Time of Fury: la recensione

Una intelligenza artificiale non all’altezza ed un multiplayer non funzionante affondano un gioco altrimenti che poteva essere un capolavoro.

 

20200403 timeoffury 1

 

Time of Fury e’ un wargame vecchia scuola che ci cala nell’Europa del 1939. Possiamo scegliere qualsiasi nazione dello scacchiere occidentale e guidarla militarmente attraverso i quasi sei anni della Seconda Guerra Mondiale.

Ci occuperemo di gestire esclusivamente le truppe e la costruzione di nuove unita’; dal punto di vista diplomatico c’e’ un sistema scheltrico che ci consente in qualche modo di forzare l’entrata in guerra di nazioni vicine al nostro pensiero, di fare colpi di stato o dichiarare guerra, null’altro.

La ciccia quindi e’ tutta nella gestione dei nostri eserciti e nel combattimento. Ogni unita’ ha il classico valore di combattimento e quello di movimento, che sono influenzati come ci si aspetta da fattori come terreno, esperienza e meteo. Ovviamente anche i rifornimenti svolgono un ruolo chiave nell’efficienza delle unita’! Tutti questi fattori, insieme alla presenza o meno di qualche generale nei prezzi della zona di combattimento sono considerati per la risoluzione dello scontro.

Mentre i mezzi aerei svolgono un ruolo chiave per indebolire le posizioni trincerate nemiche, e’ molto interessante la possibilita’ di effettuare un solo attacco coordinato per turno per ogni unita’ di terra; gli attacchi seguenti, disponibili in base ai punti movimento residui, possono essere effettuati solo individualmente. Questo significa gestire bene i movimenti per effettuare accerchiamenti ed attaccare da piu’ lati. Purtroppo qui vediamo il primo aspetto negativo del gioco: una AI incapace di coordinare degli attacchi su ampia scala, di decidere una strategia nel lungo periodo e che non vede il rischio di venire accerchiata e chiusa in tasche. Questo e’ un problema molto serio, perche’ annulla ogni difficolta’ nel gioco in solitaria; anche aumentando i bonus produttivi alle nazioni controllate dal computer ci si trovera’ di fronte semplicemente piu’ resistenza ma ugualmente stupida.

 

20200403 timeoffury 2

 

E’ assurdo vedere infatti il computer muovere le proprie truppe da un punto all’altro della mappa invertendo le posizioni senza mai attaccare concretamente dove necessario e possibile, e perdendo sempre tempo. Il comportamento dei nostri alleati e’ snervante, e gli avversari sono passivi e non oppongono la giusta sfida. Il problema e’ particolarmente evidente negli scenari principali, con la mappa grande; giocare lo scenario con la mappa ristretta limita per forza di cose il problema, ma non lo annulla del tutto. Rimane comunque la scelta consigliata.

I combattimenti navali sono poco chiari, gestiti con una interfaccia di certo poco intuitiva e che ben presto disabiliterete per lasciare questa componente alla risoluzione automatica. Gli stessi valori delle nostre navi sono nascosti, e quindi e’ impossibile capire che tipo di scelta stiamo facendo.

 

20200403 timeoffury 3

 

Dal punto di vista della gestione dell’esercito, ogni citta’ fornisce dei punti produzione; di qui e’ ovvio che piu’ citta’ catturiamo piu’ possiamo avere un grande esercito. La produzione e’ limitata dal fatto che ogni unita’ in campo ha un costo di mantenimento, quindi rischiamo di non poter commissionare nuove divisioni o anche semplicemente rinforzare le nostre unita’ sul campo perche’ ne abbiamo gia’ troppe. Questo sistema e’ molto interessante e forza il giocatore a pianificare a lungo termine sulle proprie scelte.
Come detto le unita’ che hanno subito perdite in combattimento possono essere rinforzate, scontando come e’ giusto che sia una perdita sensibile di esperienza di combattimento; e possiamo rinforzarle per quanto ci serve, granularmente. Non andremo a decidere quanti uomini o carri assegnare ma la cosa viene gestita in modo molto pratico tramite una barra percentuale; comodo ed intuitivo.

Le unita’ vengono acquistate ma non immediatamente consegnate; serve tempo per addestrare gli uomini e costruire gli equipaggiamenti, e questo viene riflesso nel gioco dai tempi di attesa. Potremo quindi decidere di richiedere unita’ di fanteria, o meccanizzate, o corazzate o aeree, ognuna con diversi livelli di forza, costo e tempi di produzione. Non e’ pero’ chiarissimo quale sia il valore reale dell’unita’, visto che fra quello mostrato nella schermata di acquisto e quella strategica c’e’ sempre qualche differenza. La cosa e’ poi ancora piu’ accentuata per le forze navali, che sono un buco nero di informazioni e le numerose classi di navi non aiutano a capire quale sia la scelta migliore; e non aiuta nemmeno il manuale, completamente carente in merito a questo aspetto come per quanto riguarda certi dettagli di gioco.

 

20200403 timeoffury 3

 

Altra cosa nebulosa sono gli eventi: di tanto in tanto ci verranno proposte alternative in merito a decisioni storiche (invasioni, produzioni, politica interna) ma non sempre gli esiti sono chiari. Si, e’ possibile capire l’effetto immediato, ma se mi viene detto che posso prendere dei punti produzione per invadere per esempio la Norvegia, e poi non dichiaro guerra, cosa succede? Occorre fare almeno una partita per capire quali siano le ricadute di queste scelte per poter poi giocare in modo consapevole.

La componente multiplayer e’ poi minata dal fatto che il PBEM (play by email) non funziona sempre per tutti, e non e’ chiaro come rimediare al problema. Gli sfortunati afflitti da questo problema non hanno modo di risolvere e sono tagliati fuori dalla gia’ scarsamente popolata community. Rimane l’hotseat, ma gestire un gioco del genere su un solo pc, dove la nebbia di guerra ricopre un ruolo fondamentale ed i turni sono molto lunghi (e di qui l’attesa per processare il proprio turno) e’ difficilmente proponibile.

Nonostante questo Time of Fury rimane un gioco abbastanza godibile, almeno se giocato nello scenario ristretto o se volete giocare nazioni di entrambe gli schieramenti. Ed e’ un peccato perche’ la sua semplicita’ di utilizzo ed alcune delle dinamiche introdotte nel gioco lo potevano rendere un vero capolavoro, accessibile a tutti ed al tempo stesso dettagliato e storicamente accurato. Se vi capita di prenderlo in un bundle ci potete stare, ma comprarlo come singolo prodotto no, lo sconsiglio.

 

Time of Fury, 2014
Voto: 5 (poteva essere almeno 8)
Per condividere questo articolo: