World War 2 Operation Husky: la recensione

Un wargame leggero ed adattissimo al multiplayer: World War 2 Operation Husky è un simpatico diversivo per il periodo estivo.

 

 

Abbiamo recentemente anticipato qualche notizia su Operation Husky; l’autore è un pilota di linea canadese con troppo tempo libero per via della cancellazione dei voli causa Covid.
Operation Husky è il suo primo videogame, nato più per diletto personale che avendo in mente un chiaro progetto commerciale, ma nonostante questo il risultato è più che discreto.

Immersi nel teatro bellico dello sbarco alleato in Sicilia del 1943, ci troveremo a combattere per il controllo di una porzione di territorio compresa fra Alcamo e Sciacca, nella zona occidentale dell’isola. In tutta onestà inizialmente ci siamo trovati un pò spiazzati, ci aspettavamo di combattere sull’intera isola; la ridotta zona di combattimento però non è un vero limite al gioco.

 

 

Le regole sono semplici e spiegate all’inizio del gioco, e sono facilmente comprensibili da un qualsiasi giocatore un minimo avvezzo ai giochi di strategia. Lo scopo è quello di avere il controllo di più zone strategiche possibile al termine del decimo turno di gioco; il controllo della zona si ottiene – ovviamente – avendo delle nostre unità sul territorio, ed in caso di territori contestati, il primo ad essere entrato nella zona sarà l’esercito in controllo.

World War 2 Operation Husky è un gioco realizzato in modo molto semplice, eppure le sue dinamiche sono solide e ben studiate. Non esistono zone di controllo o linee di rifornimento da poter interrompere, ma la pianificazione del movimento del fronte è vitale per il buon esito della campagna così come la fase di gestione dei rimpiazzi. Con un numero di punti rinforzo variabile e semi casuale ad ogni turno potremo decidere una unità per turno da riparare completamente e schierarne di nuove decidendone la tipologia, la forza di combattimento, i punti movimento e i punti ferita a disposizione. É possibile combinare le unità più deboli per ottenerne una più forte e liberare spazio (in ogni territorio è possibile avere solo tre unità nello stesso momento).

 

 

La morfologia del terreno, con foreste e montagne, incide sul movimento e sui combattimento, e se i tedeschi sono avvantaggiati nel poter sfruttare la loro posizione difensiva, gli americani possono avvalersi di attacchi aerei e di artiglieria utili a fiaccare le unità germaniche.

Dopo aver preso confidenza col gioco, la battaglia si sviluppa bene e frenetica. La suddivisione del territorio in zone (con un approccio che ricorda molto Battle Of The Bulge) semplifica la gestione del movimento e della pianificazione degli attacchi, rendendo possibile lo spostamento rapido del fronte (con tutto quel che ne consegue).

 

 

Il gioco è stato chiaramente sviluppato per il multiplayer (sono presenti la modalità hot-seat, wifi e via server, ma non asincrona via PBEM), ed è qui che il gioco dà il meglio di se, con risultati davvero inaspettati.
In single player l’AI mostra il fianco, capace di tentare aggiramenti e penetrazioni nel territorio lasciato sguarnito, ma anche autrice di attacchi semi-suicidi di unità isolate contro linee difensive ben presidiate.

Hubert Cachat, lo sviluppatore dietro Operation Husky, ha preferito mantenere il gioco snello e immediato, così da rendere il suo titolo immediatamente fruibile; ed il risultato è decisamente buono. Nella sua semplicità Operation Husky è perfetto per iniziare qualche nuova leva ai giochi strategici di guerra (così è nato il gioco) o per organizzare scontri rapidi fra amici che abbiano solo un paio d’ore a disposizione, considerando oltretutto la fascia di prezzo abbordabilissima su cui si piazza.
World War 2 Operation Husky è disponibile su Steam.

 

PRO

  • Regole semplici da imparare
  • Supporto multiplayer completo
  • Forze in campo ben bilanciate

CONTRO

  • AI non sempre all’altezza
  • Scenario ristretto ad una piccola zona della Sicilia

 

World War 2 Operation Husky, 2021
Voto: 7
Per condividere questo articolo: