Doom: la recensione

E’ piuttosto raro che le trasposizioni cinematografiche siano all’altezza dei film da cui traggono origine. Doom non si discosta dallo standard.

 

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Non si sa bene perche’, ma ogni volta che un videogioco viene sfruttato per fare dei film, il risultato e’ una porcheria. E’ stato il caso del film degli anni novanta Super Mario Bros con Bob Hoskins, o i piu’ recenti Far Cry, Max Payne e Tomb Raider; tutte schifezzuole realizzate per far cassa sulla pelle degli appassionati.

Doom non e’ fondamentalmente diverso dagli altri, ma perlomeno mantiene una struttura di classico filmaccio brutto di fantascienza tale da concedergli le attenuanti generiche.
Il film riprende a grandi linee la storia del gioco originale (con differenze sostanziali comunque), e vede una squadra di marine spaziali finire su Marte a indagare sulla scomparsa della squadra di scienziati dai quali e’ arrivato un segnale d’allarme. Seguono tentativi di suspance, sparatorie blande, pessime battute e fondamentalmente quasi due ore di “gia’ visto” che non colpisce affatto.

 

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Come detto pero’ il film non e’ tutto da buttare. C’e’ una trama, ogni tanto accade qualcosa che ci sorprende, e su tutto c’e’ una sequenza, sul finale del film, che per quanto breve occorre menzionare e che vale da sola la visione del film: il protagonista del film che si aggira nei corridoi a fare a pezzi i mostri come nel videogioco. Una figata vera, e non si capisce perche’ questa inquadratura non venga utilizzata piu’ spesso in questi film.

I protagonisti sono anche di un certo spessore: Karl Urban, che vedremo in numerose altre produzioni (i vari Star Trek piu’ recenti, Priest, Riddick e Thor: Ragnarok), e Dwayne “The Rock” Johnson, il wrestler con all’attivo decine di film e accettabili interpretazioni (La Mummia, I Poliziotti di Riserva, parecchi Fast & Furious). Al loro fianco Rosamund Pike, la scienziata del gruppo, che abbiamo visto anche in Il Caso Thomas Crawford, An Education, The World’s End, Non Buttiamoci Giu’, 7 Giorni a Entebbe e Radioactive. Cast discreto, vista la tipologia del film, non ben supportato in cabina di regia da Andrzej Bartowiak (Romeo Deve Morire e Street Fighter – La Leggenda tanto per restare in tema di film brutti).

 

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Doom non e’ certo un film che vi consiglio, ma dovesse capitarvi di vederlo potete concedergli una chance. Alla fine e’ uno di quei film che non lasciano nulla, ma si fanno in qualche modo vedere.

 

Doom, 2005
Voto: 5.5
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