Il nuovo gioco di Fourfold Games sembra centrare il bersaglio, pur rimanendo nell’orbita dei giochi indie dal basso budget.
Ormai quando leggo roboanti annunci di giochi roguelite mi si gela il sangue; si tratta di un genere inflazionatissimo, che insieme al “pesca il tuo tiro da un mazzo di carte” ha saturato e contaminato praticamente ogni gioco indie uscito negli ultimi anni.
Relic Space, non si sa perchè, si spaccia per un gioco in stile rogue, ma in realtà dalla nostra prova (tuttora in corso) si sta dimostrando un solidissimo titolo di esplorazione e combattimento spaziale a turni.
Con situazioni che possono alla lontana ricordare FTL, Elite o Everspace, ma anche il buon vecchio Galactic Civilization II (le similitudini grafiche in questo caso sono evidenti), vestiremo i panni di un pilota spaziale che deve cercare di riportare la pace nella galassia combattendo una guerra tra diverse fazioni, ognuna che persegue i suoi obiettivi, combatte le sue battaglie ed espande i suoi territori.
Per quanto abbiamo visto finora, il gioco ci chiede di muoverci da una base all’altra e da un settore all’altro, accettando missioni dai nostri alleati ma anche da altre fazioni; e se il combattimento, molto più ragionato di quanto ci sia capitato di vedere in tanti altri titoli strategici più rinomati, richiede pianificazione, adattamento e talvolta accettare di non poter vincere, è una componente importante del gioco, sapere quando evitare del tutto lo scontro può essere la chiave per raggiungere certi obiettivi.
Relic Space non è uno di quei giochi brevi da terminare, e grazie all’ampia modularità delle navi da sbloccare e personalizzare con i moduli a noi più congeniali, sembra poter offrire molto. Resta da capire se le impressioni iniziali che stiamo avendo, molto buone, saranno confermate andando nella storia. Per una recensione, concedetecelo, ci vorrà almeno qualche settimana: è estate e tempo di vacanze anche per noi.
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