Gli Incredibili: la recensione

L’assurda normalità dei Supereroi con la S maiuscola.

 

 

Un tempo la Rai faceva dei programmi davvero interessanti di notte, addirittura anche d’estate. Uno di questi era presentato da Maurizio Nichetti (poi sostituito da Carlo Massarini), ed il titolo, Mr.Fantasy, non lasciava capire di che si trattasse: una serie di puntate sul mondo dell’animazione internazionale; dai cartoon più classici (come tratto, non come notorietà) a quelli più artigianali, fino a quelli realizzati grazie alle meraviglie tecnologiche (al tempo le Silicon Graphics erano appena uscite sul mercato). Grazie a questo programma conobbi le meraviglie create dalla Aardman (Wallace & Gromit su tutti) e dalla allora sconosciuta Pixar.

Ebbene, proprio quest’ultima ha fatto davvero tanta strada. Grazie al loro genio creativo e ad un accordo con la Disney, la Pixar è diventata l’azienda di riferimento per le animazioni scanzonate realizzate al computer: autori di film divertentissimi come Toy Story e Monsters & Co., la loro ultima fatica è Gli Incredibili. Vengono narrate le vicende di una famigliola di ex supereroi messi forzatamente a riposo ma che proprio non riescono a starsene buoni. Non voglio assolutamente raccontarvi la trama, perché questo è un film che va visto senza saperne nulla. Vi premetto che si tratta di una gran pellicola, un film divertentissimo, dove magari non ci sono scene di massima ilarità ma si sghignazza per tutte le quasi due ore di film. Oltretutto l’attenzione non scende mai, non ci sono momenti di buco o particolari “tirati via”: tutto è studiato e curato nei particolari, tanto da poterlo definire un film di qualità superiore. Oltretutto la storia è talmente interessante e accattivante che, più che di film di animazione, si potrebbe parlare di film d’avventura.

 

 

Sotto questo aspetto, durante la visione del film ci sono stati tre elementi che mi hanno fatto pensare che la Pixar si sia ispirata ad alcuni elementi esterni e già noti per alcune idee/scene: se l’isola ricorda tanto quella di Far Cry, videogioco di recente uscita, l’inseguimento nella foresta sembra quello delle hoverbike nel Ritorno dello Jedi; e infine tanto sembra essere stato attinto da un film d’animazione di Bruno Bozzetto uscito negli anni ’70: Vip, Mio Fratello Superuomo, pellicola piacevole quanto sconosciuta ai più.

Come al solito, l’animazione è superba; ma stavolta la Pixar si è davvero superata. In alcuni momenti (soprattutto nei campi lunghi sull’isola) sembra di vedere un fumetto disegnato, più che un film, e la fluidità dei movimenti e l’espressività dei personaggi è pazzescamente definita. L’effetto ottenuto è che ci si immerge completamente in questo mondo e ci si fonde con la storia, avendo davvero l’impressione di essere là presenti.

 

 

Anche i personaggi hanno una propria personalità ben delineata, nettamente identificabile (anche se fratello e sorella sono un po’ stereotipati); su tutti, a mio parere spicca Edna, stilista di moda per supereroi (uno spettacolo). Le espressioni facciali poi hanno raggiunto dei livelli mai visti prima; su tutte, fanno sganasciare le facce che fa il “capofamiglia”, davvero impagabili.

Gli Incredibili è una pellicola assolutamente da vedere, ad ogni costo; lo posso tranquillamente mettere fra i 20 film che preferisco in assoluto. Sul voto sono stato incerto a lungo; non so se meritasse di più (certamente non di meno): solo il tempo dirà se sono stato stretto di manica.

 

Gli Incredibili, 2004
Voto: 8.5
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