viene data per dispersa, torna come avversario di Arrow, poi si unisce al suo gruppo e, infine, viene colpita a morte durante il primo episodio della terza stagione. Prende il nome di White Canary dopo essere stata resuscitata dal Pozzo di Lazzaro, che si trova nella sede della Lega degli Assassini, ma viene maledetta da una “Sete di Sangue” che la costringe a cercare di uccidere in modo incontrollato, in virtù di ciò è una formidabile combattente.

Kendra Saunders/Hawkgirl, interpretata da Ciara Renée è uno dei personaggi, se non il personaggio più importante ai fini della storia. Compare in The Flash come una giovane donna che ha appena appreso di essersi più volte reincarnata nel corso dei secoli a seguito di una antica profezia. Se provocata, la sua antica personalità da guerriera viene fuori e le spuntano dalla schiena un paio di ali piumate. Viene chiamata Hawkgirl per questo motivo. A lei è legato il destino del mondo perchè è una delle due sole persone in grado di uccidere Vandal Savage. I destini di Kendra, Savage e Carter sono legati a filo doppio, visto che tutto ebbe inizio nell’antico Egitto durante una pioggia di meteoriti che mutò le loro vite.

Carter Hall/Hawkman, interpretato da Falk Hentschel è l’ultima reincarnazione di un principe egiziano, è destinato a reincarnarsi nel tempo insieme alla sua anima gemella, Kendra. Anche lui possiede un paio di ali che spuntano dalla schiena durante il combattimento. Purtroppo il suo personaggio, ai fini della trama, abbandonerà presto il gruppo.

Leonard Snart/Captain Cold, interpretato da Wentworth Miller, è un criminale intelligente e riflessivo di Central City che sfrutta una speciale pistola a raggi congelanti rubata agli STAR Labs. Capitan Cold sarà uno degli avversari umani più interessanti che Flash incontra nella sua storia e sarà anche uno dei pochi criminali ad ottenere il rispetto della “Saetta Scarlatta”.

Mick Rory, interpretato da Dominic Purcell, è il socio di Snart. Metà del suo corpo è ricoperto da ustioni di terzo grado a causa di una rapina finita male. Ha un carattere impulsivo ed è completamente privo di autocontrollo, al contrario del socio utilizza una pistola lanciafiamme. Il personaggio di Mick sembra totalmente fuori ruolo in questa banda male assortita, ma il suo personaggio si rivelerà decisamente interessante con il proseguo della stagione.

 

 

Come vi dicevo all’inizio, tanta carne al fuoco, ma poco fuoco su cui cucinarla. La prima stagione viaggia sui binari di un treno regionale, con una trama abbastanza piatta che non regala molte sorprese, anche se ci sono momenti interessanti che sono purtroppo troppo pochi per mantenere l’attenzione. La caccia a Vandal Savage è un susseguirsi di salti nel tempo alla ricerca di indizzi. L’idea che ci sia qualcosa di strano nel non riuscire a trovare valide tracce di una persona che vive sulla terra da oltre 7000 anni non sfiora mai la mente dei cacciatori. L’impossibilità di tornare nei punti temporali già visitati sembra una costante, ma di modifiche temporali ne mettono in atto tante da stravolgere il futuro diverse volte, ma queste ripercussioni sembrano non toccare mai le trame delle altre serie della DC, come invece accade in The Flash.

In conclusione abbiamo un gruppo mal amalgamato, che lotta per un obiettivo non da tutti condiviso, sono costretti a seguire delle ferre regole per non stravolgere il tempo, ma solo finché non intralciano il loro cammino, ogniuno persegue i propri obiettivi e solo alla fine vi è la comunione di intenti che serve per sconfiggere Vandal Savage. Un barlume di speranza ci raggiunge negli ultimi secondi della puntata conclusiva, aprendo nuovi scenari interessanti. Speriamo che la Seconda Stagione porti un miglioramento nella costruzione di trame e nella valorizzazione dei personaggi che sono rimasti abbastanza scialbi.

 

Legend of Tomorrow, 2016
Voto: 5,5 (confidando di poterlo modificare con la prossima stagione)
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