Fra cadute collettive, errori in percorrenza e celebrazioni anticipate, Quartararo sembra avere la strada spianata per il suo secondo titolo.
Il Gran Premio di Catalunya 2022 è stata una gara incredibile e decisamente amara per i tifosi italiani. Per chi ama il tricolore è difficile, o meglio doloroso, parlare degli eventi di domenica. Bagnaia fuori alla prima curva non per sua colpa, Bastianini nella ghiaia a metà gara, Aleix Espargaró che toglie il gas un giro troppo presto e porta la sua Aprilia dal secondo meritatissimo posto al quinto finale.
Ed in tutto questo, Fabio Quartararo vince una gara che ha condotto alla grande fin dal primo giro.
Il campionato più equilibrato degli ultimi decenni sembra aver preso domenica una decisa svolta. Bagnaia sembra essere parzialmente avvolto della stessa sfortuna che per un certo periodo ha colpito Dovizioso: fra incidenti e scivolate ha collezionato solo due podi (due vittorie) quando in altrettante occasioni poteva essere davanti. Potenzialmente Bagnaia ha lasciato per strada almeno 50 punti, che da soli lo avrebbero piazzato a ridosso di Quartararo. La gara in Catalogna doveva essere quella della svolta per il pilota piemontese, ed in un certo modo lo è stata. A 66 punti dal francese, Bagnaia per vincere il campionato avrà bisogno di realizzare una costanza di risultati che in questo anno e mezzo di Ducati ufficiale il pilota italiano non ha dimostrato di saper conseguire.
Bastianini nella prima parte di stagione è stato una sorpresa; da lui ci si aspettava una buona stagione, non certo due vittorie nelle prime quattro gare ed una terza a Le Mans. Anche per Enea ci sono stati tre zero dovuti a cadute, cosa che lo porta a 51 punti dal leader di classifica. Ed è curioso, ed al tempo stesso sorprendente, pensare che oggi si parli di un pilota di un team Ducati satellite che può oggettivamente aspirare al titolo.
Passando alle moto italiane, la Ducati è molto probabilmente la migliore del lotto visto che, tolto Quartararo, non ci sono Yamaha che arrivino mai a lottare per le posizioni che contano, mentre KTM e Suzuki si limitano ad ottenere sporadici piazzamenti. Eppure i piloti Ducati non riescono ad essere costanti, chiave che permetterebbe loro di essere in testa al campionato; ed in quest’ottica va visto il clamoroso errore dello spagnolo Aleix Espargaró, autore di uno sviluppo indiscutibile della nostrana Aprilia ma che, credendo di aver terminato la gara un giro troppo presto, è scivolato dal secondo al quinto posto, perdendo per strada 9 punti.
Come detto, quest’anno è fondamentale una volta di più trovare una costanza di risultati; nei primi nove gran premi Quartararo ha una media di 16 punti rientrando nei primi undici in tutte le gare, ed ora ha un vantaggio di 22 punti sul secondo.
La classifica inizia a sgranarsi, e per Bagnaia e Bastianini è necessario cambiare passo se vogliono sperare di impensierire Quartararo per la vittoria finale.