World Of Tanks: la recensione

Poche pretese, buon divertimento: World of Tanks e’ un piacevole arcade per ammazzare il tempo… e gli avversari!

 

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World of Tanks e’ un gioco con alle spalle parecchi anni di sviluppo. Se oggi vanta una grafica piuttosto curata, agli inizi i carri erano rappresentati con poliedri rozzamente rappresentati, senza texture o dettagli; nel tempo il gioco e’ evoluto graficamente, ma nel complesso il gameplay e’ rimasto lo stesso, perche’ gia’ piuttosto valido sin dall’inizio.

Ci troviamo di fronte ad un gioco Free 2 Play, probabilmente uno dei primi in circolazione e che fino a pochi mesi fa ha inglobato delle dinamiche Pay to Win che oggettivamente frenavano i giocatori come me che un gioco lo comprano intero subito o non lo comprano per niente; al contrario, i bimbiminkia disposti a spendere senza freno le loro paghette su munizioni speciali ed equipaggiamenti unici si sprecavano. Oggi questa barriera e’ stata eliminata, e sebbene alcune munizioni speciali siano ancora acquistabili solo con moneta reale, tutto il resto e’ ottenibile all’interno del gioco con la moneta standard che si ottiene giocando (anche perdendo gli scontri); insomma non si vedono piu’ facilmente carri distruggere i nemici con un colpo solo e le battaglie sono molto piu’ bilanciate e divertenti.

 

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L’interfaccia del menu iniziale e’ molto confusa e per niente ben strutturata; e’ pieno di cose che sommergono il giocatore, ma sono poche quelle veramente interessanti: fondamente gli slot dei nostri carri (ne possiamo vere una decina) e null’altro. Il resto e’ tutto contorno che crea confusione e non nascondo che nonostante le decine di ore di gioco potrebbe esserci qualcosa a me ignoto seppellito dalla miriade di link fuffa presenti sulla pagina principale, link mirati a far comprare carri unici e oggetti cosmetici in cambio di moneta reale.

 

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I carri possono essere sviluppati e migliorati, rendendoli piu’ veloci o piu’ pericolosi a seconda degli upgrade che potremo montare col tempo. E’ anche possibile seguire diverse linee di sviluppo e giocare con carri di diverso tipo: da quelli leggeri, velocissimi ma fragili come carta velina, a quelli medi e pesanti, fino ai pezzi di artiglieria semoventi, utili nel colpire nemici nascosti dietro dei ripari che non riusciamo a far sloggiare. E sono presenti anche diverse nazioni con cui giocare; Germania, Usa, Inghilterra, Russia, Cina, Giappone, Italia, Svezia (!) ed altre. Ogni carro ha caratteristiche proprie, e passeremo parecchio tempo nelle pagine della ricerca e dell’officina a studiare quale carro e’ preferibile usare.

 

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Ovviamente il cuore del gioco sono gli scontri; grazie ad un matchmaking migliorato nel tempo verremo inseriti in una battaglia 15 contro 15 dove i due schieramenti sono discretamente bilanciati per tipologia di carro (e livello). Per ragioni di equilibrio non vedremo mai carri di livelli troppo differenti combattere nella stessa battaglia, al tempo stesso le mappe sono disponibili solo a per carri di specifico livello, e per quelli piu’ bassi si nota una spiacevole mancanza di varieta’.

Grazie ad una visuale in terza persona potremo tenere sotto controllo quel che ci succede intorno e muovere il nostro carro all’interno di scenari deliziosamente disegnati. Molti oggetti (case, auto) sono danneggiabili fino a distruggerli, cosa che puo’ trasformare una posizione in copertura in un punto estremamente esposto e pericolosissimo.

 

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Interessante il sistema di avvistamento; potremo vedere sulla minimappa la posizione dei carri nemici avvistati dai nostri compagni con un raggio di efficacia che varia a seconda della bonta’ del nostro apparato radio, ma riusciremo a vederli effettivamente solo con un contatto diretto, e solo se all’interno del raggio utile per il nostro equipaggio ed i nostri sistemi di bordo. Sparare non e’ semplice: va tenuto conto della distanza e della relativa caduta del proiettile, della velocita’ del carro nemico e l’inclinazione della sua corazza; rischiamo infatti che pur colpendo, il proiettile rimbalzi via senza causare danni. Per ovviare in qualche modo a questo rischio si possono equipaggiare proiettili ad alta penetrazione o esplosivi; capaci di passare quasi tutte le corazze i primi, in grado di danneggiare sempre, ma poco, i secondi.

 

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C’e’ poi la possibilita’ di effettuare un colpo critico: sparare sui cingoli significa quasi sempre immobilizzare per un breve periodo il carro nemico, periodo comunque sufficiente per sparare almeno una o due altre volte (a seconda della velocita’ di ricarica del nostro carro); il carro nemico potrebbe anche prendere fuoco, o essere colpito nel comparto munizioni e saltare in aria. Ovviamente tutto questo puo’ succedere anche a noi, cosa mai felice e gradevole…

Abbiamo menzionato il sistema di coperture; oltre agli ostacoli solidi come le case, potremo sfruttare cespugli ed alberi abbattuti per nasconderci almeno fino a che non apriremo il fuoco, e dal fitto della boscaglia zoomare al massimo in direzione del nemico per tentare di sorprenderlo.

 

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Il gioco e’ semplice e divertente; avere il carro distrutto e’ una cosa ricorrente quasi in ogni scontro, ma questo non comporta altro che doverlo riparare spendendo una certa somma (in teoria sempre inferiore a quanto guadagnato, comunque). Colpire non e’ raro, ma riuscire a penetrare la corazza e distruggere un nemico non e’ mai scontato e quando succede non si riesce a trattenere un urletto di gioia.

 

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Purtroppo il gioco per come e’ concepito non favorisce il gioco di squadra: non esiste una chat vocale (e quella testuale non e’ immediata da usare). Anche i sistemi alternativi con gli amici (Teamspeak e Discord) non permettono di sviluppare reali tecniche efficaci, contando che la nostra squadra e’ composta di 15 carri e noi per bene che possa andare saremo al massimo 3 (i gruppi di amici non possono essere piu’ grandi). L’attesa di dover poi vedere la battaglia terminare prima di rigiocare insieme non aiuta da questo punto di vista.
Per comunicare rapidamente con gli estranei restano alcuni comandi a schermo, ma non e’ il massimo.

 

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In passato diversi clan popolavano i server, ma ormai il gioco ha perso il suo appeal competitivo. Un male? Non direi. Il gioco e’ molto arcade e casual, ma la sua semplicita’ ha permesso a tutti di sviluppare un minimo di esperienza tale da giocare in modo decente. E a parte i solti russi che insultano tutti (blyat!), il clima e’ abbastanza tranquillo (abbastanza, eh).

 

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World of Tanks e’ un buon giochino per passare un’oretta ogni tanto a sparacchiare e farsi sparacchiare; rispetto a War Thunder e’ piu’ arcade e diretto, e il launcher non vi ruba la banda di nascosto per ridistribuire gli update agli altri utenti dal vostro PC. Per me e’ un buon titolo quando ho poco tempo a disposizione fra una sessione e l’altra o voglio giocare senza pensare troppo.

 

World of Tanks, 2011 (ancora in costante sviluppo)
Voto: 7.5
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