Una spremuta di sangue ed un concentrato di male ad altissimi livelli. Ti ritieni abbastanza forte da poterlo vedere?
“Cerca cose nuove!”. Un mantra che mi sono imposto lo scorso dicembre per trovare anime e manga da recensire. Ho letto e visto svariati generi compresi splatter e horror, ma non mi sarei mai aspettato d’imbattermi in un’opera del genere. Vi assicuro che ho difficoltà a spiegare il male morboso che viene descritto in questo lavoro; proverò comunque a darvi una panoramica di quelle che sono state le altalenanti sensazioni che mi sono arrivate. Prima di iniziare però mi agevolo il lavoro chiedendovi se avete visto la saga cinematografica di Sam Raimi de La Casa o quella televisiva di Ash vs Evil Dead. Vi ricordate l’enorme quantità di sangue che viene impiegato per rendere demenziali queste opere? Bene! Sappiate che, in confronto al sangue che scorre in Hellsing Ultimate, Sam Raimi e compagni sono dei dilettanti.
La famiglia Hellsing è storicamente legata al personaggio del conte Dracula ed alla nascita di tutta la mitologia sui Vampiri. Si sono scritti infiniti libri e girati altrettanti chilometri di pellicola per raccontare la storia del più famoso non morto di tutti i tempi; la sua leggenda è tratta da un personaggio realmente esistito e vissuto nella Transilvania della seconda metà del 1400: Vlad III di Valacchia, chiamato anche Vlad Țepeș o Vlad l’impalatore. Storicamente Vlad è considerato in diversi paesi europei come un eroe della cristianità, colui che ha salvato l’Europa dalla minaccia dell’invasione araba; i suoi metodi, per mantenere ordine e disciplina, erano estremamente cruenti, tanto da spaventare gli arabi a tal punto da farli desistere nel piano di conquista. Bram Stoker fu impressionato dai racconti di queste atrocità e con questo spirito creò il famoso romanzo Dracula.
Hellsing Ultimate ci trasferisce in una Londra dei tempi moderni. Il nome Hellsing è ora legato ad un gruppo speciale che gestisce, per conto del governo e della chiesa anglosassone, i problemi che riguardano i non morti; a capo della famiglia vi è Integra Hellsing la nipote del famoso cacciatore di vampiri che, come racconta Bram Stoker, ha ucciso il conte Dracula. In quest’opera le cose sono andate in modo leggermente diverso: Hellsing non ha ucciso il vampiro ma lo ha sottomesso al suo volere; e questo ci riporta ai giorni nostri in cui il vampiro Alucard è l’arma più potente che la fondazione Hellsing mette in campo per sconfiggere i non morti.
Chi è Alucard? Per i più intuitivi Alucard è semplicemente Dracula scritto al contrario. Perché allora non usare il nome corretto? Ho la sensazione che i diritti d’autore per usufruire del nome Dracula fossero eccessivi; in pratica sento odore di braccine corte! Se fosse vero, allora questa è l’unica vera pecca che posso trovare a questo lavoro!
Un improvviso aumento dei casi legati ai vampiri mette in allarme il governo inglese e la nostra storia comincia a prendere forma. Chi ci sarà dietro a tutto questo fermento? Qui giunge inaspettato il colpo di genio: dietro al caos che comincia a serpeggiare in Inghilterra, pare ci sia un gruppo chiamato Millennium; il nome non si accosta a nulla di tangibile se non ad una lontana eco legata ad un reparto speciale di soldati nazisti che sembrano essere misteriosamente sopravvissuti alla fine della seconda guerra mondiale.
Che mente perversa metterebbe in contrapposizione i Nazisti con il Conte Dracula? Questo lo dovrete scoprire voi seguendo le allucinanti trame di questo lavoro. Il vampiro è di per sé un portatore di morte per eccellenza, capace di dissanguare le sue vittime con un morso, estremamente forte, agile e difficile da uccidere; a questo assassino perfetto, aggiungiamoci il radicato fanatismo della superiorità raziale e l’oliata macchina da guerra tedesca. Ora avete una pallida idea di quello che vi aspetta: una trama esplosiva!
Vi ho tenuto nascosto che per la mente geniale/malata dell’autore, Kōta Hirano, non era sufficiente tutto questo malsano rapporto tra non morti e nazismo, ci voleva una spintarella religiosa ad aggiungere ancora più follia alla storia: la chiesa cattolica di Roma non poteva rimanere a guardare in disparte, doveva assolutamente intervenire per annichilire i non morti, ma anche infliggere un duro colpo alla chiesa anglicana che, nella struttura di questo mondo, è considerata un’onta eretica da lavare via con il sangue; viene attivata quindi la sezione XIII del Vaticano, denominata Iscariota, che si occupa di forgiare preti e suore combattenti pronti a dare la vita per distruggere il male.
La storia è ricca di spunti, c’è tantissimo da seguire e da scoprire; io vi ho solo presentato lo strato superficiale di questo lavoro che, non stento ad ammetterlo, può turbare i più sensibili: eresia, fanatismo, caos, distruzione, guerra e sangue sono le caratteristiche principali di quest’anime a cui viene aggiunto un ennesimo livello di follia quando si tenta di eviscerare il perché di tutto quello che accade. Sono ancora qui che mi chiedo, a distanza di qualche settimana, quanto deve essere perversamente geniale la mente di Kōta Hirano per aver partorito questa storia.
La rappresentazione grafica segue decisamente la follia che dilaga in questo lavoro: i personaggi principali sono volutamente allungati e quasi sempre disegnati con espressioni malefiche o inquietanti. Noto una profonda ispirazione a Gō Nagai, il maestro giapponese che ci ha regalato Devilman, soprattutto quando esplodono, in tutta la loro ferocia, i combattimenti tra Alucard ed i vari antagonisti che si susseguono. Anche se non amo questo genere così estremo di rappresentazione, devo ammettere che in Hellsing Ultimate fa la differenza perché riesce a trasmettere l’inquietudine e la malvagità in modo efficacissimo. Come per mitigare l’eccessiva presenza del male, ci sono momenti più o meno comici che vengono rappresentati in quel simpatico stile che deforma i personaggi rendendoli estremamente carini e coccolosi, una caratteristica del tutto giapponese che, nel complesso, non guasta.
L’idea, la storia e la grafica non sono le uniche cose che contribuiscono alla riuscita di quest’anime: le musiche scelte per accompagnare le scene dei combattimenti sono letteralmente epiche! Una scelta musicale azzeccata dietro l’altra, da iniziare con la sigla d’apertura fino ad arrivare alla colonna sonora che accompagna i titoli di coda.
Se non avete timore di rimanere profondamente turbati dalla visione di questo lavoro e siete abbastanza sicuri di poter reggere la follia ed il fanatismo che dilagano in ogni dove, allora procedete fiduciosi alla visione di questo inquietante lavoro.