Shooter: la recensione


Sui film d’azione, specialmente se di produzione statunitense, sono sempre piuttosto prevenuto. Shooter fa parte di quelle pellicole che non solo riesce a superare il mio personale livello minimo di valutazione, ma lo fa anche in modo ampio.

 

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Film del 2007 diretto da Antoine Fuqua (regista, fra gli altri, del buon Training Day e del piu’ famoso L’Ultima Alba), Shooter e’ la storia di un ex cecchino dell’esercito USA, ora in congedo, che si vede suo malgrado coinvolto in un complotto internazionale. Non diro’ molto sulla trama perche’ e’ un costante dipanarsi di piccoli colpi di scena, ben congeniati e quasi mai forzati; posso pero’ affermare che, nonostante si tratti di una pellicola d’azione, la storia e’ plausibile e discretamente strutturata.

Il film e’ fracassone e in alcune occasioni tocca concedergli l’infame regola del “vale tutto”; nonostante queste approssimazioni, i 124 minuti scorrono via intensi, piacevoli e senza troppe cadute di ritmo. Clamorose, nel senso piu’ rumorose del termine, le sequenze dell’inseguimento iniziale e l’assalto alla casa del cattivone. Chi ha un home theater deve assolutamente far suo il DVD del film e spararselo a volume massimo nelle casse; ma anche chi non e’ cosi’ fortunato rimarra’ sicuramente incollato allo schermo per sapere, a volte con la bavetta alla bocca, cosa sta per accadere.

 

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Il cast e’ ben assortito: protagonista su tutti e’ il Mark Wahlberg che conosciamo soprattutto per E Venne il Giorno, spesso impiegato in pellicole di questo tipo e in cui si disimpegna piu’ che bene; in Shooter Walhberg e’ praticamente perfetto, l’uomo giusto per il personaggio da interpretare. Duro, anzi praticamente indistruttibile; tenace, sveglio, anche un pelo fortunato, non si puo’ non fare il tifo per lui. La sua nemesi e’ un Danny Glover che fa sempre piacere rivedere, artista di razza e che ancora una volta non sbaglia il colpo. Figura femminile del film una Kate Mara della quale mi sono decisamente innamorato, e sulla quale devo obbligatoriamente sospendere il giudizio (comunque dai, non recita da cani). Comprimari sono un mediocre Michael Pena, goffo agente dell’FBI e che abbiamo gia’ anonimamente visto in World Invasion, e le tette di Rhona Mitra.

 

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In conclusione, Shooter e’ un bel film che rimane nella memoria anche oltre la sua visione; non e’ certo un capolavoro, ma chi apprezza momenti di sano piombo volante con un minimo di storia che vada oltre il quoziente intellettivo di uno stercoraro dovrebbe tenerlo nella sua videoteca.

 

Shooter, 2007.
Voto: 7
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