Ronin: la recensione

Come riuscire a fare un grosso colpo quando non conosci e non ti fidi dei tuoi compagni?

 

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Ronin in giapponese e’ il nome dei guerrieri samurai rimasti senza padrone, che continuano a combattere per se stessi e non sotto uno stemma. In questo film troviamo una serie di presunti esperti ladri essere messi insieme da un misterioso capobanda per fare un colpo sensazionale. Come in ogni buon film d’azione i colpi di scena non mancheranno, anche se talvolta sembra che si potesse fare qualcosa di meglio.

Ronin e’ un film dalla discreta sceneggiatura. La storia viene presentata senza preamboli, e lo spettatore non puo’ che essere confuso nella prima mezz’ora del film; ci vuole un po’ ad acclimatarsi ai personaggi ed agli accadimenti, ma una volta preso il ritmo la sequenza di eventi si segue in modo lineare e coerente. La cosa e’ voluta, si vede che si tratta di una scelta ben precisa del regista veterano John Frankenheimer (conosciuto soprattutto peri vetusti L’Uomo di Alcatraz e Grand Prix); la sua mano imprime il giusto ritmo durante tutta la durata della visione.

 

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Un gran parte della riuscita del film e’ merito del cast, decisamente di alto livello: Robert de Niro, Jean Reno, Sean Bean (Il Trono di Spade, Il Signore degli Anelli) e Natascha McElhone (Solaris) sono le colonne portanti di un comparto attoriale attorno alle quali ruotano altri personaggi di degna caratura. Insieme contribuiscono sensibilmente all’innalzamento qualitativo della pellicola, aumentando l’effetto voluto dalla sceneggiatura sullo spettatore.

Essendo un film d’azione, le scene spettacolari non mancano, soprattutto sparatorie ed inseguimenti stradali; qui il film zoppica un po’, con momenti oggettivamente meno credibili o decisamente rivedibili. Concedendo pero’ un margine a queste carenze, il risultato finale non e’ male: ci sono adrenalina, colpi di scena, evoluzioni nella storia, tutti elementi che conferiscono carattere al film.

 

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Ronin e’ un buon film di genere: ci sono alcune scelte nella storia e nei momenti piu’ adrenalinici che non mi hanno fatto impazzire, ma nonostante questo si tratta di una pellicola godibile ed interessante, che sicuramente va a coprire un genere piuttosto accantonato negli ultimi tempi. Se vi piace il genere, vi consiglio assolutamente il piu’ recente Non Dirlo a Nessuno, recentemente recensito sulle nostre pagine.

 

Ronin, 1998
Voto: 7.5
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