Degna conclusione per le fatiche visionarie profuse da Guillermo del Toro che ha voluto raccontare tre storie intrecciate in modo davvero interessante.
Avvisiamo subito i lettori che questo lungometraggio non può essere apprezzato senza aver visto le relative serie TV correlate. Detto questo facciamo un po’ d’ordine: siamo partiti nel 2016 con la prima stagione di Trollhunters, abbiamo attraversato il mare di stelle con 3 In Mezzo A Noi ed infine siamo giunti ai confini del tempo e della magia con Wizard: I Racconti Di Arcadia. Ora è giunto il momento di chiudere in grande stile il lungo lavoro di Guillermo del Toro con un importante lungometraggio intitolato: Trollhunters – L’ascesa dei Titani.
Il film inizia con un riassunto di quello che è successo nelle tre serie correlate, per dare allo spettatore il tempo di riallacciare i ricordi e continuare in scioltezza. Una scelta doverosa per focalizzare meglio i punti salienti delle varie trame e per condurre immediatamente lo spettatore nel pessimismo, senza apparente via di scampo, che ha avvolto il finale di Wizard.
La battaglia finale tra le forze dei potenti maghi primordiali da un lato, ed i nostri giovani protagonisti dall’altro, sembra non dar scampo a questi ultimi; l’ingegno, la forza del gruppo e l’amicizia però possono ancora ribaltare la situazione. Anche se è difficile crederlo, i vari protagonisti principali riescono ad evolvere ed a maturare anche durante questo lungometraggio, dando prova di una solida forza d’animo che nel tempo è stata forgiata dalle precedenti avventure. Ecco che Trollhunters – L’Ascesa Dei Titani assume, oltre che le caratteristiche di uno scontro epico ed emozionante, anche la classica impostazione di “viaggio alla scoperta” che tanto è cara al fantasy canonico.
Sicuramente il lungometraggio è la degna conclusione di tutte le trame aperte in cinque anni di serie TV. Un lavoro complesso e complicato che è stato condotto in porto in modo più che brillante da Guillermo del Toro e da tutto lo staff di collaboratori. La storia ha un buon ritmo narrativo e ha quelle caratteristiche epiche che sono d’obbligo per un finale di questa portata. Apprezzo molto che il progetto si sia concluso senza lasciare spazio ad un seguito, perché quando un prodotto si esaurisce normalmente non è mai il caso di forzare un proseguo che rischia di rivalutare al ribasso il buon lavoro fatto.
La componente grafica e l’animazione sono le costanti di questa produzione; nel lungometraggio troviamo addirittura più cura nei dettagli grafici e nelle location. Le novità migliori sono collegate alle imponenti figure dei titani, che rappresentano i tre elementi, fuoco, ghiaccio e terra: sono curate in maniera impeccabile sia a livello grafico che nella fluidità dei movimenti.
Il lungometraggio è ben realizzato. La grafica e l’animazione sono anche meglio del previsto. La trama scorre senza intoppi con le giuste soluzioni ed un buon ritmo narrativo. Cosa volete di più?