Ant-Man And The Wasp: Quantumania – la recensione

Inizia la saga di Kang il Conquistatore! La famiglia Lang al completo gli darà il benvenuto a calci in faccia.

Terzo film per Paul Rudd nei panni dell’uomo formica insieme a Hope Van Dyne (Evangeline Lilly indimenticabile protagonista di Lost) alias The Wasp, la figlioletta adolescente Cassie, nonno Pym Gordon (Micheal Douglas, Attrazione Fatale, Wall Street, La Guerra Dei Roses, Il Metodo Kominsky) e Janet Van Dyne, nonna neanche per niente, interpretata dall’eterna Michelle Pfeiffer (Scarface, Le Relazioni Pericolose, LadyhawkeMadre!). La famiglia, ma a questo punto dovremmo dire il formicaio, a causa di un esperimento andato male (l’ennesimo) di Cassie e Pym sarà risucchiata nel mondo quantico e scoprirà molte cose… Nessuna delle quali, ovviamente, è salutare per l’umanità.

Dopo l’antipasto di Spider-Man: No Way Home, che riuniva gli aiutanti di quartiere delle tre diverse saghe, ci addentriamo ulteriormente nel magico mondo dei multiversi che rappresenta una svolta epocale per chi sceneggia questo tipo di film. Ovvero vale tutto. Nessuno muore per sempre. Chiunque può interpretare chiunque. I reebot non sono altro che mondi paralleli. Durante i comicon nessuno potrà mai sollevare obiezioni da nerd su questa o quella inesattezza.
Infinite linee temporali con illimitate possibilità narrative ma l’unica possibilità che si vuole, e concordo e ci spero, è quella di riportare sugli schermi il mitico Robert Downey Jr. (Sherlock HolmesAvengers: EndgameDolittleThe Judge) che di tutto l’universo Marvel con il suo Iron Man era la stella più luminosa. Da quando l’uomo di latta è passato a miglior vita, diciamolo, un po’ di magia si è persa.

Il film nel suo complesso non è malaccio: il mondo Quantico visivamente è stupendo, ma il ritmo alto non ti dà il tempo per apprezzare la varietà di queste ambientazioni fantastiche veramente curate nel minimo dettaglio ma che se non metti in pausa mai vedrai. È popolato da strani alieni e umani che sembrano usciti da Star Wars. Da segnalare il grandissimo William Jackson Harper (il Chidi di The Good Place) che interpreta il telepate più divertente di sempre; inoltre gli appassionati potranno finalmente vedere MODOK che sicuramente riuscirà a strapparvi qualche risata. Menzione d’onore invece al nuovo villain Jonathan Majors alias Kang il Conquistatore che meritava più spazio nel film (consiglio di vederlo in lingua originale) e che spero ci dia grandi soddisfazioni in futuro.

Veniamo alle note dolenti: cinque protagonisti sono troppi. Basta con quest’accozzaglia di attori un tanto al chilo per acchiappare spettatori; e credetemi darei un rene alla Pfeiffer. Con troppi galli nel pollaio la trama si allunga e inevitabilmente ci si annoia. È sempre necessaria la sotto trama teen? (È in lavorazione la figlia di Ant-Man va al college?) Troppe fasi poco arrosto. Normale anche dopo 20 anni di film che hanno cambiato, nel bene e nel male, la storia del cinema mondiale: il meccanismo è diventato troppo ripetitivo, lo stupore per la computer grafica è ormai agli sgoccioli. Robert aiutaci tu!

Ant-Man And The Wasp: Quantumania, 2023
Voto: 6
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