Mob Psycho 100 – Stagione 1: la recensione

Possono poteri psichici di altissimo livello, una grafica divertente e tante, ma davvero tante, situazioni al limite del demenziale, nascondere qualcosa di più interessante?

 

 

Mob Psycho 100 è tratto dall’omonimo lavoro di ONE e tratta di esper, telecinetici, e poteri della mente. Il mangaka, che preferisce firmarsi con lo pseudonimo sopra riportato, è autore anche della famosa serie web One-Punch Man. Questi lavori ruotano intorno a due estremi opposti: la forza fisica e le capacità psichiche. Eppure in essi possiamo ritrovare le caratteristiche peculiari che rendono particolarmente riconoscibili i protagonisti ideati da ONE.

Sia Mob, di Mob Psycho 100, che Saitama, di One-Punch Man, sono così potenti da non avere termini di paragone, ma così poco appariscenti da passare quasi inosservati. Un connubio questo che rende i protagonisti di ONE demenziali al punto giusto, ma anche caratterizzati in maniera abbastanza scontata. Andiamo però a vedere di che cosa parla quest’opera e quali sono i punti di forza o di debolezza che abbiamo riscontrato.

Shigeo Kageyama è uno studente delle medie soprannominato Mob; è una persona poco appariscente e guardandolo in faccia non si direbbe che invece è un esper (un sensitivo) particolarmente dotato. Crescendo Mob si rende conto dell’incredibile potenziale del suo potere e del pericolo che le sue abilità psichiche costituiscono; decide così di vivere una vita normale e tranquilla per evitare di perdere il controllo.

 

 

Arataka Reigen è un ciarlatano che truffa i clienti spacciandosi per un esperto nel campo del paranormale, ma quando incontra Mob si rende conto del potenziale del ragazzo e comincia a sfruttarlo per le sue peculiari doti. Stranamente l’uomo ha un atteggiamento molto protettivo nei confronti del ragazzo tanto da dargli consigli quando ha dei dubbi o quando ha problemi adolescenziali. È stato proprio Reigen ad insegnare a Mob che i suoi poteri sono un dono come un altro e che non deve usarli per ferire gli altri.

La serie inizia spiegando il particolare rapporto che lega proprio Reigen e Mob. Questo può ingannare lo spettatore, perché dopo poco la storia vira verso altri lidi e coinvolge tutta una serie di personaggi strampalati legati al mondo dei poteri psichici. Il nostro giovane ragazzo, che di natura è tranquillo e poco incline alla violenza, si ritroverà al centro di una serie di combattimenti psichici che, suo malgrado, lo vedranno coinvolto come protagonista.

Come detto in precedenza, Mob non è un personaggio con una caratterizzazione particolarmente originale, ma intorno a lui si sviluppano delle figure che invece sono caratterizzate bene ed a tratti anche in modo abbastanza originale. Reigen, ad esempio, è una somma di personaggi particolarmente interessanti che varia dall’esperto “venditore di fumo” fino ad arrivare al surrogato di “bussola morale” che aiuta Shigeo nelle decisioni importanti. Gli stessi avversari che Mob si troverà ad affrontare sono particolari, pur essendo spesso delle “macchiette” estreme e tendenzialmente divertenti.

Ovviamente Mob Psycho 100, come d’altronde One-Punch Man, è un prodotto pensato per prendere in giro tutta una serie di cliché delle serie animate basate sugli scontri, i combattimenti e l’immancabile aumento di potenza; rispetto al suo predecessore qui abbiamo però un protagonista che può essere sconfitto a causa della sua morale. L’anime mantiene uno ottimo livello di epicità nei combattimenti e sviluppa una storia interessante tenendo aperti più fronti, che probabilmente verranno sfruttati in un secondo momento.

 

 

Il noto studio di animazione Bones (Wolf’s Rain, Eureka Seven, Fullmetal Alchemist, Soul Eater e My Hero Academia) ha preso in carico il progetto e ha scelto di realizzare l’opera con un impatto grafico molto particolare. Purtroppo salta immediatamente all’occhio che diversi personaggi hanno la stessa faccia e le stesse espressioni di Saitama, cosa che inizialmente è buffa, ma a lungo andare può essere stancante.

Sicuramente la scelta di deformare spesso visi e corpi aiuta a rendere ancora più ridicoli alcuni passaggi ed alcuni dialoghi che di per sé sono già molto divertenti. La caratteristica che però attira di più l’attenzione dello spettatore è il contatore che appare ogni tanto durante l’episodio e segnala il livello di stress che Shigeo accumula; ma cosa succede se il nostro Mob dovesse raggiungere il 100%, ovvero livello massimo livello di stress?

La prima stagione di quest’anime è stata rilasciata doppiata in italiano proprio a gennaio di quest’anno ed è possibile trovarla sulle migliori piattaforme di streaming, mentre la seconda e la terza stagione si possono trovare ancora solo in lingua originale, ma sottotitolate in italiano. Menzione particolare all’accattivante sigla iniziale che fonde un buon ritmo ad una divertente sequenza di immagini.

 

Mob Psycho 100 – Stagione 1, 2016
Voto: 7
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