L’inserimento delle emote a pagamento in uno dei miglior milsim di sempre è stato accolto da una valanga di proteste dall’intera comunità.
Per gli amanti della simulazione militare, negli ultimi anni Squad si è dimostrato una validissima alternativa all’acclamato ma imperfetto Arma 3, nonostante i ripetuti tentativi di boicottarlo da parte degli stessi sviluppatori. Squad è un gioco puramente multiplayer che permette di ricreare scontri fra eserciti moderni con server in grado di ospitare fino a 100 giocatori contemporaneamente e che è nato come un gioco maturo e che doveva puntare al realismo.
Lo scorso anno Offworld Industries è stata parzialmente acquisita da Tencent, il colosso cinese dei videogiochi, e non è quindi un caso se l’ultimo consistente aggiornamento ha portato in battaglia l’esercito cinese (chiamato Esercito Di Liberazione Del Popolo). Il lancio è stato accompagnato da un video di dubbio gusto (e che non rappresenta il vero gameplay) che esalta la presunta superiorità dei cinesi sugli eserciti occidentali.
L’ultima novità in casa Offworld Industries è l’annuncio del rilascio di un DLC a pagamento che consentirà di usare delle emote in gioco (tre saranno rilasciate gratuitamente). La reazione dei giocatori è stata immediata e furente: nella valanga di risposte al post di OWI su Steam i commenti più comuni sono quelli che ricordano le affermazioni effettuate durante la fase di kickstarter che Squad non avrebbe mai avuto DLC a pagamento, quelli che chiedono se si tratti di un pesce d’aprile troppo in anticipo o se semplicemente il prossimo passo sia di inserire i balletti ed equiparare definitivamente Squad a Fortnite.
Cosa ancora più grave, il messaggio di OWI non esclude l’inserimento di mappe e fazioni a pagamento.
In pochissime ore il messaggio ufficiale su Steam è stato sommerso da una valanga di critiche, come il successivo che tentava di calmare gli animi incensando una volta di più questa sterzata che punta a far rendere Squad ancora più appetibile ai giocatori casuali; già oggi la qualità di gioco è piuttosto bassa a causa delle scelte di gameplay effettuate da Offworld Industries, che ha nei fatti allontanato i giocatori più esperti rendendo Squad un titolo non più così distante da un Battlefield qualsiasi a causa dei continui “free weekend” e della promozione che mostra Squad per quello che non è: uno sparatutto come gli altri.
Possiamo ricordare l’inserimento del “buddy rally”, una dinamica che permetteva di far spawnare magicamente l’intero esercito dietro le file nemiche e che poi è stata fortunata rimossa in seguito alle proteste dei più, la mancanza di forme che costringano i giocatori a collaborare come dovrebbe indicare il titolo stesso del gioco e la mancanza di penalità per chi sprechi le risorse della squadra. Da notare al tempo stesso come i forum ufficiali siano stati chiusi al tempo per zittire le continue critiche nei confronti della direzione di sviluppo (la motivazione ufficiale è stata quella di un attacco hacker) e che poco dopo si scoprì che uno dei moderatori interni era coinvolto in manifestazioni violente di estrema sinistra.
Se quasi tutte le critiche sono rivolte alla creazione delle emote e all’inserimento di contenuti a pagamento per un gioco che costa 50 euro e che non ha spese di server (sono tutti gestiti e pagati dalla comunità, che però deve seguire le regole di OWI), non mancano commenti sagaci sull’operato politico cinese negli ultimi trent’anni.
Squad potrebbe aver imboccato una strada senza ritorno; dopo l’abbandono dei clan e degli Squad Leader migliori, potrebbe essere sensato riscoprire Project Reality, il mod standalone gratuito di Battlefleld 2 dal quale Squad ha preso fortemente spunto, o attendere il 15 febbraio per testare Operation: Harsh Doorstep, gioco gratuito che punta a sostituire Squad nei cuori degli appassionati.