Il giapponesissimo gioco uscito ad inizio marzo è una vera sfida per temerari: riuscirete a sopportare la sua incredibile lentezza e scoprirne la bellezza?
A volte ci capita di provare giochi che si vede lontano un miglio sono frutto di passione ma che per motivi di design e gameplay proprio non ce la riescono a fare. Sembra essere il caso di Oni – Road To Be The Mightiest Oni, un gioco che sembra trovare la sua essenza nell’evitabile ridondanza del suo nome.
Oni è un titolo che sprizza tradizione giapponese da ogni poro, presentando se stesso e le situazioni di gioco quasi come fosse un film d’animazione in computer graphics. Ed in effetti se Oni fosse un OAV probabilmente potrebbe piacere non poco; ma come videogioco manca il bersaglio.
Tre sono i problemi che affossano Oni – Road To Be The Mightiest Oni.
Il primo è inerente alla ripetitività delle azioni e dei combattimenti che dobbiamo affrontare. Se Oni non è certo l’unico gioco che presenta un gameplay nel quale dovremo quasi esclusivamente combattere, c’è poca materia grigia da mettere durante gli scontri e il coinvolgimento è minimo anche durante i momenti più difficili. Soprattutto, lo scopo non ha mordente: si tratta di un gioco in cui dobbiamo solo allenarci, fare combattimenti preparatori e quant’altro serva per essere pronti allo scontro reale; è davvero difficile farsi coinvolgere con questi preamboli.
Il secondo è legato ai controlli di gioco: Oni supporta esclusivamente i joypad (non viene riconosciuto nemmeno il tasto Esc), e lo schema di comandi non modificabile è decisamente scomodo. Certe azioni, soprattutto quelle inerenti al controllo della nuvoletta che ci segue e ci aiuta, sono di ardua gestione, e sembra quasi di trovarsi di fronte ad un emulo di Arma 3 per il fatto di dover pensare a combattere con i comandi prima di poter combattere contro i nemici: .
Il terzo problema è l’eccezionale lentezza di tutto quello che avviene nel gioco. I dialoghi ci mettono tantissimo a mostrare a schermo il testo, e non è possibile passare alla frase successiva: i dialoghi si saltano per intero o si leggono mentre si perde la pazienza. Anche i trasferimenti da un punto all’altro necessari per ottemperare ai compiti assegnatici, per quanto brevi sono noiosi ed evitabili in un gioco di questo tipo.
Il solo tutorial richiede più di mezzora per essere completato, facendoci combattere più volte contro gli stessi nemici e mostrandoci solo poco per volta cosa dobbiamo e possiamo fare.
Giocare a Oni richiede una dose estrema di pazienza e di tempo da buttare; se l’aspetto grafico è assolutamente piacevole e se si può perdonare il fatto che dovremo iniziare il gioco praticamente senza contesto, il resto non è all’altezza.
Perchè Oni – Road To Be The Mightiest Oni sia stato sviluppato senza curarsi di questi evidenti problemi e il rilascio sia avvenuto senza tentare di limarli è un vero mistero.